Conferenza al Museo Cascella dove Tommaso Cascella e il figlio Matteo Basilé si riabbracciano fra le opere di famiglia
PESCARA – Si è tenuta oggi, nella sala convegni del Museo Cascella di via Marconi a Pescara,la conferenza stampa per presentare l’illuminazione delle ghiere di bronzo del Ponte Risorgimento, realizzate da Andrea Cascella e Giuseppe Di Prinzio. Presenti Tommaso Cascella e il figlio Matteo Basilé a Pescara per la mostra di quest’ultimo che oggi verrà inaugurata al museo Colonna , oltre ad Andrea Di Prinzio, figlio di Giuseppe.
“Ringraziamo chi ha reso possibile questo passo – ha detto il sindaco Marco Alessandrini – Com’è noto le amministrazioni hanno le mani legate e non possono far altro che dire grazie alla città che si prodiga per fare ciò che altrimenti non sarebbe possibile. Questo progetto realizza anche un po’ ciò che Kennedy disse circa il chiedersi cosa ognuno può fare per il proprio paese e ciò dà alla luce che avremo sul Ponte Risorgimento, ancora più valore”.
“Per la realizzazione delle ghiere fu bandito un concorso nel primo dopoguerra – afferma l’assessore al Patrimonio Culturale Paola Marchegiani – Pescara usciva distrutta dal Conflitto Mondiale e iniziò a risollevarsi cercando di salvare il possibile e progettando delle opere per far rinascere anche l’arredo urbano. Ci fu un concorso di idee per la realizzazione delle ghiere per il Ponte, lo vinsero un giovanissimo Andrea Cascella e il maestro Giuseppe Di Prinzio. Provvedemmo al restauro dei bronzi, nel 2009 all’inizio del mio mandato da assessore alla Cultura, ma ora, grazie al mecenatismo di un cittadino come Sergio Simoncelli riusciamo a fare un altro passo, l’illuminazione degli stessi. Lo faremo nel giorno di Santa Lucia, realizzando un progetto rimasto in attesa da anni e utile a restituire pieno valore a queste opere d’arte”.
“Era un progetto che ho proposto varie volte negli anni scorsi – ha rimarcato Sergio Simoncelli facendo la cronistoria dell’idea – Di fronte all’impossibilità di fare altrimenti mi sono fatto avanti io, perché quelle ghiere si illuminassero, per farlo abbiamo pensato a dei led rivolti verso il basso, in modo da non interferire con la sicurezza del traffico aereo che passa proprio sul ponte”.