Per il concerto di domenica 16 luglio, sono attesi a Pescara cinque big del jazz internazionale, ospiti abituali del festival, coinvolti questa volta in un progetto artistico che vuole rendere omaggio a Thelonius Monk e al centenario della sua nascita.
Appuntamento alle 21.15 al D’Annunzio, sul lungomare Colombo. Biglietti dai 20 ai 30 euro o in abbonamento (al botteghino dalle 20 in poi).
Con due pianoforti sul palco, accordati a puntino, cinque diversi signori pianisti – Kenny Barron, Cyrus Chestnut, Benny Green, Eric Reed e l’italiano Dado Moroni – avranno modo di proporre ognuno il proprio punto di vista musicale sulle composizioni e sul mondo interpretativo di un genio del pianoforte, una figura singolare di uomo e di artista, che ha lasciato un immenso patrimonio al mondo del jazz… non solo ai pianisti.
Questa ricorrenza è un’occasione preziosa per tornare ad accendere i riflettori sulla sua musica. Definito da John Coltrane “un vero pensatore musicale”, Monk pubblicò nel 1959, con la Riverside, il disco che dà il titolo alla serata.
Negli stessi anni Kenny Barron – il più noto al grande pubblico dei cinque artisti che si esibiranno a Pescara – inizia a muovere i primi passi importanti. Poco dopo, a cavallo fra gli anni ’60 e ’70, sarà il pianista delle formazioni di Stanley Turrentine, Freddie Hubbard, Jimmy Owens e Milt Jackson. Continuerà negli anni ad arricchire il suo curriculum con collaborazioni prestigiose, fino ad entrare nei gruppi di Buddy Rich e di Ron Carter.
Il primo gruppo a suo nome arriverà dopo i 35 anni quando dedicherà il suo progetto proprio a Monk. Chiama quindi Sphere – come il soprannome di Monk – il quartetto che forma nel 1980 completato da tre “monkiani di ferro” : Charlie Rouse, sax tenore, Buster Williams, contrabbasso, Ben Riley, batteria. Gli anni ’80 sono segnati anche dalla felice collaborazione con Stan Getz. Fra i due, nonostante la differenza di età, sembra esistere una naturale empatia, che a tratti sa diventare magica.
Riuscito sarà anche il connubio con il contrabbassista Charlie Haden e con la cantante Abbey Lincoln, la stessa alla quale Ada Montellanico ha dedicato il suo omaggio, inaugurando l’edizione in corso del PescaraJazz.
A seguire, il festival prodotto dall’EMP – Ente manifestazioni pescaresi ospiterà gli Uzeb versione R3UNION, con il canadese Alain Caron. Sul palco anche Michel Cusson alla chitarra e Paul Brochu alla batteria. Venerdì 21 e sabato 22 infine, spazio a Stefano Bollani in Napoli Trip e alla Notte bianca del jazz. Info su www.pefest.com
Teatro D’Annunzio – 30€ primo settore, 20€ secondo settore.
Abbonamento 60 euro primo settore, 40 secondo settore
FUORI ABBONAMENTO
Stefano Bollani – 40€ più d.p. in poltrona oppure 28€ in gradinata
Notte Bianca del Jazz – Ingresso gratuito
ORARI BIGLIETTERIA
Auditorium Flaiano – viale Cristoforo Colombo, 122 – da lunedì 5 giugno 2017. Dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 19.30. La sera dei concerti anche dalle ore 20,30 presso i botteghini del teatro D’Annunzio (stesso indirizzo). Abbonamenti e biglietti sono altresì disponibili online su CiaoTickets e TicketOne.
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