Ha affermato Fiorilli:
lo avevamo annunciato e domani manterremo l’impegno portando in strada, direttamente a casa di commercianti e residenti, il progetto di riqualificazione, e non pedonalizzazione, di corso Vittorio Emanuele, svelando le vere carte e il vero progetto, smascherando le inesattezze e le falsità che abbiamo ascoltato sino a oggi e che hanno avuto il solo scopo di denigrare un’opera straordinaria, tanto che oggi quell’intervento sembra nascondere chissà quale recondito segreto. Personalmente, così come la nostra maggioranza, sono convinto che corso Vittorio, così com’è oggi, stia morendo, la crisi incombe e decine di negozi situati sul lato monte sono inesorabilmente chiusi. Per non parlare dei livelli di inquinamento determinati dai gas di scarico delle auto e che rendono la strada invivibile. Oggi il traffico è una barriera tra le due sponde del corso, e il nostro progetto mira a restituire vita e dinamismo al commercio, ma anche a garantire un netto miglioramento della qualità della vita ai residenti. E sono tanti i cittadini che abitano, o vivono, anche per ragioni professionali, corso Vittorio Emanuele, che nei mesi scorsi hanno avuto modo di visionare e comprendere il progetto, e che hanno espresso pieno apprezzamento per le scelte operate dal nostro governo cittadino. A questo punto siamo pronti anche a lanciare una raccolta firme se fosse necessario per dimostrare l’adesione del territorio all’iniziativa che segue delle direttrici chiare: innanzitutto non si può parlare della ‘pedonalizzazione’ di corso Vittorio Emanuele, ma parliamo di una riqualificazione complessiva allungando il marciapiede verso l’interno e lasciando un strada centrale che avrà le stesse dimensioni di viale Bovio, che oggi assorbe la stessa quantità di traffico di corso Vittorio Emanuele. La strada centrale sarà riservata, con un’ordinanza che emaneremo a conclusione dei lavori, al trasporto pubblico e a quello residenziale, riducendo il volume di traffico che oggi attraversa ogni giorno l’asse e traslando le auto a pochi metri da corso Vittorio Emanuele, ossia sulla strada parallela che corre sul lato mare delle aree di risulta, in immediata adiacenza ai palazzi. Ovviamente i residenti dovranno poter transitare sul corso, perché è evidente che chi ha un garage o un posto auto ha il diritto di tornare a casa”. In merito alle posizioni assunte sul progetto dalle Associazioni di categoria, “è bene precisare – ha detto l’assessore Fiorilli – che nei mesi scorsi, durante l’inverno, ci sono stati degli incontri con la Confcommercio e la Confesercenti per illustrare l’intervento. E la Confcommercio, che solitamente è molto critica e che era arrivata all’incontro con una posizione molto rigida, quando ha visto le carte e valutato con i nostri tecnici le caratteristiche delle opere previste, si è tranquillizzata perché ha capito che quell’intervento porterà solo vantaggi al commercio del centro. Ovviamente le uscite successive dell’Organizzazione di categoria sull’argomento mi hanno sorpreso e sconcertato notevolmente. Ma non basta: tra fine gennaio e febbraio il Consiglio comunale ha chiesto una sospensione della gara per consentire un approfondimento del progetto, e io, con l’intera amministrazione, abbiamo aderito. Negli ultimi mesi abbiamo discusso, riletto le carte, aperto confronti, quindi non è vero che non c’è stata una riflessione allargata sull’intervento. Infine: ho sentito polemiche sulla presunta volontà del nostro governo cittadino di andare a stravolgere e rifare opere realizzate da pochi anni dalla precedente amministrazione, come i marciapiedi del corso: è falso, perché i marciapiedi già esistenti e nuovi restano come sono, semplicemente li allargheremo. Ed è inesatto anche dire che con l’eventuale chiusura di un tratto di corso Vittorio Emanuele, tutto il traffico si dirotterà su via Teramo che ne risulterà congestionata: il traffico, ovviamente, si distribuirà in maniera equa su tutte le strade posizionate attorno al corso senza alcuna penalizzazione, pensando, in prospettiva, all’apertura del nuovo asse di collegamento tra la parte nord e quella sud della città, rappresentato dal Ponte Nuovo. Infine – ha ancora aggiunto l’assessore Fiorilli – pensiamo anche che l’alternativa alla nostra opera è l’attuazione del Piano traffico del Pd che domani mostreremo alla città, un Piano traffico devastante che avrebbe trasformato corso Vittorio Emanuele in un’autostrada in pieno centro. Quel Piano, di fatto ancora in vigore, dunque perfettamente realizzabile, prevedeva di riservare le due corsie lato monte di corso Vittorio Emanuele al transito esclusivo degli autobus, con una corsia con direzione di marcia nord-sud e la seconda corsia con direzione sud-nord; le due corsie lato mare della strada invece sarebbero state riservate al transito dei veicoli privati con direzione di marcia sud-nord, togliendo i parcheggi e creando una vera autostrada impenetrabile finalizzata ad agevolare la fuga dei veicoli dal centro cittadino. Non solo: sempre quel Piano traffico dirottava le auto che marciavano in direzione nord-sud su una strada prevista sulle aree di risulta, a ridosso della stazione ferroviaria, dunque anche più lontano da corso Vittorio, complicando l’ingresso delle auto su Pescara. Domani mostreremo le due proposte e dovranno essere i pescaresi a scegliere: personalmente, dopo le iniziative urbanistiche assunte e realizzate sull’asse via Firenze-via Cesare Battisti, ma anche in via Piave, via Mazzini, via Roma e via Trento, abbiamo sperimentato che quando si allontano le auto e si lascia spazio alla mobilità ciclabile, pedonale o ai mezzi pubblici, si attrae l’utenza, che è anche disposta a parcheggiare l’auto in una zona più distante per il piacere di fare quattro passi in una via gradevole e riqualificata, di tornare a vivere la città e la sua dimensione più autentica. Il nostro invito rivolto al territorio è di venire domani al nostro gazebo per conoscere, senza filtri di partito, quello che è il progetto di riqualificazione di un asse viario strategico per il futuro economico della nostra città.
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