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Pescara,Martiri di Colle Pineta: la commemorazione

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Deposta ieri  la Corona al Cippo nel cortile della  scuola elementare ‘11 febbraio ‘44’

PESACARA –  L’assessore alla Cultura Giovanna Porcaro ha preso parte alla  cerimonia promossa per la commemorazione dei Martiri di Colle Pineta svoltasi ieri mattina presso il cortile della scuola ’11 Febbraio ‘44’, in via Colle Pineta. Presenti la Dirigente scolastica Assunta D’Emilio, il sindaco del Comune di Palombaro Consuelo Di Martino, ma soprattutto tutti gli studenti della scuola primaria.La cerimonia si è aperta con la tradizionale benedizione da parte del parroco Don Nino Di Francesco, e, dopo la recita delle preghiere, i bambini della scuola hanno deposto la corona dinanzi al Cippo, con un minuto di silenzio in memoria dei caduti.

“Il 70° anniversario che celebriamo oggi – ha ricordato l’assessore Porcaro – richiama alla mente episodi di un tristissimo passato. Settant’anni fa in questa zona fu consumato un tremendo eccidio a discapito di cittadini italiani che cercavano la propria strada verso la libertà, percorso che fu loro impedito a causa della repressione nazista. Tra il 9 e il 10 febbraio 1944, presso il Municipio di Chieti, si celebrò il processo a questi italiani, la cui sentenza, emessa dal Tribunale militare tedesco, riservò per tutti l’impiccagione. E solo dopo l’intervento dell’arcivescovo di Chieti, Giuseppe Venturi, e del podestà, Alberto Gasparri, la sentenza fu commutata in fucilazione. Nelle prime ore del pomeriggio dell’11 febbraio ’44, nei pressi di questa cava di argilla, uno alla volta furono trucidati i 9 partigiani. Ma la storia non termina qui, perché nel ricordo, nella memoria e nella celebrazione sommessa di questa data, noi raccogliamo e passiamo il testimone di questa tragedia alle nuove generazioni. I nostri figli e nipoti torneranno qui ogni anno per commemorare quanto la follia dell’uomo ha osato perpetrare, e per tracciare nuove strade per contribuire a costruire un’Italia che crei valori veri di cittadinanza, di collaborazione e di amicizia tra i popoli. Per non perdere le tracce della memoria condivisa l’amministrazione comunale di Pescara il 25 aprile 1998 fece intitolare la struttura scolastica al tragico eccidio. Ed è importante che oggi siano i bambini i protagonisti della commemorazione di quegli eventi che hanno drammaticamente segnato la nostra storia: la memoria del passato deve servire a far sì che anche la nostra terra non debba mai più essere macchiata da simili delitti. Lo scorso gennaio abbiamo celebrato la Giornata della Memoria dedicata alle vittime della Shoah, l’Olocausto, poi, appena ieri, il Giorno del Ricordo, per ricordare le vittime delle Foibe e l’esodo forzato di migliaia di italiani, ogni anno i pescaresi ricordano i bombardamenti che hanno colpito il capoluogo adriatico nell’agosto e nel settembre 1943, l’anno precedente l’eccidio nazista di Colle Pineta. Ed è inscindibile – ha ancora ribadito l’assessore Porcaro – il legame tra Risorgimento e Resistenza, momenti costitutivi del nostro ‘essere italiani’, perché i valori del Risorgimento, della Resistenza e della Costituzione hanno una robusta continuità e sono stati il frutto di lotte drammatiche e lunghe per la libertà e l’unità. Diffondere i valori del Risorgimento, della Resistenza e della Costituzione è il primo dovere delle Istituzioni e della scuola”.

Subito dopo si è svolto il ‘passaggio del testimone’ e del filo rosso della memoria, identificato in un gomitolo di lana, tra gli studenti delle quinte classi e quelli delle quarte, ossia i ragazzi delle quinte hanno preparato una vecchia valigia in cui hanno custodito i libri, le lettere, i documenti storici e una copia della Costituzione Italiana, “una valigia – hanno spiegato i bambini – che oggi consegniamo ai ragazzi della quarta elementare che avranno il compito di leggere, documentarsi e approfondire la storia dei 9 partigiani abruzzesi uccisi per continuare a tramandare la memoria di una tragedia che riguarda una città intera”.

Nel corso della cerimonia sono stati ricordati anche Monsignor Emilio Venturi, scomparso a 94 anni nel luglio 2009, il parroco che, giovanissimo, raccolse gli ultimi aneliti e le ultime testimonianze dei nove partigiani di Colle Pineta prima che fossero portati a Pescara per essere fucilati, e poi Floriano Finore, scomparso il 24 aprile del 2010, che fu tra i tre giovani ‘graziati’ e risparmiati dalla fucilazione, due personaggi ai quali due anni fa sono state intitolate due aule dell’Istituto. La cerimonia si è conclusa con il lancio dei palloncini bianchi e celesti, citando, uno ad uno, i nomi dei 9 partigiani trucidati, ossia Pietro Cappelletti, Aldo Sebastiani, Massimo Beniamino Di Matteo, Stelio Falasca, Nicola Cavorso, Raffaele Di Natale, Aldo e Alfredo Grifone, e Vittorio Mannelli, e infine il canto dell’Inno della scuola 11 febbraio ’44.

 

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