PESCARA – Il Presidente della Commissione Lavori pubblici Armando Foschi ha replicato alle affermazioni del Pd secondo cui l’amministrazione comunale non avrebbe dovuto aprire il cantiere per la riqualificazione del centro storico e di piazza Unione perché c’è il Comitato elettorale del Pd, quindi le ruspe ‘offuscano’ la visione delle vetrine vestite a festa con i volti dei candidati.Per Foschi l’immaginazione ha superato ogni limite.
“Innanzitutto facciamo i nostri complimenti al Pd che si è accorto del cantiere con ben 48 ore di ritardo, e questo la dice lunga su quanto sia frequentata la sede del Comitato elettorale del Pd in piazza Unione – ha detto il Presidente Foschi -. Ma ritengo assurdo affermare, come ha fatto il Pd, che il cantiere per la riqualificazione di piazza Unione sia stato aperto per ‘dispetto’ rispetto alla presenza della sede elettorale del Pd. Ormai la polemica politica sta raggiungendo livelli offensivi: quel cantiere è stato affidato da circa due mesi; per avviare i lavori, come prevede la legge, gli uffici tecnici hanno dovuto attendere i 35 giorni previsti dalla norma. Scaduto quel tempo, gli organi tecnici del Comune, e non gli Organi politici, hanno regolarmente aperto il cantiere, muniti delle necessarie autorizzazioni e pareri tecnici positivi della Sovrintendenza, e soprattutto di ordinanze regolari per la disciplina del traffico nel periodo dei lavori, che andranno avanti sino al 31 ottobre, inizi di novembre, a smentire, peraltro che si tratti di un cantiere ‘elettorale’. Soprattutto la riqualificazione del centro storico fa parte delle opere finanziate dal Comune e regolarmente previste nel triennale, ed è assurdo pretendere di fermare le opere solo perché, a detta del Pd, il partito ora non potrà più fare festa nella piazza antistante la sede del Comitato. Non solo: attualmente il cantiere e le ruspe non stanno occupando tutta la piazza, che quindi risulta anche fruibile e utilizzabile. A questo punto auspichiamo un maggiore buon senso da parte di tutte le forze politiche impegnate nella prossima competizione elettorale, soprattutto speriamo che si ritorni a parlare di politica e della città, di programmi e di opere fondamentali per il territorio, evitando ufo, mork e mindy e festarelle di partito tanto anni ‘70”.