PESCARA – Si è svolto ieri nella sala Campone della Camera di commercio di Pescara, l’incontro promosso dalle associazioni d’impresa regionali, con i parlamentari eletti in Abruzzo e con la Giunta regionale, dedicato alla velocizzazione della linea ferroviaria adriatica nel tratto Bologna-Bari, infrastruttura strategica per l’economia della nostra regione.
Rivolgendo il proprio saluto alle associazioni d’impresa, il parlamentare di Scelta Civica, Giulio Cesare Sottanelli, ha denunciato le diverse penalizzazioni cui Trenitalia sottopone, «sia in termini di servizi, sia in termini di costi, le popolazioni abruzzesi.
Abbiamo ora la possibilità di recuperare questo limite, facendo fronte comune come politica e con le associazioni d’impresa».
Antonio Castricone, deputato del Pd, ha invece detto come «debba finire in Abruzzo la fase della creazione di doppioni, come sembra stia avvenendo per gli aeroporti, per puntare su opere di interesse strategico condivise. E nel caso della velocizzazione della linea ferroviaria adriatica, siamo appunto in presenza di una infrastruttura unica come valore strategico: per questo è giusto fare squadra, ma avendo chiaro l’elenco delle priorità».
Gianni Melilla, deputato di Sel, ha aggiunto che «il trasporto ferroviario, spesso relegato nell’archeologia industriale, si rivela invece sempre più come il futuro della mobilità per le persone e le merci. In questo quadro, purtroppo, la nostra regione ha un assetto del tutto inadeguato. Per questo, è il caso di lavorare per il miglioramento anche degli aspetti più piccoli: qualità del parco rotabile, tempi di percorrenza, servizi a bordo».
La senatrice Federica Chiavaroli, del Pdl, ha invece invitato la politica a «superare non solo le divisioni tra le diverse forze politiche, ma anche quelle di campanile, che rischiano di confinare l’Abruzzo in una posizione del tutto marginale».
Nel corso del vertice ha preso la parola il parlamentare del Movimento 5 Stelle, Gianluca Vacca, che pur ribadendo «la disponibilità del movimento a sostenere battaglie a difesa dei cittadini», ma denunciando «le responsabilità della politica nei ritardi che viviamo, ha sottolineato come «occorra centrare l’attenzione più su problemi di più facile soluzione, perché se Trenitalia ha come obiettivo lo smantellamento progressivo dei servizi sul territorio, forse è meglio investire su alcuni interventi fattibili, piuttosto che su grandi opere che però hanno un raggio d’azione troppo limitato».
All’incontro è intervenuto anche l’ex sindaco di Pescara, Luciano D’Alfonso: «Non basta dire ciò che serve, occorre costruire una filiera istituzionale: sono in tanti a chiedere, ma la battaglia si potrà vincere solo se si costruisce un percorso credibile, con un dossier fatto di cifre. L’Abruzzo vince solo se dimostra che una infrastruttura è necessaria non solo per sé, ma anche per gli altri, ovvero l’intera dorsale adriatica».
Enrico Marramiero, presidente dell’Unione degli industriali adriatici, ha ribadito «l’unità del mondo delle imprese: unità che adesso viene richiesta al mondo della politica, che deve imparare a fare squadra per il bene dell’Abruzzo, tanto nelle strategie di fondo che nelle piccole scelte da condividere. Costa e interno, in Abruzzo, sono una falsa divisione: dobbiamo muoverci sapendo che questo è un solo territorio. Ma occorre, per fare davvero squadra, mettere in rete tutte le risorse umane e intellettuali, le competenze di cui disponiamo».
Bruno Santori, presidente regionale di Confesercenti, ha ricordato infine come «questa regione può valorizzare il proprio ruolo di cerniera, sia con il nord dell’Italia e dell’Europa che con l’est europeo».