Alle 4 in punto abbiamo attivato il Coc, il Centro Operativo Comunale, presso il Comando della Polizia municipale, non appena abbiamo verificato che il Fosso Vallelunga stava superando i livelli, raggiungendo il ponte pedonale che collega via Scarfoglio con Villaggio Alcyone, determinando l’ordine immediato di evacuazione dell’intero quartiere, ossia 400 abitanti su 1.500 residenti, dunque tutti coloro che vivevano nelle zone immediatamente limitrofe al Fosso. Alle 4.10 abbiamo dirottato sul quartiere 4 pullman della Gestione Trasporti Metropolitani, le unità della Protezione civile, la Polizia municipale, Questura e Carabinieri e abbiamo chiesto al parroco di far suonare le campane della chiesa a tambur battente per allertare la popolazione di essere in presenza di un evento straordinario, mentre i volontari hanno letteralmente fatto il porta a porta, bussando e citofonando a ogni campanello, per chiedere alla popolazione di lasciare la propria casa per essere trasferita in una sistemazione d’emergenza a fronte dell’imminente pericolo. Intorno alle 5 l’evacuazione ha preso forma: oltre 200 persone hanno nell’immediato lasciato casa con mezzi propri per farsi ospitare in casa di amici e parenti; altri 200 sono stati temporaneamente trasportati nel Palazzetto dello Sport di via Rigopiano, dove però in serata sono rimaste solo 13 persone, appartenenti a tre nuclei familiari, persone che ora trascorreranno la serata presso l’Hotel Duca D’Aosta, dunque in una sistemazione sicuramente più confortevole.
Nel frattempo, mentre è proseguita la sorveglianza sul Fosso Vallelunga, in mattinata sono arrivate, una dopo l’altra mille emergenze, oltre agli allagamenti, anche le frane in diverse aree collinari della città, dunque la collina di San Donato, via Fonte Borea, via Caravaggio, via Colle Scorrano, strada delle Fornaci, via Prati, via Catani, via Valle Furci, strada Vicinale Mambella-via Valle Fuzzina, dove la terra ha trascinato con sé alberi e pali della pubblica illuminazione; via Colle Renazzo, Belvedere-San Silvestro, strada Colle Pizzuto, strada Ciafardella, via FrancescoPaolo d’Annunzio, via Polacchi, frane tutte sottoposte a monitoraggio con il posizionamento di transenne. Ma non basta: intorno alle 9 – ha proseguito l’assessore Fiorilli – è scattato l’allarme anche in via Caduti per Servizio, al civico numero 48, dove l’enorme quantità di pioggia caduta ha determinato il cedimento di una collina che ha provocato la rottura del muro di contenimento di cemento armato, riversando lungo via Caduti per Servizio un mare di acqua e fango. Per fronteggiare l’emergenza con l’Ater è stata disposta l’evacuazione del palazzo immediatamente prospiciente il muro, 12 famiglie in tutto: 10 hanno subito trovato una sistemazione alternativa autonoma; per due famiglie con diversamente abili presenti ha ottemperato il Comune trovando una sistemazione temporanea presso strutture d’accoglienza.
Nel frattempo è arrivato l’allarme allagamento dalla Casa Circondariale che abbiamo supportato garantendo la fornitura di 200 coperte, alcune delle quali donate anche dal Club Service del Rotary; 60 lampade d’emergenza, 50 brandine da campo, 150 berretti di lana e 150 paia di guanti. A fornire i pasti è stata la Caritas, nonostante l’allagamento dei locali, mensa compresa, della Cittadella di via Alento. Altro problema con il quale stiamo combattendo da stamane è il black out di mezza città, sostanzialmente da San Donato sino a Porta Nuova-via Misticoni-via D’Annunzio, a causa dei guasti alle centraline dell’Enel invase dall’acqua e dunque spente per evitare di bruciare i trasformatori, un disagio che ci ha però costretto a portare in ospedale molti utenti che vivono grazie ad apparecchiature di assistenza alla respirazione artificiale, e anche a provvedere a minime forniture alimentari agli utenti più anziani. E purtroppo a oggi l’Enel non è ancora in grado di dire quando sarà possibile ripristinare l’erogazione dell’energia elettrica. Ai cittadini chiediamo di collaborare per superare insieme una situazione di assoluta emergenza che non ha colpito solo Pescara, ma l’intera costa adriatica, rimanendo a completa disposizione della popolazione per qualunque necessità. Intanto tutte le scuole, di ogni ordine e grado, dunque asili nido, materne, elementari, medie inferiori e superiori resteranno chiuse anche domani, martedì 3 dicembre, sia per gli studenti che per il personale scolastico, dirigenti, docenti e operatori”.
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