È il titolo del libro di Vito Salierno che verrà presentato oggi al Mediamuseum e che delinea un D’Annunzio prigioniero nel Vittoriale , censurato e spiato per vent’anni per ordine di Mussolini
PESCARA – Oggi, 27 maggio alle ore 18,00 al Mediamuseum di Pescara sarà presentato il libro di Vito Salierno edito da Carabba,”La censura occulta e palese nei confronti di d’Annunzio”: dall’avvento del fascismo sino al 1938 d’Annunzio fu il personaggio più sottoposto a controllo.
Il compito fu affidato a Giovanni Rizzo, un funzionario del Ministero dell’Interno in missione permanente a Gardone, “longa manus di Mussolini” presso il poeta. La censura era ferrea: corrispondenza, conversazioni telefoniche, arrivi al Vittoriale, tutto era registrato e di tutto si prendeva nota.
La consegna di Mussolini al Rizzo era stata lapidaria:
notizie sullo stato d’animo del poeta da comunicare immediatamente. Fare capo a me per tutto quanto riguarda il Vittoriale. Telegrafatemi in cifra, scrivetemi: occorrendo, venite a Roma.
Quello che rimane dei rapporti del Commissario Rizzo, che concluse la carriera come prefetto, è custodito nel carteggio riservato 1925-1939, Segreteria particolare del Duce, all’Archivio centrale dello Stato a Roma. Questo fondo insieme ad altri fondi pubblici e privati, al carteggio d’Annunzio-Mussolini ed alla bibliografia specifica è la base di un “viaggio” tra grandezze e miserie quotidiane.
All’incontro oltre all’autore, che si occupa del poeta pescarese dagli anni settanta e che ha insegnato Lingua e letteratura italiana all’università di Karaki e diretto il Centro italiano di Cultura in Pakistan, prenderanno parte Mario Cimini, Andrea Lombardinilo e Lucilla Sergiacomo.