La questione – spiegano Testa e Chiavaroli – è stata affrontata sotto più punti di vista, non solo quelli direttamente connessi alla pesca e alle altre attività che ruotano attorno al porto, ma anche sul fronte ambientale e del rischio esondazione esistente in città, alla luce di quanto accaduto nei mesi scorsi per via delle piogge abbondanti.
Si è deciso – aggiungono il presidente della Provincia e la senatrice del Nuovo Centrodestra – di promuovere, d’intesa con Lupi, un incontro allargato e di portare di nuovo la questione sul tavolo del Governo, coinvolgendo entrambi i ministeri competenti, cioè anche quello dell’Ambiente, per mettere a punto un piano di azione che tenga conto di tutti gli aspetti delle vicende portuali e puntare anche ad un progetto di prevenzione che consenta di scongiurare nuove situazioni di emergenza. A questo scopo saranno coinvolti tutte le istituzioni pescaresi e regionali direttamente interessate e i parlamentari eletti in questa regione, oltre al sottosegretario al ministero dell’Economia Giovanni Legnini.
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