Pescara,il Comune acquista arredi scolastici

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Alessandrini: “Banchi e sedie per 50.000 euro, così torniamo a fare fronte al fabbisogno degli istituti primari e secondari di competenza comunale”

PESCARA – Il Sindaco di Pescara,Marco Alessandrini rende noto che dopo due anni di tagli in bilancio l’Amministrazione comunale stanzia 50.000 euro per l’acquisto di arredi scolastici.Infatti la Giunta ha deliberato che vengano  acquistati: 187 banchi e sedie per scuola secondaria, 144 banchi e sedie per scuola primaria, mentre per la scuola dell’infanzia sarà preso il necessario per fare fronte alle necessità di 176 bambini (tavolini panchine e sedie).

Si legge ancora nella nota del Sindaco:

“Si tratta di numeri che rispecchiano le cifre relative ai nuovi iscritti a scuola primaria e secondaria e che consentono di fronteggiare il fabbisogno di rinnovo del parco arredi delle scuole di tutti i dieci plessi degli istituti comprensivi di competenza comunale e a cui negli anni scorsi non si è provveduto per via dei ripetuti tagli effettuati alla voce relativa in bilancio.Nel 2012 lo stanziamento era stato di 19.000 euro, l’anno successivo di 39.000, quest’anno è stato necessario coprire il fabbisogno arretrato e quello relativo a più nascite e dunque iscritti, con un prelievo dal fondo di riserva, in quanto il relativo capitolo non prevedeva alcuna somma stanziata. Un fondo a cui abbiamo attinto per via dell’importanza del provvedimento e dello scopo di dare ai bambini quanto necessario a tutela di postura, salute e diritto ad un banco che fosse perfettamente in linea con quanto stabiliscono normative ed esigenze.I banchi e le sedie che si procederà ad acquistare sono infatti di ultima generazione, studiati perché i bambini tengano una corretta postura, quindi regolabili e inclinabili, in linea anche con quanto dispone la normativa Cee. I tempi per l’acquisto saranno brevissimi, la procedura verrà attivata lunedì perché gli arredi siano pronti per l’11 settembre, la data di rientro a scuola.Per il futuro si cercherà di non sacrificare più voci sensibili come istruzione e sociale per vicissitudini finanziarie e in tal senso l’acquisto vuole essere anche un segnale di attenzione ad un mondo a cui l’Amministrazione guarda con premura e interesse”.

 

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