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Pescara,gestione sistema informatico del Comune:dove sarà la verità?

da Redazione

 PESCARA – Sulla gestione del  sistema informatico del Comune di Pescara registriamo due versioni opposte  che riportiamo integralmente per dare la possibilità ai nostri lettori di fare la opportune valutazioni.Da un lato i consiglieri comunali del PD Enzo Del Vecchio e Camillo D’Angelo sostengono che il buco del sistema informatico ha prodotto un danno erariale per oltre 220.000 al Comune di Pescara,dall’altro il sindaco Luigi Albore Mascia e il Direttore Generale Ilari assicurano che non c’è alcuna falla nella gestione del sistema informatico del Comune di Pescara, né ci sono perdite di 220mila euro né di un solo euro.

Recita la nota del PD:

Una nuova relazione dei Revisori dei Conti, dopo quella riguardante il mancato gettito per le casse comunali con un possibile pre-dissesto per il Comune di Pescara, mette in luce l’ennesima falla dell’amministrazione Mascia nella gestione delle risorse pubbliche.
Un possibile danno erariale per oltre 220.000 euro con immediata trasmissione degli atti alla Sezione Giurisdizionale della Corte dei Conti è quanto contenuto nella nota del 19 marzo u.s. redatta dal collegio dei Revisori comunali e che pone in evidenza più di una criticità sulla problematica riguardante la fornitura di applicativi informatici da parte della società A.P. System S.r.l.
In primo luogo viene evidenziata la grave irregolarità riguardante la gestione del servizio affidato con gara alla Società A.P. System ma che la stessa società non è stata in grado di adempiere, come previsto dal contratto sottoscritto, e tanto che l’amministrazione comunale è dovuta ricorrere a prestazioni aggiuntive fornite dalle società Halley Informatica S.n.c. (precedente appaltatrice) e Engineering Tributi S.pa. per una spesa supplementare di oltre 210.000 euro.
Dalla nota dei Revisori si apprende di come l’anomalia fosse ben a conoscenza del Direttore Generale dell’Ente, Avv. Stefano Ilari, e che questi, con nota n. 247325 del 31.10.2013, avesse comunicato agli stessi Revisori comunali di aver provveduto ad attuare compensazioni con la società A.P. System per l’importo di €. 38.826,16. Tale compensazione, però, è stata ritenuta dagli stessi Revisori del tutto insufficiente.
La seconda questione evidenziata dai Revisori comunali attiene all’acquisto di ulteriori attrezzature informatiche senza il ricorso a procedure di evidenza pubblica e che hanno riguardato la stessa società A.P. System per un importo di €. 87.652,80.
Ed ancora dalla nota in argomento si rileva che il Comune di Pescara, pur in vigenza del nuovo contratto con la società A.P. System, ha proceduto a liquidare alla società Halley Informatica somme per €. 39.882,10 per l’acquisto di ulteriori sistemi informatici presumibilmente per consentire l’utilizzo degli applicativi ancora in uso e non sostituiti.
Ed allora, stante tale siffatta caotica gestione dei dati informatici da parte della nuova società e riguardanti le posizioni anagrafiche dei cittadini pescaresi viene da chiedersi se tale situazione non abbia avuto connessioni con il pasticcio che si è generato con la gestione della TARES.
Se dalle inevitabili verifiche che si disporranno dovesse emergere una relazione tra le due problematiche allora non può essere ragionevolmente esclusa una ulteriore chiamata in causa della società A.P. System per l’ulteriore danno erariale concretizzatosi con il surplus di attività lavorativa e per il mancato introito della TARES dovuto in conseguenza degli errori sin qui riscontrati dagli Uffici comunali e che ancora non consentono a molti utenti di mettersi in regola con il pagamento del tributo comunale.
Uno scrupoloso lavoro quello svolto dai Revisori dei Conti del Comune di Pescara che sembrerebbe anche voler anticipare il sempre ultra loquace consigliere Foschi, trasmettendo da subito la documentazione alla Corte dei Conti e privando, di fatto, all’ineffabile capogruppo del gruppo consiliare Le Officine la consueta sbilenca dichiarazione.

Il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia ,in riferimento alla denuncia del Pd che segue una relazione del Collegio dei Revisori dei Conti, rintuzzata punto per punto dal Direttore generale Stefano Ilari, quest’ultimo dirigente del Servizio Ced-Informatico, che ha già inviato ieri una propria relazione alla Corte dei Conti e alla Procura della Repubblica, con allegati atti, documenti, verbali di Commissione e di collaudo,sostiene :

 “Non c’è alcuna falla nella gestione del sistema informatico del Comune di Pescara, né ci sono perdite di 220mila euro né di un solo euro. Il passaggio dal sistema Halley all’APSystems è avvenuto dopo una regolare gara d’appalto, con un’aggiudicazione provvisoria datata dicembre 2008, dunque con la precedente amministrazione comunale di centro-sinistra che vedeva il consigliere Camillo D’Angelo vicesindaco, e, paradossalmente, solo nell’agosto 2009 siamo stati messi in grado di procedere con l’aggiudicazione definitiva, evitando di esporre il Comune al rischio di un contenzioso. Il passaggio dei dati telematici in ogni settore ha superato tutti i collaudi finali e alcune procedure di passaggio della banca dati sono state ritardate di qualche mese solo per non rischiare di creare accavallamenti o disservizi al sistema, senza però esporre il Comune al pericolo di perdite finanziarie. Non solo: i ritardi e gli errori delle cartelle Tares non hanno nulla a che vedere con le procedure di migrazione delle Banche dati. A questo punto riteniamo opportuno inviare il fascicolo dell’appalto, con allegata la nota del Pd, non solo alla Corte dei Conti, come ha fatto il Collegio dei Revisori, ma direttamente alla Procura della Repubblica, affinchè venga ulteriormente certificata la bontà delle procedure seguite, ma, al tempo stesso, si faccia chiarezza anche sulle censure sconcertanti sollevate dal Collegio dei Revisori, e prontamente rimbalzate dal Pd in piena campagna elettorale”.
“Innanzitutto chiariamo che gli errori registrati nelle cartelle Tares non hanno nulla a che vedere con le procedure informatiche – ha chiarito il Direttore Ilari -. Stamane è infatti arrivata una nota a firma del Dirigente Marco Scorrano il quale ha precisato che ‘le anomalie registrate non sono in alcun modo imputabili a problematiche relative al sistema informatico. Quelle riferibili a ‘errori generici relativi a incroci di banche dati’, si sono evidenziate in un numero complessivo tale da poter essere considerate un problema fisiologico, ossia appena il 2 per cento su 60mila posizioni tributarie’. Nel merito del Referto del Collegio dei Revisori – si legge nella relazione di 11 pagine del Direttore Ilari – si respinge al mittente ogni addebito poiché non supportato dalla realtà documentale e dei fatti e giuridicamente infondato. Il Collegio fa genericamente riferimento a un ‘deterioramento della banca dati comunale, in modo sempre più difficilmente recuperabile’, deterioramento che sarebbe avvenuto nella fase di passaggio da un sistema a un altro. Appare utile evidenziare che, per la dimensione del Comune di Pescara in termini di residenti e lavoratori dipendenti, le procedure informatiche a sostegno dei servizi erogati al cittadino sono intrinsecamente complesse, e quindi parlare di una ‘compromissione della banca dati’ dovrebbe quantomeno essere supportato da un’analisi informatica molto specialistica. Entrando nello specifico, tra le criticità si parla della ‘difficoltà nel conservare la continuità storica dei dati-dispersione del dato, con particolare riferimento allo storico della singola posizione anagrafica’: è allora utile ricordare che il 24 settembre 2009 è stato sottoscritto il verbale di analisi e accettazione di diverse procedure, tra cui Anagrafe, Leva e Stato civile, e il 24 novembre è stato sottoscritto il verbale di verifica della funzionalità e attestazione di avvenuta conversione dei dati della procedura Anagrafe, specificando addirittura che ‘nella nuova procedura Anagrafe.Net (APSystems) sono presenti funzionalità che gestiscono in maniera più puntuale e precisa, e quindi migliore per l’utente, il lavoro quotidiano svolto dagli operatori del servizio anagrafico. Ovvero il nuovo sistema funzionava meglio del precedente e la verifica della funzionalità è stata eseguita proprio utilizzando i dati convertiti dalla procedura Halley senza alcun problema o inesattezza. A febbraio 2010 abbiamo completato le procedure di collaudo, con verifica della funzionalità, della Banca dati dei servizi Anagrafe, Stato Civile, Protocollo e Contabilità Finanziaria, senza riscontrare alcun disservizio, come si legge nei verbali. Per quanto riguarda l’ipotizzata perdita e dispersione dei dati, corre l’obbligo evidenziare – si legge ancora nel documento – che, in alcune procedure, in sede di conversione dati sono state riscontrate delle anomalie nella banca dati, che però fanno riferimento ad applicativi in uso nel periodo antecedente il nuovo contratto con la APSystems, in particolare l’11 maggio 2010 sono state evidenziate ‘problematiche esistenti nella banca dati Ici derivanti dall’esistenza nello stesso periodo di diversi archivi tributari con conseguente generazione di una moltitudine di anomalie’ e per questa ragione nel Disciplinare tecnico di gara era stato previsto un servizio di normalizzazione degli archivi in uso presso l’Ente attraverso un’attività di bonifica dei dati. Per quanto riguarda la ‘presenza di diversi fornitori per singole procedure’, è opportuno sottolineare che è contemplata ‘da parte della ditta fornitrice di decidere di non provvedere alla sostituzione di un pacchetto applicativo, subentrando all’Ente nei contratti di assistenza senza oneri aggiuntivi per l’amministrazione’ ed è quello che è accaduto. Inesatti i presunti compensi erogati alle società Halley e Engineering Tributi, in quanto fanno riferimento a mandati di pagamento, ovvero a impegni di spesa antecedenti il periodo di interesse, relativo al contratto di fornitura dei nuovi applicativi con la APSystems. Inoltre quelle spese comprendono anche le quote relative all’hardware e alla formazione del personale, ovvero non sono interamente riconducibili all’attività di assistenza tecnica e alla fornitura degli applicativi. Oggi la APSystems vanta ancora un credito nei confronti dell’Ente per il 2013 pari a 107mila 294,64 euro, inoltre è prevista ancora una spesa di 63mila 222,50 euro sino alla scadenza naturale del contratto, per una somma complessiva pari a 170mila 517,14 euro. E’ comunque evidente che in un Ente come il Comune di Pescara, 820 dipendenti di cui 700 utilizzatori stabili delle procedure informatiche, il passaggio da un sistema a un altro possa determinare criticità temporalmente risolvibili e per questo durante il 2012, considerando prevalente l’esigenza di garantire la manutenzione del sistema informatico, assicurando la continuità dei servizi, ho posticipato l’avvio di alcune procedure, quelle di Atti amministrativi, Gestione dotazione organica, Gestione giuridica del personale, Gestione stipendi e contratti, pur essendo attivata la migrazione dei dati alle nuove procedure del sistema informatico. E tali procedure sono state rinviate al primo semestre del 2012. Alla luce di tutto ciò non era pensabile applicare penali alla società, né tantomeno di procedere con una risoluzione del contratto. Alla luce di quanto riferito, la Direzione generale del Comune – ha proseguito il Direttore Ilari nella sua nota – non può rinunciare a chiedere il perché il Collegio dei Revisori abbia intrapreso la strada del referto al Consiglio comunale, in merito a una vicenda peraltro sottratta al diretto vaglio del Collegio, molto complessa. Peraltro il Collegio ha fondato il proprio intervento-operato su ‘non meglio precisate audizioni con dirigenti e posizioni organizzative (quali, quante, chi?) senza aver prima approfondito la conoscenza documentale della vicenda. E lo sconcertante atteggiamento del Collegio dei Revisori merita un’ultima riflessione: è a conoscenza il Collegio che la gara d’appalto con cui si aggiudicava il servizio all’APSystems si concludeva con l’aggiudicazione provvisoria nel mese di dicembre 2008, ma solo nell’agosto 2009 il nuovo Direttore generale è stato messo in grado di sottoscrivere il contratto per non arrecare danno all’Ente? E’ conoscenza il Collegio dell’indiscrezione circa presunti rapporti di lavoro che alcuni Dirigenti e posizioni organizzative avrebbero intrattenuto con la Halley informatica? E’ a conoscenza il Collegio che la predetta Halley, in costanza di contratto con APSystems, ha in più di un’occasione cercato di accreditarsi per un nuovo subentro nel contratto di fornitura applicativi informatici stanti le presunte difficoltà di APSystems nella conversione dei dati? E’ evidente che tali quesiti, nonché la nota del Collegio dei Revisori, e l’intera vicenda, meritino un approfondimento non solo sotto il profilo della magistratura contabile, ma anche presso la Procura della Repubblica alla quale appena ieri abbiamo inviato l’intero fascicolo”.

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