Home » Attualità » Pescara, interrogatorio garanzia: De Fanis si avvale della facoltà di non rispondere

Pescara, interrogatorio garanzia: De Fanis si avvale della facoltà di non rispondere

da Redazione

Chiesta per lui  la revoca degli arresti domiciliari

PESCARA – Questa mattina, presso il Tribunale di Pescara,  interrogatorio di garanzia per l’ex assessore regionale alla cultura Luigi De Fanis, arrestato lo scorso 12 novembre nell’ambito dell’operazione denominata ” Il Vate”. Presenti De Fanis e i suoi legali, gli avvocati Massimo Cirulli e Domenico Frattura, Lucia Zingariello, segretaria di De Fanis, Rosa Giammarco, responsabile dell’Agenzia per la Promozione Culturale della Regione Abruzzo, Ermanno Falone, rappresentante legale dell’associazione “Abruzzo Antico”. De Fanis e Zingariello sono agli arresti domiciliari, mentre Giammarco e Falone sono all’obbligo di dimora. I reati contestati a vario titolo sono concussione, truffa aggravata e peculato.De Fanis si è  avvalso della facoltà di non rispondere. Alla sua uscita, avvicinato dai cronisti presenti, si é limitato a dire: “Sono sereno e sicuro che tutto si risolverà” .Il suo legale Massimo Cirulli ha anche annunciato di aver presentato istanza di scarcerazione dai domiciliari: “Avendo già presentato le dimissioni – ha precisato Cirulli – non esistono più le condizioni di una misura restrittiva nel confronti del mio assistito.

Anche Lucia Zingariello si é avvalsa della facoltà di non rispondere. Subito dopo é stata la volta dell’imprenditore Ermanno Falone”. Il suo avvocato Angela Pennetta ha  spiegato: “L’attività di Falone é limitata a svolgere iniziative di promozione dell’attività politica di De Fanis, nessun giro anomalo di contributi dalla Regione e tanto emergerà da una più attenta analisi delle carte.” Lungo l’interrogatorio per Rosa Giammarco:oltre un’ora  per spiegare  come funzionava il meccanismo e per dimostrare la sua assoluta estraneità.

L’inchiesta coordinata dal procuratore capo della Repubblica di Pescara e dal pm Giuseppe Bellelli punta a far luce sulle modalità di erogazione dei contributi regionali in base alla legge regionale n.43/73 che disciplina l’organizzazione, l’adesione, e la partecipazione a convegni, ed altre manifestazioni culturali.