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Pescara, “L’ On. Quieti racconta la Politica degli anni ’80”

da Rita Consorte

PESCARA – Si è svolto nel tardo pomeriggio di ieri presso la Sala Consiliare del Comune di Pescara, il convegno “Leggere l’Abruzzo” organizzato dall’Istituto di cultura “ G. Spataro”. A coordinare i lavori è stato l’ex presidente del Consiglio Comunale Licio Di Biase; all’incontro hanno partecipato anche Renzo Gallerati  e Tino Di Sipio.

La prima parte del convegno è stata incentrata sulla presentazione della mostra “Presenza Popolare”, un piccolo foglio di Provincia per raccontare una grande stagione della politica. Afferma Di Biase:

Presenza popolare era un giornalino che veniva pubblicato per certi periodi come mensile e in altri momenti come quindicinale: inizialmente ciclostilato e poi stampato, divenne una specie di palestra per i giovani democristiani pescaresi che negli anni ’80 si affacciavano alla politica. Giovani divenuti, poi, protagonisti nella cosiddetta seconda repubblica.

Durante l’incontro Di Biase, ha ceduto la parola ad un protagonista della politica degli anni ’80 soprattutto della DC, l’ON. Giuseppe Quieti, che  ha ricordato la politica di quegli anni e  le  opere  realizzate per la nostra città.

“Questo incontro offre spunti interessanti di riflessione, innanzitutto ricordo che questa sala mi ha visto protagonista per ben venticinque anni – esordisce così l’ex On. Quieti emozionato nel parlare davanti alla sala gremita.C’ è una vecchia canzone che dice “ Cosa resterà degli anni 80’ “, resta la passione politica che non può prescindere dall’amore per la propria terra e la propria città; l’amore e la generosità due sentimenti che vanno spesso in sintonia e che fanno scattare la molla per la voglia di fare e l’impegno politico e la voglia di realizzare e di far crescere la comunità in cui si vive.La voglia di fare porta alla necessità di decidere, la Politica è fare delle scelte, indicare delle priorità, nasce così la concretezza e nascono i fatti e le opere – dice Quieti -, le grandi infrastrutture.

Vogliamo parlare della grande Pescara, dell’area metropolitana, del collegamento e l’interazione della vicina Chieti, del linguaggio delle cose concrete, tutto questo è stato l’intuizione e la realizzazione dell’Università Chieti – Pescara, inizialmente Chieti – Pescara – Teramo. Una intuizione quella di fondere le università, che oggi sta tornando di moda – afferma Quieti -, questo è stato il Consorzio industriale Chieti – Pescara. Il coordinamento della grande viabilità l’Asse Attrezzato, fu ipotizzato per la prima volta il collegamento con l’altra sponda quella dalmata; la nuova stazione ferroviaria un’opera ciclonica, la circonvallazione, il centro di Pescara prevedeva la prosecuzione dell’asse attrezzato fino a Francavilla, fino al torrente Piomba. La salvaguardia dell’area di risulta, qualcuno del nostro partito ci voleva costruire noi, ci siamo opposti.

C’è da ricordare il salvataggio della gestione governativa i trasporti, il continuo dragaggio del porto di Pescara; la realizzazione del Porto Turistico di Pescara voluta fortemente dal compianto imprenditore Gilberto Ferri allora, presidente della Camera di Commercio di Pescara”.

Quieti ricorda ancora “ il complesso sportivo delle Naiadi, il rafforzamento dell’aeroporto; questa è stata la Politica degli anni 80’, queste opere non sono costate nulla all’Amministrazione perché eravamo riusciti ad ottenere i finanziamenti”. Termina così il suo intervento l’On. Quieti “ Abbiamo giocato il nostro campionato, qualche volta abbiamo vinto e qualche volta abbiamo perso però siamo stati coloro che facevano i fatti”.

 

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