L’Associazione Fontevecchia denuncia: il sindaco Alessandrini e la sua giunta non hanno autorizzato politicamente la loro installazione all’Infopoint di piazza Salotto
SPOLTORE (PE) – I responsabili dell’Associazione Fontevecchia di Villa Raspa di Spoltore, impegnati nell’organizzazione della terza edizione di Notti della Brigante, evento patrocinato dal Comune di Spoltore e dalla Provincia di Pescara,denunciano che i manifesti inerenti la terza edizione della rassegna ‘Notti della Brigante’, in programma per i prossimi 1, 2 e 3 agosto a Spoltore, non potranno essere affissi all’Infopoint di piazza Salotto perché il sindaco Alessandrini e la sua giunta non hanno autorizzato politicamente la loro installazione. Lo ha comunicato ieri mattina una signora, operatrice dell’Arci, che ha assunto la gestione dell’Infopoint, alla richiesta dell’Associazione Fontevecchia in merito alla mancata affissione sulle pareti in vetro della struttura del manifesto tra le altre decine di iniziative, di Pescara e provincia, regolarmente presenti anche per eventi che si svolgeranno a fine agosto.Si legge ancora nella nota dell’Associazione:
Riteniamo tale risposta inaccettabile e soprattutto lesiva per tutte quelle Associazioni che operano facendo affidamento unicamente sulle proprie forze, senza contributi pubblici, e che dunque non hanno chiesto l’avallo o la ‘sponsorizzazione’ politica di un’amministrazione che ha deciso di riservarsi, evidentemente, il visto ‘politico’ anche sulla semplice esposizione di manifesti in spazi pubblici, applicando, altrimenti, quella pratica ben nota della ‘censura’.
Ricordiamo che L’Associazione Fontevecchia è nata nel 2011 per volontà dei residenti dell’antico Borgo Case Troiano di Spoltore con la finalità di tutelare il patrimonio storico delle tradizioni contadine, del territorio e la riqualificazione estetica del borgo nato nel 1600 e fortemente sviluppatosi durante il Regno delle Due Sicilie,attraverso iniziative, eventi, incontri culturali, attività didattiche.
“I fatti – hanno esposto i rappresentanti dell’Associazione -: due settimane fa abbiamo portato un manifesto inerente l’iniziativa all’Infopoint di piazza Salotto, affidato, tramite un bando emanato dal Comune di Pescara, all’Associazione Arci. I due responsabili del front office, al momento presenti, ci hanno gentilmente comunicato che avrebbero affisso quell’unico manifesto non appena sarebbero giunti a scadenza altri annunci già presenti sulle pareti in vetro e sulle tre bacheche in legno installate nella struttura. Nei giorni scorsi abbiamo già verificato la mancata installazione del nostro manifesto, ma abbiamo pazientato. Stamane, mancando ormai appena cinque giorni all’inizio della rassegna, i nostri responsabili sono tornati all’Infopoint per chiedere quando il nostro unico manifesto sarebbe stato esposto e qui la sorpresa: la signora responsabile dell’Arci addetta al front office ci ha comunicato che il manifesto non sarà esposto perché ‘presso l’Infopoint possiamo affiggere solo i manifesti che l’amministrazione comunale, il sindaco e gli assessori, ci autorizzano a installare’. A domanda precisa circa la decisione dell’amministrazione comunale in merito al nostro manifesto, la signora addetta al front office ha detto esplicitamente che ‘il Comune non ha autorizzato l’affissione del manifesto che quindi non verrà installato’. In altre parole il sindaco e gli assessori, evidentemente, si sono riservati anche il visto politico sulla semplice affissione di eventi tesi a promuovere il nostro territorio cittadino e provinciale. Dunque hanno avuto l’avallo i manifesti che promuovono le escursioni in provincia a bordo dell’asino, o la notte bianca per guardare le stelle, come pure ogni iniziativa di teatro dialettale, ma non va bene un unico manifesto teso a promuovere una manifestazione che si svolgerà alle porte di Pescara (zona motorizzazione civile), che lo scorso anno ha visto la presenza di 2mila persone in due serate, tanto da imporci di allungare l’evento a tre serate per la terza edizione. Ma c’è di più: quando abbiamo chiesto alla signora addetta al front office la restituzione del nostro manifesto, pagato con fondi dell’Associazione, abbiamo scoperto che lo stesso è stato anche gettato, il che la dice lunga sulla gestione dell’Infopoint. Forse se avessimo chiesto l’avallo politico per il nostro manifesto, oggi lo avremmo trovato accanto a quello delle escursioni a bordo dell’asino, ma tant’è. Vale forse la pena ricordare che le prime due edizioni (2012 e 2013) sono state regolarmente patrocinate, gratuitamente, anche dal Comune di Pescara e dalla Regione Abruzzo, presenti a tutti gli eventi, e che quest’anno l’Associazione Fontevecchia ha promosso l’evento sul territorio di Pescara con l’affissione di ben 5 manifesti 6×3, sostenendo, con le proprie forze, la spesa di 967 euro, regolarmente e puntualmente versati e finiti nelle casse del Comune di Pescara, che però non ha ‘politicamente autorizzato’ l’affissione all’Infopoint di un manifesto. Non accettiamo questo modo barbaro e medievale di fare politica, un metodo lesivo della libertà di Associazioni apolitiche e che rivendicano la propria autonomia”.
Ci auguriamo si tratti di un equivoco,di un fraintendimento tra l’impiegata e chi le impartisce direttive ..se così non fosse l’attuale Amministrazione comunale dovrebbe spiegare in base a quali criteri vengono scelte le locandine da affiggere in uno spazio pubblico.