PESCARA – L’assessore alle Finanze del Comune di Pescara Massimo Filippello ,ufficializzando le prime notizie inerenti l’istituzione del Fondo di solidarietà da parte del Governo, fondo al quale tutti i Comuni sono chiamati a contribuire proporzionalmente alle proprie entrate Imu, ieri ha affermato che il Comune di Pescara potrebbe essere chiamato a contribuire alla costituzione di tale Fondo versando 4milioni 300mila euro oltre a quanto già previsto in bilancio. La notizia, venuta fuori da una seduta della Conferenza Stato-Regioni, non è ancora ufficiale ma sta generando una situazione di incertezza che non riguarda solo Pescara, ma tutti i Comuni italiani. Per questa ragione l’Anci ha aperto un’interlocuzione con il Governo per chiedere di far slittare l’applicazione del Fondo al 2014. In ogni caso gli uffici comunali stanno monitorando la situazione.
“Quello del Fondo di solidarietà è un problema che hanno moltissimi Comuni, soprattutto quelli che hanno aumentato l’aliquota Imu sull’abitazione principale, pur sapendo che l’avrebbero abrogata, e che ora ne chiedono il rimborso – ha spiegato l’assessore Filippello -, parliamo dei Comuni che in bilancio hanno già iscritto le entrate pari all’aumento dell’aliquota, ma non è il caso di Pescara. Il Fondo di Solidarietà è determinato su base statistica in relazione al maggior gettito Imu che hanno avuto i Comuni, in particolar modo considerando gli immobili del gruppo D. A oggi sulla questione c’è solo un’intesa sancita nella conferenza Stato-Regioni, che parla di una successiva pubblicazione del Dpcm in Gazzetta Ufficiale. Tuttavia se la situazione non dovesse cambiare, è evidente che il Comune di Pescara dovrà contribuire in misura pari a 4milioni 300mila euro in aggiunta alla somma già stanziata in bilancio, quindi gli Uffici sono già al corrente di tale situazione. E’ evidente che anche Pescara per ora è in attesa, perché il nostro obiettivo è quello di continuare a non utilizzare la leva fiscale e di non fare ulteriori manovre, caratteristica che ha contraddistinto la politica amministrativa della nostra maggioranza di Governo che ha applicato le manovre solo quando lo hanno previsto le leggi. Non solo: sappiamo che l’Anci ha aperto un’interlocuzione con il Governo, a nome di tutti i Comuni, per spostare la manovra del Fondo di solidarietà al 2014, concedendoci ossigeno dopo che le amministrazioni locali hanno dovuto affrontare un anno durissimo tra Imu, Tares e relative modifiche”.
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