PESCARA – Oggi pomeriggio si sono svolti nella Chiesa del Santissimo Crocifisso, i funerali di Domenico Rigante, 24 anni, il tifoso del Pescara ucciso il primo maggio in via Polacchi, un giovane fresco papà, che si preparava al battesimo della sua piccola, e che invece a quella festa non potrà mai più partecipare. Alla cerimonia hanno partecipato familiari,amici ,tanti cittadini, il sindaco Albore Mascia, il Presidente della Provincia di Pescara Guerino Testa, il Presidente della Commissione Sicurezza del Territorio Armando Foschi e il consigliere comunale Alfredo Cremonese. Proprio durante i funerali è stato arrestato dalle Forze dell’Ordine Massimo Ciarelli, il presunto autore dell’omicidio.
Ha detto il sindaco :
l’amministrazione comunale ha messo a disposizione tutti i suoi mezzi e uomini per garantire il perfetto svolgimento della cerimonia, ben consapevoli del dolore profondo in cui erano e sono chiusi i familiari e gli amici, completamente annientati da una tragedia tanto grande. Già in mattinata con la Polizia municipale abbiamo delineato il percorso del corteo funebre predisponendo ogni genere di servizio, con la presenza di 15 agenti della Polizia municipale che hanno scortato, con le pattuglie motomontate, la lunga fila di scooter e auto che hanno seguito il feretro, chiudendo le strade per consentire il passaggio della salma, e 20 volontari della Protezione civile, che si sono occupati dell’assistenza materiale delle migliaia di persone che hanno seguito la cerimonia, alle quali abbiamo distribuito oltre 600 bottiglie d’acqua per far fronte al caldo del primo pomeriggio, aumentato dalla folla, e assicurando anche la presenza di due autoambulanze, pronte a intervenire nel caso di malori. La città ha saputo dimostrare grande rispetto per il momento di dolore, fermandosi al passaggio della bara in città, dall’uscita dall’obitorio sino all’arrivo allo Stadio: tanti i passanti che anche sul Ponte Risorgimento si sono fermati per applaudire il passaggio della salma di Domenico e dei suoi amici che lo hanno accompagnato lungo il percorso suonando i clacson come tante volte ha fatto lo stesso Domenico in occasione delle vittorie della sua squadra del cuore.
Il sindaco Albore Mascia, con il presidente Testa, ha atteso l’arrivo del feretro direttamente in chiesa
come privato cittadino, esattamente come avevo annunciato, tra le migliaia di cittadini che hanno voluto essere presenti – ha proseguito il sindaco Albore Mascia – seguendo con il magone in gola l’intera cerimonia, ascoltando tra le lacrime le parole dei parenti, seguendo gli sguardi dei familiari. Pescara non avrebbe mai voluto vivere una simile giornata, come ho ribadito al padre Pasqualino che ho voluto abbracciare al termine della cerimonia, esprimendogli il mio personale ringraziamento per la straordinaria dignità e l’eccezionale forza che sta dimostrando in ore tanto difficili, sicuramente le peggiori della sua intera esistenza, perché dover dire addio a un figlio, specie in simili circostanze, è senza dubbio quanto di più tremendo c’è per un genitore. Gli ho detto grazie, come uomo e come sindaco, per le parole di responsabilità che ancora oggi ha continuato a ripetere agli altri figli e ai loro amici, dimostrando una grande fiducia nella legge e nello Stato. E quella fiducia è stata ripagata, visto che proprio durante le esequie è stato formalizzato l’arresto di Massimo Ciarelli, il presunto autore dell’omicidio come lo stesso Domenico ha detto alle Forze dell’Ordine accorse in via Polacchi prima di spirare. Sapevamo che le nostre forze investigative lo avrebbero individuato e infatti sin dall’inizio gli hanno stretto attorno un cerchio dal quale non poteva più avere scampo. Ora la giustizia farà il suo corso e, come ho ribadito sin dal primo giorno, le Istituzioni dimostreranno fermezza, rigore, senza facili indulgenze: chi ha sbagliato pagherà dando un segnale chiaro al territorio. A Pescara vige solo la legge dello Stato, uguale per tutti, e tutte le Istituzioni, unite, perseguiranno sempre chi delinque, chi pensa di poter seminare il terrore imponendo la propria legge e chi si macchia di delitti di tale inaudita ferocia. Ora Domenico potrà riposare, mentre l’amministrazione comunale garantirà ogni opportuna assistenza ai suoi cari, come già abbiamo fatto per i funerali. E domani di nuovo saremo tutti insieme, in piazza Italia, a partire dalle 10, con gli amici di Domenico e con quella parte della città che vorrà incontrare le Istituzioni per parlare, confrontarci, ascoltare i problemi del territorio, ascoltare proposte, sentire l’umore di Pescara, e faremo sentire anche la nostra presenza, la mia, quella dei miei assessori, del Presidente Testa, per fare fronte comune contro la delinquenza alla quale non consentiremo di prendere piede in città.
In occasione dell’incontro di domani, l’amministrazione comunale ha predisposto la chiusura al traffico dell’intera piazza Italia, compresa la rampa in uscita dall’asse attrezzato sulla piazza, già dalle 9. Dunque tutto il traffico proveniente da sud o da ovest, verrà dirottato sulla rampa in uscita sul lungofiume Paolucci, visto che anche la riviera nord sarà chiusa al traffico dalle 8.30 alle 19.30.
[Foto di Michele Raho per gentile concessione]