PESCARA – L’amministrazione comunale di Pescara intervenendo sull’episodio verificatosi nel corso dell’ultima partita di serie A del Pescara quando alcuni spettatori hanno sostenuto di non aver avuto accesso al bar situato presso la Tribuna Maiella in quanto sprovvisti del biglietto per la Tribuna centrale, ha specificato di non aver assolutamente vietato ad alcuno l’accesso al Bar esistente all’interno dello Stadio ‘Adriatico-Cornacchia’ durante lo svolgimento delle partite di calcio. L’accesso o meno degli spettatori nella struttura non viene infatti disciplinato dal Comune durante gli incontri di calcio.
Ha chiarito l’amministrazione comunale:
in merito all’utilizzo e alla gestione degli accessi al Bar durante gli incontri di calcio occorrono alcune puntualizzazioni tecnico-amministrative . In occasione di due partite del Pescara con il Palermo e con la Sampdoria, la gestione del bar è stata temporaneamente affidata alla società Delfino Pescara e, nelle due occasioni, sappiamo che il bar della Tribuna Maiella è stato fruito liberamente da tutti gli spettatori della Tribuna, centrale e laterale, senza alcun problema, ovvero la società Pescara Calcio ha reso possibile usare il bar della Maiella agli spettatori di tutti i settori, ovviamente con il pagamento delle somministrazioni. Nel frattempo l’amministrazione comunale ha svolto la gara per l’affidamento definitivo del bar all’interno dello Stadio, gara d’appalto obbligatoria trattandosi di un servizio situato all’interno di una struttura comunale, e alla gara la società Delfino Pescara ha liberamente scelto di non partecipare. L’appalto è stato aggiudicato a un’altra ditta, e nei giorni scorsi alcuni cittadini ci hanno segnalato che durante l’ultimo incontro di calcio del Pescara contro la Lazio, la società Pescara Calcio, che gestisce l’impianto dello stadio in occasione delle partite, avrebbe vietato l’uso del bar della Maiella agli spettatori dei settori laterali, una decisione imputata a un presunto problema di gestione dei flussi degli stessi spettatori. L’amministrazione comunale si riserva di verificare, tramite i propri uffici, tale circostanza e di chiarirne le eventuali ragioni e la legittimità di tale scelta. Ci preme però nella circostanza chiarire che eventuali divieti di accesso al bar durante le partite non sono stati impartiti, come non potrebbe essere, dall’amministrazione comunale.