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Pescara,messa in sicurezza frana via Ventre d’Oca:firmata l’ordinanza

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PESCARA -Ieri mattina è stata firmata  l’ordinanza con la quale è stata disposta  l’immediata messa in sicurezza della scarpata di frana di via Ventre d’Oca, nella parte alta del quartiere Fontanelle, determinata dall’alluvione che il primo e 2 dicembre scorsi ha investito Pescara. All’intervento, limitato alla sola scarpata di frana, dovranno provvedere i tre proprietari privati delle aree interessate. E’ questo il nuovo provvedimento assunto dalla struttura tecnica comunale anche se intanto  le indagini geologiche sul sito stanno proseguendo proprio per individuare l’origine e le cause della frana che fortunatamente ha solo sfiorato un’abitazione, al civico 14, senza però imporre sgomberi. Intanto resta prorogata al prossimo 2 gennaio la scadenza per la presentazione delle richieste di risarcimento danni da parte dei privati che potranno continuare a protocollare le proprie istanze in Comune, allegando foto e perizie asseverate di tecnici abilitati, utilizzando il modulo ancora scaricabile dal sito internet istituzionale del Comune, all’indirizzo www.comune.pescara.it, o direttamente dal sito della Regione Abruzzo. Lo ha reso noto l’assessore alla Protezione civile Berardino Fiorilli ,che ha precisato:
“La nuova ordinanza interessa via Ventre d’Oca, la collina situata sopra il rione Fontanelle, strada anch’essa interessata da una frana di dimensioni rilevanti che sta interessando un tratto di circa 100 metri di scarpata stradale, tanto che dallo scorso 7 dicembre è stata disposta la chiusura al traffico dello stesso asse viario, anche perché lo stesso movimento franoso in atto oltre a occupare l’intera carreggiata di via Ventre d’Oca, intercludendo il transito sulla stessa, ha anche determinato uno scivolamento delle piante esistenti sull’abitazione sita al civico 14. Sul posto abbiamo effettuato le opportune indagini d’emergenza affidate a una squadra dei geologi incaricati su convenzione con l’Ordine professionale e nella loro relazione tecnica si evince che ‘il dissesto franoso in atto, che a oggi non risulta essersi stabilizzato, potrebbe riattivarsi causando nuovi smottamenti. A questo punto, si considera sussistente il grave e imminente pericolo per l’incolumità a cose e persone determinatosi da tale situazione, che potrebbe ulteriormente peggiorare a seguito di eventi naturali e meteorologici. Quindi, ritenuta la necessità di procedere con immediatezza e urgenza alla messa in sicurezza della scarpata di frana, al fine di eliminare e scongiurare i gravi pericoli che minacciano l’incolumità pubblica e la sicurezza urbana, abbiamo ordinato, su indicazione dell’Ufficio tecnico, ai tre proprietari delle aree, ognuno per quanto di propria competenza, la messa in sicurezza, con immediatezza, della scarpata di frana, mediante interventi idonei e finalizzati alla salvaguardia della viabilità e delle abitazioni’. In caso di inottemperanza, come previsto ancora nell’ordinanza, sarà il Comune a intervenire d’ufficio con addebito delle spese ai privati interessati, senza alcun pregiudizio per l’eventuale azione penale in cui gli stessi privati siano incorsi. Nel frattempo, come in tutti i casi simili, compreso Colle Breccia, le indagini geologiche non sono concluse, dunque continueremo a collaborare con i cittadini che possono contare sul supporto dell’amministrazione comunale nella soluzione della problematica che avrà inevitabilmente dei costi straordinari”.

“Intanto – ha proseguito l’assessore Fiorilli – restano prorogati sino al prossimo 2 gennaio i termini a disposizione dei privati, che hanno subito danni a causa dell’alluvione, per la presentazione delle richieste del risarcimento dei danni. I privati dovranno continuare a utilizzare i moduli predisposti dal Dipartimento della Protezione civile della Regione Abruzzo: le richieste dovranno essere inviate all’Ufficio Protocollo del Comune con il riferimento ai danni subiti sia ai beni immobili che mobili, ossia veicoli e barche, e le domande dovranno pervenire con una stima massima dei danni subiti, accompagnati da una perizia asseverata di un tecnico. Per la valutazione dei danni dei privati sarà nominato un Commissario dell’Unione Europea che valuterà tutte le domande, dunque il Comune svolgerà solo una funzione di ‘portavoce’ delle istanze dei privati, ma sarà un Commissario straordinario a svolgere le valutazioni e a decidere se accogliere o meno le richieste e che erogherà le eventuali somme assegnate direttamente ai privati. A tal proposito abbiamo anche ricordato ai cittadini che le domande eventualmente inoltrate o presentate presso altri Enti, come Regione o Provincia, le stesse non sono ritenute valide e vanno subito reiterate al Comune”.

 

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