Pescara,La Notte dei Musei al Mediamuseum

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PESCARA – Il Mediamuseum, secondo un programma da tempo stabilito, parteciperà oggi 18 maggio alla Notte dei Musei 2013 promossa dal Ministero dei Beni Culturali.In particolare i frequentatori del Museo potranno visitare la Mostra del Maestro Augusto Salati “Letture dell’Imaginifico” nel Salone Acerbo e la Mostra d’Arte contemporanea di Albert Casals e Pujol Grau che sarà inaugurata domani alle ore 18,00, introdotta da Vittorio Amadio: Albert Casals approfondisce la dinamica della materia nel senso che potenzia l’espressione plastica fondata sulla ricerca sulla materia, facendo si che questa non ottenga un eccessivo protagonismo. In altre parole, l’artista catalano la utilizza densamente nella sua opera pittorica, sfuggendo le grandi concentrazioni e cercando di raggiungere livelli di grande elaborazione formale e concettuale. Dal canto Pujol Grau, sempre affascinato da questa sostanza ossessiva e al tempo stesso dolorosa che è lamatena, calda nella sua preminente possibilità di estrinsecare un desideratissimo processo demiurgico, sa di correre un rischio, quello cioè di allontanarsi dal dialogo secolare dell’artista con la natura circostante, fonte privilegiata di ispirazione per tanti capolavori paesaggistici, fugurativi in genere o, per usare un tenume più appropriato, iconici. Comunque comune è in entrambi la volontà di lasciare il peso della materia alle proprie spalle e di sublimarlo in ricerca dell’assoluto.
Inoltre saranno proiettati a ciclo continuo documentari su Ennio Flaiano, Gabriele d’Annunzio e i Cascella nelle Sale dedicate.
Infine alle ore 21,00 nella Sala Flaiano sarà proiettato il film “Nella città l’inferno” di Renato Castellani, con Anna Magnani e Giulietta Masina: dal romanzo di Isa Mari Via delle Mantellate. Galleria di donne in un carcere romano: Egle, prostituta incallita; Lina, servetta spaurita accusata ingiustamente di complicità in un furto; una ragazzina già pentita e innamorata di un ragazzo che vede dalla finestra. Egle insegna come farsi furba a Lina che impara anche troppo bene. Sceneggiato con Suso Cecchi D’Amico, è più un film d’attori (anzi di attrici) che d’autore, ma contraddistinto, come quasi sempre in Castellani, da un sapiente ritmo narrativo: una macchina che funziona come un orologio.

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