il secondo giovedì di chiusura totale della città al traffico ha funzionato: le centraline dell’Arta hanno registrato addirittura un dimezzamento dei valori del Pm10 passato nella sola viale Bovio dagli 80 microgrammi del 22 marzo a 40 microgrammi. Merito della scelta coraggiosa operata dal nostro governo cittadino, che ha avuto la lungimiranza di saper guardare oltre le polemiche, consapevoli che la tutela della salute e del bene della città è un patrimonio di tutti. Merito anche dei cittadini che questa volta hanno compreso il messaggio e in tanti, come abbiamo verificato anche ieri, hanno scelto ieri di venire a Pescara usando mezzi alternativi all’auto privata, come la bici, l’autobus o anche a piedi. Ovviamente non abbassiamo la guardia né tantomeno l’attenzione: la rivoluzione culturale è appena cominciata. Lunedì prossimo terrò una riunione tecnica interna con i nostri uffici per verificare, dati alla mano, come e dove possiamo ancora migliorare in vista delle prossime chiusure.
Non ci aspettavamo miracoli dalla giornata di divieto del traffico, ma i risultati sono stati ottimi certificando la riuscita della giornata e soprattutto l’utilità delle chiusure programmate . Che ieri fosse andata meglio del primo giovedì lo avevamo capito già dalla mattinata, verificando l’enorme quantità di utenti che girava in bici o anche sui bus navetta predisposti con la Gtm all’interno dell’isola pedonale. Merito della straordinaria opera di informazione condotta nei giorni precedenti con la distribuzione di oltre 20mila volantini in ogni angolo del territorio, nei bar, nei pubblici esercizi, ristoranti, edicole, negozi, tabaccherie, persino nelle cassette delle lettere, oltre che nei parcheggi della città. E anche le 94 unità operative che hanno effettuato la sorveglianza ai 76 varchi di accesso all’isola, 74 agenti della Polizia municipale e 20 volontari della Protezione civile, hanno verificato che il traffico è stato meno intenso tutt’attorno alla cinta urbana, segno che i cittadini hanno colto il messaggio, che non era certamente quello di ‘aggirare’ l’isola pedonale congestionando le strade aperte al traffico, ma era di non prendere assolutamente l’auto per entrare o muoversi nel capoluogo adriatico. Un messaggio arrivato agli utenti anche grazie ai commercianti che, dopo il vertice di lunedì scorso in Comune, hanno assunto la piena consapevolezza della situazione in cui versa la qualità dell’aria a Pescara e dell’obbligo istituzionale e morale che tutti abbiamo di contribuire a migliorarla, a risanarla. E i dati certificati ieri dalle centraline dell’Arta ci hanno ulteriormente confermato la bontà della chiusura al traffico, testimoniando la collaborazione del territorio: ovunque abbiamo registrato valori delle micropolveri scesi improvvisamente al di sotto del limite di legge dei 50 microgrammi, ossia 37 microgrammi al Teatro D’Annunzio contro i 65 microgrammi del 22 marzo; 40 microgrammi in piazza Grue; 36 microgrammi in via Firenze contro i 69 microgrammi del 22 marzo; 43 microgrammi in via Sacco contro i 68 del 22 marzo; infine 40 microgrammi in viale Bovio, dove il 22 marzo il Pm10 aveva toccato 80 microgrammi e domenica scorsa gli 88 microgrammi. Questa volta gli effetti della chiusura al traffico sono evidenti, merito anche della tolleranza zero lanciata dalla Polizia municipale, e quei dati rappresentano la migliore risposta anche alle ultime polemiche di qualche frangia della città che ancora crede nell’equivalenza ‘più traffico uguale più commercio’. Ovviamente i risultati positivi ottenuti ieri non ci permettono di abbassare la guardia o l’attenzione. Nei prossimi giorni continueremo a monitorare i livelli del Pm10; la chiusura al traffico inizialmente programmata per giovedì 5 aprile, giovedì santo, ho già annunciato che sarà spostata al termine delle festività pasquali, e riunirò di nuovo il Tavolo tecnico, con le Associazioni dei Commercianti e con le Associazioni ambientaliste, per decidere le prossime date e anche gli eventi che dovranno accompagnare quelle giornate, per attrarre comunque utenti a Pescara. E’ evidente però che andremo avanti: occorre proseguire nell’azione pedagogica avviata per costruire una città vivibile anche per i commercianti. Dobbiamo puntare a un salto culturale, cambiando le nostre abitudini, anche attraverso scelte coraggiose che negli anni passati sono purtroppo mancate, scelte dettate dall’emergenza che però stanno procedendo di pari passo con le scelte infrastrutturali che da due anni sono iniziate a Pescara, e parlo dei lavori della filovia, la pedonalizzazione del centro cittadino, la nuova mobilità in centro, la realizzazione del nuovo asse via Caravaggio-via Ferrari, il car pooling e l’ampliamento delle piste ciclabili. Intanto lunedì prossimo, 2 aprile, terremo una riunione operativa tecnica interna con i nostri uffici per capire come e dove ancora dobbiamo migliorare in vista delle prossime chiusure, a partire dal potenziamento dell’intera segnaletica stradale.
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