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Pescara, Foschi su seduta del Consiglio comunale

da Redazione

Diffida del prefetto D’Antuono ai consiglieri ad approvare il bilancio entro 20 giorni

PESCARA – Il capogruppo Armando Foschi in riferimento alla seduta di ieri del Consiglio comunale di Pescara,ha detto che è stata aggiornata a oggi, giovedì 12 dicembre, alle 9, la seduta del Consiglio comunale che ripartirà con la valutazione complessiva delle proposte di emendamento al Piano Triennale alle opere pubbliche e al Bilancio. Inoltre sarà presentata la proposta di manovra finanziaria per recuperare le somme necessarie per il Fondo di solidarietà. Nel frattempo il Prefetto D’Antuono ha inviato a tutti i consiglieri comunali la nota ufficiale di diffida ad approvare il bilancio entro 20 giorni dalla data odierna, ossia entro il prossimo 31 dicembre.“Ovviamente i lavori della seduta odierna – ha spiegato il capogruppo Foschi – erano ripresi ripartendo dagli emendamenti al Piano Triennale alle Opere pubbliche, emendamenti presentati dal Pd. Ma lo stesso Pd ha chiesto la sospensione dei lavori per una nuova riunione chiedendo di verificare la proposta della maggioranza di governo messa a punto per intercettare le somme necessarie per coprire il Fondo di solidarietà, aggiornando la seduta alle 9 di domani, giovedì 12 dicembre. Nel frattempo è arrivata la comunicazione del Prefetto D’Antuono il quale ha assegnato al Consiglio il termine di 20 giorni dalla ricezione della sua stessa nota, dunque a partire da oggi, per procedere all’approvazione del bilancio stesso, una diffida formale come termine perentorio, ma è evidente che il nostro obiettivo è approvare il documento ben prima del 31 dicembre. Fanno sorridere le affermazioni del consigliere Pd Del Vecchio che addirittura chiede la remissione del mandato da parte della maggioranza per quelle che sono difficoltà non del Comune di Pescara, ma del Paese intero, a fronte di provvedimenti e Decreti legge emanati dal Governo all’ultimo minuto che ci stanno imponendo la continua revisione del bilancio. Scontata, ma vuota, dunque la polemica politica”.

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