PESCARA – Si riunirà domani, 11 settembre, a Pescara il Comitato regionale Via per tornare ad esaminare la vicenda relativa alla realizzazzione della filovia lungo via Castellamare, ossia l’ex tracciato ferroviario.Lo hanno reso noto il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia e l’assessore al Commercio Gianni Santilli che auspicano un esito positivo e soprattutto si attendono che il Comitato Via assuma una decisione consentendo finalmente alla città di uscire da una situazione grottesca. Infatti le opere sono state già avviate e per buona parte realizzate ed il cantiere è rimasto bloccato con pali installati, fili elettrici già tesi, pensiline sistemate, ma senza il filobus che oggi avrebbe già dovuto collegare Pescara con Montesilvano garantendo la disponibilità di un mezzo di trasporto pubblico di massa veloce a zero impatto ambientale. Hanno sottolineato Albore Mascia e Santilli:
già lo scorso luglio abbiamo definito grottesca la decisione assunta dal Comitato di Via della Regione Abruzzo in merito alla filovia, Comitato che all’unanimità ha approvato un preavviso di rigetto del progetto ordinando alla Gestione Trasporti Metropolitani di produrre entro 30 giorni alcuni documenti, come lo studio sulle emissioni rumorose, richiesta ridicola visto che parliamo di un mezzo elettrico a emissione zero, com’è ravvisabile nello stesso progetto, partorito, tra l’altro, dalla stessa Regione; quindi la Gtm avrebbe dovuto produrre, come ha fatto, lo studio sull’inquinamento atmosferico e infine il piano di abbattimento delle barriere architettoniche sul marciapiede costruito dalla Regione nel 1998. Forse il Comitato di Via non ha ben considerato, due mesi fa, che in caso di bocciatura dovremo restituire 35milioni di euro allo Stato che erogò quella somma vincolata alla costruzione della filovia e non di una strada-parco per pochi residenti. A questo punto, se questo è il messaggio, vuol dire che dovranno essere chiuse e smantellate tutte le filovie d’Italia perché nessuna è stata sottoposta a procedura di Via, a partire da quella di Chieti. Domani il Comitato tornerà a riunirsi sul progetto esaminando le carte che la Gtm ha prodotto in tempi record, ben prima dei 30 giorni concessi, per poi attendere due mesi per un nuovo vertice, e domani ci attendiamo una decisione definitiva, perché Pescara non può continuare a vivere in una ‘strada di mezzo’, ossia con un cantiere di fatto aperto, ma rimasto a metà. Ovviamente ci attendiamo un esito positivo, perché la nostra maggioranza di governo ha sempre creduto nella necessità di potenziare il sistema del trasporto pubblico di massa su percorso riservato con un mezzo a zero impatto ambientale, come la filovia, un’opera concepita negli anni ’90, con la giunta di centro-destra e che rientra tra gli interventi strategici fondamentali per ridurre le emissioni dei gas di scarico nell’aria. Consideriamo che a due passi da via Castellamare c’è una parallela, viale Bovio, che oggi soffre una condizione di assoluto dramma, con livelli di polveri sottili insostenibili, situazione alla quale riusciremo a porre rimedio solo dotando la zona di una valida alternativa viaria, quale può essere la filovia. Peraltro non va dimenticato che l’amministrazione comunale di Pescara, per consentire l’apertura del cantiere, ha anche operato, un anno fa, lo spostamento del mercato rionale all’aperto prima situato lungo la strada-parco, affrontando anche malumori, proteste e disagi, pur di agevolare quanto più possibile quelle opere, che poi si sono fermate, creando una situazione di assoluta incertezza e generando nei cittadini, così come negli operatori commerciali ambulanti, la speranza o l’aspettativa di poter far ritorno sulla strada-parco, ipotesi alla quale sino a oggi abbiamo sempre detto ‘no’. Ma è evidente che, a fronte di un ulteriore ritardo del Comitato Via nell’assumere una decisione sulle sorti della filovia, l’amministrazione comunale dovrà in qualche modo assumere una decisione anche su quel mercato, sicuramente aspetto secondario per il Comitato Via, ma di assoluto rilievo per il nostro governo cittadino. Al Comitato chiediamo dunque di assumere una decisione domani.
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