PESCARA – L’assessore alle Politiche sociali Guido Cerolini ha ricordato che potranno essere presentate sino a domani, 6 marzo, le domande per essere ammessi al bando emanato dall’amministrazione comunale di Pescara per l’accesso ai contributi destinati alle famiglie numerose. Il fondo servirà per coprire parzialmente, dunque per ridurre i costi delle utenze e dei servizi nei nuclei con un numero di figli pari o superiore a 3, compresi i minori in affido. Requisito essenziale sarà non aver superato 18mila euro di reddito Isee nell’ultima dichiarazione dei redditi; a tutte le famiglie che risulteranno avere diritto l’amministrazione comunale assegnerà una somma oscillante tra i 500 e i 1.500 euro una tantum.
Cerolini ha ribadito:
si tratta dell’ennesima misura adottata dall’amministrazione comunale per dare una mano concreta, immediata e tangibile alle famiglie che stanno vivendo un momento di difficoltà . Appena lo scorso 28 febbraio si sono chiusi i termini per l’accesso al bando di erogazione dei contributi a sostegno del reddito per quei lavoratori che nel corso del 2011 hanno perso il lavoro o hanno dovuto chiudere una partita Iva per la crisi economica; lo scorso dicembre abbiamo deciso e approvato per il secondo anno consecutivo il progetto del microcredito con la Caritas, che ci permette di erogare piccoli prestiti a coloro che vogliono tentare di fare impresa, soggetti che normalmente non verrebbero considerati ‘bancabili’ e dunque non riuscirebbero mai a ottenere un prestito da un Istituto di Credito. Si tratta sempre di iniziative messe in piedi dall’amministrazione comunale da due anni e mezzo per aiutare il territorio a fronteggiare e superare il periodo di crisi, iniziative che vanno al di là del semplice assistenzialismo. L’ultimo bando, in ordine di tempo, emanato è l’avviso pubblico relativo all’erogazione di contributi per l’abbattimento dei costi delle utenze e dei servizi per le famiglie con un numero di figli pari o superiore a tre. Requisito essenziale per partecipare è il reddito Isee che non dev’essere superiore ai 18mila euro. L’istanza dovrà essere presentata dal capofamiglia del nucleo interessato e che dovrà essere cittadino italiano o cittadino di uno Stato dell’Unione Europea o, se extracomunitario, dovrà essere in possesso di un regolare permesso di soggiorno di lungo periodo o comunque non inferiore a un anno; dovrà avere nel nucleo familiare tre o più figli conviventi, anche se maggiorenni, compresi i bambini in affidamento familiare; dovrà essere iscritto all’Anagrafe del Comune di Pescara e residente da almeno un anno nel territorio regionale. Il contributo è finalizzato al parziale rimborso degli oneri sostenuti nel 2011 per il pagamento, documentato con fatture o ricevute, delle utenze domestiche relative all’abitazione di residenza della famiglia numerosa, come bollette della luce, del gas, dell’acqua o dei rifiuti; per l’agevolazione e riduzione dei costi legati ai servizi scolastici, come l’acquisto di libri di testo, mezzi di trasporto, mensa o tasse di frequenza; il pagamento delle quote per attività ludico-motorie, attività formative e culturali extrascolastiche. Il Comune, nell’individuazione delle somme da assegnare ai soggetti ammessi applicherà le fasce di contributo sulla base alla gradualità stabilita dalla Regione Abruzzo, ossia erogherà il contributo massimo di 1.500 euro alle famiglie con un reddito sino a 5mila euro; verrà assegnato il contributo di 1.200 euro alle famiglie con un reddito compreso tra 5mila 1 euro a 10mila euro; si assegnerà il contributo di 900 euro alle famiglie che hanno percepito un reddito compreso tra 10mila 1 euro e 15mila euro; infine il contributo sarà di 500 euro per le famiglie con un reddito compreso tra 15mila 1 euro e i 18mila euro. In caso di parità di reddito Isee tra più candidati – ha proseguito l’assessore Cerolini – si terrà conto della data di presentazione della domanda, e tra tutte le richieste pervenute e riscontrate in regola, il Comune predisporrà una graduatoria. Le domande dovranno essere presentate entro martedì prossimo, 6 marzo, con allegati i documenti d’identità, la certificazione Isee dell’ultima dichiarazione dei redditi, e gli altri documenti indicati, utilizzando esclusivamente i moduli disponibili presso l’Urp. Peraltro l’amministrazione potrà anche effettuare controlli a campione incrociando le nostre banche dati per accertare la veridicità delle dichiarazioni dei cittadini in modo che i contributi vadano effettivamente solo a chi ne ha realmente diritto.