PESCARA – L’assessore alla Protezione civile Berardino Fiorilli che alle 14, dopo una mattinata di sopralluoghi, ha nuovamente riunito il nucleo della Protezione civile comunale per tracciare un bilancio della giornata e verificare le ultime allerte meteo della Protezione civile regionale, ha detto:
golene sud e nord chiuse al traffico a Pescara da mezzogiorno sino alle 9 di domattina con l’appello lanciato a tutti i cittadini, a partire dagli impiegati di Comune e Provincia di liberare il parcheggio, per fronteggiare il pericolo di esondazione del fiume lanciato dalla Prefettura, e poi decine di unità della Protezione civile, del Servizio Manutenzioni del Comune, della Polizia municipale, della Attiva e dei volontari della stessa Protezione civile in servizio che si stanno adoperando dalla notte scorsa per arginare gli effetti veramente drammatici provocati ovunque, dai colli a Porta Nuova sino alla riviera, da Medea, la violenta ondata di maltempo preannunciata e attesa dall’amministrazione comunale che già da quarantotto ore ha aperto il Centro Operativo comunale, eseguendo anche una lunga serie di interventi di prevenzione come la pulizia straordinaria di caditoie, tombini, bocche di lupo, pozzetti e la preparazione delle transenne per la chiusura al traffico delle strade in cui sapevamo che avremmo registrato situazioni più difficili.
Per ora possiamo solo essere pronti a qualunque intervento per evitare danni più gravi alla città, mentre è evidente che, come abbiamo detto stamane a una delegazione di una ventina di commercianti di via Marconi, via Pepe e via Tinozzi, solo gli interventi infrastrutturali del cosiddetto ‘Piano antiallagamenti’ che dovrebbero cominciare a fine settembre, massimo primi giorni di ottobre, potranno risolvere in modo definitivo i problemi che, ancora oggi affliggono la zona sud di Pescara durante i nubifragi. Stiamo vivendo una giornata veramente difficile in cui le emergenze ci stanno impegnando su più fronti, come ci aspettavamo. L’ondata di maltempo è esplosa in tutta la sua violenza già ieri sera, dopo le 19.30, riversando la sua potenza soprattutto nella zona bassa dei colli, come via del Santuario e via Rigopiano, facendo saltare i tombini. In via Rigopiano, peraltro, tre auto sono finite all’interno di uno dei tombini saltati, durante il nubifragio, riportando danni alle vetture che sono state rimosse con il carro attrezzi, senza feriti, fortunatamente. Il forte vento della notte ha anche divelto un palo della segnaletica piombato su un’auto in sosta in corrispondenza dell’Agip situato tra via Marconi e viale Pindaro, ovviamente danneggiando la vettura. Per cautela il Comando della Polizia municipale è rimasto aperto tutta la notte, prolungando il turno notturno dall’una alle 6 del mattino con il colonnello Mario Fioretti, il maggiore Sergio Petrongolo, il maresciallo D’Incecco e gli agenti D’Ostilio, Montariello ed Ettore Ballone che per tutta la notte hanno garantito il monitoraggio del fiume per verificarne i livelli, mentre gli operatori della Attiva hanno provveduto a preparare le transenne da posizionare all’occorrenza sul lungofiume. Ovviamente i disagi più importanti sono cominciati questa mattina, quando la città si è risvegliata sferzata da un nubifragio con ‘bombe d’acqua’ e vento forte. E la pioggia praticamente ha continuato a cadere ininterrottamente e con violenza dalle 19.30 di ieri alle 9 di questa mattina, per poi proseguire a fasi alterne, ma sempre con estrema violenza.
Intorno alle 7 si è formata una voragine in via Fonte Romana, all’altezza dell’edicola di giornali situata dinanzi all’ospedale civile di Pescara, sulla corsia di marcia monti-mare, voragine provocata, come hanno verificato i tecnici, dall’estrema velocità con cui l’acqua correva nelle condotte sottoterra e che ha letteralmente trascinato via la breccia, la terra e l’asfalto in superficie. La zona ovviamente è stata subito transennata e protetta a tutela di automobilisti e pedoni. I colli si sono trasformati in torrenti con cassonetti trascinati a valle.
Ha ancora spiegato Fiorilli:
altre due voragini si sono aperte di nuovo in via Di Sotto, dinanzi alla Conad, dove sono però già in corso i lavori di potenziamento della rete fognaria a monte, e poi all’incrocio tra via Monte Faito e via Monte Pagano, dove la condotta purtroppo ha ceduto in più punti. E ovviamente abbiamo registrato allagamenti in quelle zone ‘tradizionalmente’ critiche dove pure sono previsti interventi sostanziali per oltre 2 milioni di euro di investimenti per la realizzazione di una rete di condotte completamente nuova. Allagate dunque viale Pindaro, via Tinozzi, via dei Petruzzi, l’ultimo tratto di viale Pepe, compreso tra via Benedetto Croce e via Marconi, l’ultimo tratto di via Elettra, sempre a ridosso di via Marconi, e lo stesso tratto di via Marconi chiuso al traffico tra via Mazzarino e la rotatoria antistante l’Agip, all’incrocio con viale Pindaro: i problemi più importanti si sono registrati all’interno delle attività commerciali situate al pianterreno e all’ingresso dei condomini. Sul posto stanno ancora adesso lavorando sei unità della Attiva che stanno provvedendo ad aprire tutti i tombini per agevolare, per quanto possibile il deflusso dell’acqua. Allagamenti anche in via Ferrari-via Caravaggio, chiuso al traffico, e in piazza Duca degli Abruzzi, difficile anche la situazione sulla riviera nord e sud, che comunque sono rimaste sempre transitabili. Per la prima volta abbiamo registrato ristagni d’acqua anche in via Tirino e addirittura in via Conte di Ruvo, a ridosso della sede della Camera di Commercio. Chiusa alle auto strada vicinale Mazzocco per una frana che i nostri tecnici stanno già verificando, e chiusa ancora via Spaventa, nel tratto compreso tra via D’Avalos e via Chiarini, dove stanno operando i mezzi dell’autospurgo, e via Sallustio. In via San Martino abbiamo registrato l’allagamento di un’abitazione posta al pianterreno. Alle 12 la Prefettura ha ordinato la chiusura al traffico delle golene, nord e sud, per il pericolo di esondazione del fiume: la Polizia municipale ha subito provveduto a posizionare le transenne agli ingressi del lungofiume, su via Valle Roveto, via Orazio e piazza Unione per impedire l’accesso a chiunque e a vigilare ci sono agenti della Polizia municipale e i volontari della Protezione civile coordinati da Angelo Ferri. E il fiume resta il sorvegliato speciale, visto che ha praticamente raggiunto il limite delle due banchine. Intorno alle 15 abbiamo chiuso al traffico il sottopasso di Fontanelle, mentre i volontari della Lega e gli operatori comunali, con l’assessore delegato Maria Grazia Palusci, stanno lavorando all’interno del canile di via Raiale per spostare tutti i cani nella parte più alta, lontano dagli argini del fiume, in modo da mettere al sicuro gli animali ospiti.
Chiusi infine i parchi della città sino a domani; istituito anche il divieto di sosta lungo le strade adiacenti la Riserva naturale di Santa Filomena, lato monte, sino al 17 settembre compreso e chiusi sino a lunedì prossimo anche gli attraversamenti pedonali lato monte. Anche la prossima notte il Comando della Polizia municipale resterà aperto sino alle 6 di domattina per garantire la massima presenza sul territorio.
[Foto di Michele Raho per gentile concessione]
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