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Pescara,incontro sul riordino delle Province

da Redazione

Previsto per sabato,25 agosto prossimo,  è promosso  da Testa e Albore Mascia

PESCARA – Si terrà sabato, 25 agosto, alle ore 9.30, nella sala Figlia di Jorio di Palazzo dei marmi, in piazza Italia un incontro promosso dal  Presidente della Provincia  di Pescara,Guerino Testa e dal sindaco del capoluogo adriatico Luigi Albore Mascia . Sono stati invitati a partecipare parlamentari, assessori e consiglieri regionali pescaresi, capigruppo consiliari di Provincia e Comune, sindaci di questo territorio presenti nel Cal e rappresentanti delle associazioni di categoria, oltre al presidente della Camera di Commercio Daniele Becci e al presidente dell’Unione industriali, Enrico Marramiero.
“Nell’affrontare il tema del riordino delle Province – spiega Testa – ho ritenuto opportuno, insieme al sindaco di Pescara, promuovere un confronto diretto con tutti quei soggetti che rappresentano il nostro territorio e la nostra economica, oltre ai principali protagonisti delle istituzioni locali, tra cui i sindaci presenti all’interno del Cal. Non si può prescindere da un momento di ascolto prima di sederci al tavolo del Cal, istituto di recente, chiamato a formulare una proposta al Governo sul riordino delle Province abruzzesi. E’ una fase delicatissima, quella attuale, perché si riscrive la geografia di una regione ed è indispensabile promuovere la partecipazione, favorendo il dibattito e sollecitando le istanze che possono arrivare dai vari portatori di interessi. Qualsiasi contributo è ben accetto e va trasferito a Regione e parlamentari, per cui mi auguro che la partecipazione sia massima, sabato”.
“Condividiamo il principio della Spending Review – dice il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia – che nasce dalla necessità di garantire un contenimento dei costi della pubblica amministrazione. Ma è evidente che la manovra varata dal Governo Monti non può tradursi in un taglio netto, asettico, di Province ed Enti che non tenga conto della specificità dei territori, della loro storia e del ruolo che recitano nel panorama regionale o nazionale. Per tale ragione, come Sindaco di Pescara, ho deciso di aprire un’interlocuzione sin dal primo giorno del dibattito, con altri Enti territoriali: a fronte dell’impossibilità di mantenere gli attuali equilibri geografici, come coalizione di centro-destra, abbiamo già presentato la nostra proposta di razionalizzazione delle Province, ossia mantenere quella de L’Aquila che, in quanto capoluogo di Regione, rimane fuori da ogni discorso, e costituire la nuova Provincia Appennino-Adriatica, accorpando le province di Teramo, Pescara e L’Aquila, con un ruolo di centralità per Pescara per la sua posizione baricentrica sul territorio e per lo stesso Statuto regionale che stabilisce che Pescara sia sede di importanti assessorati oltre che delle sedute invernali del Consiglio stesso. Ed è questa la controproposta che ho già personalmente inviato in una lettera indirizzata al Presidente del Consiglio Monti e ai Ministeri interessati dalla manovra, senza campanilismo, ma argomentando le nostre ragioni che ora intendiamo approfondire con il coinvolgimento anche degli Ordini professionali e con le Associazioni di categoria, ovvero con il tessuto produttivo della provincia di Pescara che deve assumere piena consapevolezza delle conseguenze di quel decreto per una mobilitazione collettiva che, ripeto, deve uscire fuori da ogni logica di campanile, ma comunque tutelando Pescara”.

 

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