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Pescara,il Ponte del Cielo: un progetto che fa discutere

da Donatella Di Biase

Ponte del Cielo Pescara

I punti di vista di un tecnico, Laura Antosa e di un politico ,Domenico Pettinari

PESCARA –  Il progetto presentato ieri a Pescara del pontile sul mare ha aperto una discussione che di certo si allargherà  nei giorni a venire  regalandoci  pareri più o  discordanti sulla bellezza , sull’utilità,sulla opportunità della struttura che come spesso accade  piove dal “cielo” senza coinvolgimento dei cittadini.Basta fare una passeggiata sul lungomare dopo la stagione balneare per apprezzare il  mare in tutta la sua infinita  bellezza senza costruzioni ,senza orpelli vari che siano  di legno o peggio di cemento  che deturpano  e ne  coprono la “vista” .Dopo una estate all’insegna della balneabilità sì,balneabilità no forse chi ama Pescara avrebbe voluto sentir parlare concretamente di cosa si farà per ridurre gli sversamenti inquinanti  in mare e affrontare in maniera definitiva  le criticità legate al fiume… ma tant’è.

Di seguito riportiamo il commento  al progetto del ponte del cielo di  Laura Antosa, presidente dell’Ordine degli Architetti di Pescara e del consigliere regionale M5S Domenico Pettinari

IL PONTE DEL CIELO? UN’OCCASIONE PERSA

In merito alla presentazione deLaura Antosal Ponte del Cielo, la presidente dell’Ordine degli Architetti di Pescara, Laura Antosa, dichiara:

“Lo scorso 17 settembre all’Urban Center di Pescara, l’evento parteciPE, promosso dall’Ordine degli Architetti sui temi della trasformazione della città e del territorio, ha visto, con la presenza del presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine degli Architetti, Leopoldo Freyrie, un dibattito tanto ricco quanto acceso sulle occasioni di trasformazione urbana della nostra città. Un tracciato delineato nella road map del Ri.U.So., incentrato sulla rigenerazione delle aree in disuso, un percorso tra le “ex” e sulla reale necessità di una visione strategica di sistema e di insieme, una pianificazione sistemica dei singoli interventi, per dare a Pescara il grande rilancio di qualità urbana di cui ha bisogno! La partecipazione, che ad oggi viene confusa ancora con la politica dell’annuncio, è un processo tanto articolato quanto complesso che non ancora riesce a decollare nelle scelte di governance cittadina: la presentazione del Bridge del cielo ne è un’ampia testimonianza.

All’Urban Center da tre anni discutiamo dei processi partecipativi, volti ad evidenziare un metodo innovativo, virtuoso ed efficace di coinvolgimento. Abbiamo presentato la Carta della partecipazione, in anteprima a Pescara: insieme si costruisce la domanda di città.

Non è possibile discutere di un progetto tanto importante, evocativo e perché no strategico, se non contestualizzato nell’ambito di una visione ampia. Il Ponte del Cielo – con il tema suggestivo della rievocazione del pontile, del mare, del collegamento, dell’approdo – avrebbe rappresentato sì davvero un’occasione importante ed innovativa se affrontata con un reale sistema di partecipazione, di confronto ex-ante e non a preliminare approvato. Un’occasione per creare una competizione tanto meritocratica quanto risonante ed attrattiva per la città stessa: un concorso di progettazione, uno strumento chiesto a gran voce dalla comunità dei progettisti da sempre, convinti che rappresenti uno strumento virtuoso per la collettività ed il territorio, attrattore di competenze professionali qualificate, capace di convogliare il dibattito e di regalare alla collettività un patrimonio di progetti e soprattutto attrattore economico!

Un esempio tutto abruzzese valga in tal senso: il concorso bandito dal Comune dell’Aquila nel 2011, con la collaborazione dell’Ance e dell’Ordine degli Architetti di L’Aquila, ha avuto al capacità di attrarre i finanziamenti del Piano Città del 2012. Ricordo inoltro che in Francia vengono banditi concorsi di progettazione per la stragrande maggioranza delle opere pubbliche: questa è la nostra richiesta! Che si possa finalmente aprire una stagione nuova per la trasformazione della città: innovativa nel metodo, virtuosa nelle procedure, meritocratica e capace di valorizzare le risorse del proprio territorio in maniera competitiva.

Concludo ricordando che il 30 novembre scade la presentazione del parco progetti per la richiesta dei finanziamenti e per il recupero delle periferie e delle aree degradate: dove sono i progetti?”

UN CERCHIO DA 1 MILIONE DI EURO PER LASCIARE UN SEGNO CHE NON C’E’

Domenico Pettinari“Ormai è chiaro, il presidente D’Alfonso non sa più che pesci prendere e ci prova con il pontile. Oggi, infatti, per lasciare un segno che politicamente stenta ad arrivare, il Presidente D’Alfonso stanzia ben 1 milione di euro, per realizzare un cerchio sul mare di Pescara. Unico modo, forse, per marcare un territorio da cui ormai è lontano sotto ogni punto di vista” con queste parole il consigliere regionale Domenico Pettinari commenta la presentazione del progetto Ponte del cielo.
“Si trova 1 Milione di Euro per il pontile ma non si trovano soldi per ristrutturare le ATER che cadono a pezzi o per riqualificare le periferie che, la cronaca ci ricorda, vivono in situazioni disastrose. Le sue priorità, e quelle del PD, sono chiarissime”.
“Questo cerchio da 1 milione di euro” commenta Pettinari “è finanziato con fondi che la Regione recepisce dall’Europa. Sicuramente” continua “ i pescaresi potranno riflettere sulle tasse al massimo da pagare in una città in predissesto, sempre grazie all’amministrazione PD, passeggiando sulle famigerate acque di Pescara, consapevoli di stare calpestando tutti i loro diritti. Se ancora fosse rimasto qualcosa di intatto”.

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