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Pescara,Foschi su lavori corso Vittorio Emanuele

da Redazione

Pescara apertura odierna cantiere corso Vittorio EmanueleIl capogruppo di Fratelli d’Italia – L’Officina per l’Italia:”La verità è ben diversa da come la raccontano i consiglieri d’opposizione”

 PESCARA – Il capogruppo di Fratelli d’Italia – L’Officina per l’Italia Armando Foschi ha replicato ieri  alla conferenza stampa del centro-sinistra sull’avvio dei lavori di riqualificazione di corso Vittorio Emanuele ,affermando  che se  i consiglieri di opposizione  decideranno di bloccare i lavori della prossima seduta del Consiglio comunale per protestare,l’amministrazione comunale inviterà tutta la cittadinanza a invadere in massa l’aula consiliare per assistere a uno spettacolo vergognoso, deplorevole, per dimostrare quale livello intollerabile abbia raggiunto l’opposizione consiliare.In quella sede ha detto Foschi:

Saranno quei consiglieri a spiegare alla città perché delibere strategiche per il futuro del territorio non possono andare avanti, saranno loro a spiegare ai cittadini di Borgo Marino sud perché non possono avere un centro sociale, e saranno loro a spiegare alle 40 famiglie dei dipendenti di Pescara Parcheggi perché devono restare senza lavoro. Saranno loro ad assumersi la responsabilità dell’inerzia dell’assise civica, ovviamente a carico e a spese dei cittadini. Il centro-sinistra ha avuto a disposizione tutti gli strumenti giuridici e amministrativi per fermare, eventualmente, quell’appalto e quel progetto partiti un anno fa, perché quello di corso Vittorio Emanuele non è un ‘cantiere elettorale’, ma è un progetto che parte da lontano. Ma non lo ha bloccato, probabilmente pensando che la nostra maggioranza non sarebbe riuscita a chiudere le procedure; ora incassi la sconfitta e cerchi di produrre qualcosa di utile per il territorio.
Oggi – ha proseguito il capogruppo – assistiamo a un’opposizione isterica, sull’orlo di una crisi di nervi: questa volta i consiglieri di centro-sinistra non hanno potuto brandire l’arma dell’ostruzionismo per bloccare un’opera strategica per la città, com’è accaduto per la vicenda dell’ex Cofa, e non riescono a tollerare la sconfitta che brucia. E come bambini capricciosi ‘sbattono’ i piedini a terra perché questa volta il gol non è entrato in porta. Pescara è stanca di queste continue e solite sceneggiate, la città ha bisogno di opere per crescere, per rilanciare l’occupazione, per rilanciare l’immagine stessa di un corso oggi spento, in cui sulle vetrine una volta scintillanti ci sono solo saracinesche abbassate con cartelli ‘affittasi’, e non perché ci siano dei lavori in corso, lavori cominciati appena lunedì scorso, ma perché corso Vittorio Emanuele ha perso il suo appeal, non ha più attrattive, né fascino. Il cantiere appena aperto, e che sarà superveloce, consentirà di ricreare quell’attrattiva, restituirà al corso la sua capacità di ‘accoglienza’, incentivando anche l’apertura di nuove attività, com’è accaduto in via Firenze, via Roma, via Cesare Battisti, via Piave e via Mazzini. Ma in corso Vittorio Emanuele parliamo comunque di lavori che non si riducono a una mera pedonalizzazione. La verità è ben diversa da come la raccontano i consiglieri d’opposizione che sono terrorizzati dalla conclusione anche dell’ennesimo cantiere che rappresenterà una svolta positiva per il territorio, un’altra sconfitta per quella coalizione di sinistra che non è mai stata capace di programmare la città del futuro. Dal centro-sinistra non accettiamo, però, ricatti: per un anno si è parlato delle opere in corso Vittorio Emanuele, ci sono state delibere, gare d’appalto, e il centro-sinistra ha avuto a disposizione ogni mezzo giuridico e amministrativo per fermare le opere, ma non lo ha fatto. Oggi i consiglieri d’opposizione non possono minacciare di fermare i lavori del Consiglio comunale come squallido ricatto per quelle opere: se lo faranno, organizzeremo pullman per un’invasione di massa dell’aula consiliare, per mostrare alla città la vergogna di un’opposizione che per cinque anni ha solo cercato di bloccare lo sviluppo della città, incapace di fare proposte e di costruire. Un’opposizione che già solo per la vicenda dell’ex Cofa avrebbe dovuto dimettersi in blocco e chiedere scusa a tutti i pescaresi.

 

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