PESCARA – Il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia ha reso noto che si è svolta una vasta operazione anti-bivacco e antiprostituzione a Pescara la notte di venerdì: 9 i cittadini stranieri identificati e allontanati dalle vie del centro, come via L’Aquila e piazza Alessandrini, dove, dopo aver bevuto e abbandonato a terra bottiglie e rifiuti vari, stavano disturbando i residenti con urla e schiamazzi al solo fine di infastidire. Sedici le peripatetiche fermate e portate al Comando della Polizia municipale, di cui due sono risultate in possesso di foglio di via obbligatorio e formalmente diffidate con denuncia alla Procura della Repubblica. A condurre l’operazione, tra le 20 e le 24, ancora una volta sono stati gli agenti del Nucleo Sicurezza Urbana, coordinato dal maggiore Adamo Agostinone, con 3 pattuglie al seguito, incaricate di arginare i fenomeni di degrado urbano sul territorio.
“Il coordinamento del blitz – ha detto il sindaco Albore Mascia – è stato affidato come sempre al Nucleo Sicurezza Urbana, la squadra speciale costituita nell’ambito del Reparto Tutela del Consumatore guidato, quest’ultimo, dal maggiore Danilo Palestini. A effettuare l’intervento sul territorio, è stato il maggiore Adamo Agostinone, con gli agenti del Nucleo Sicurezza Urbana e tre pattuglie di supporto, con l’obiettivo di colpire in maniera mirata quell’orribile mercato umano che purtroppo crea notevoli difficoltà soprattutto ai residenti del rione pineta, ma non solo, una problematica che la mia amministrazione comunale sta affrontando con misure specifiche, ossia le ordinanze che rigorosamente vietano agli automobilisti di rallentare il proprio cammino dinanzi a ragazze ferme sul bordo del marciapiede, per non creare situazioni di intralcio o pericolo alla circolazione stradale, prevedendo multe severe, ordinanze che prevedono però sanzioni anche per le ragazze che violano il divieto di andare in giro in abiti succinti e che vengono sorprese in atteggiamenti tesi inequivocabilmente ad adescare passanti. La squadra speciale della Polizia municipale è stata costituita appena lo scorso 4 febbraio e da allora ha messo a segno una serie di operazioni a ripetizione. Nelle scorse ore un nuovo intervento cominciato però con gli interventi antibivacco: i controlli sono stati diretti in piazza Alessandrini e in via L’Aquila, dove sono stati segnalati fenomeni di bivacco da parte di persone di varie etnie che spesso, in stato di ebbrezza alcolica, arrecano disturbo ai passanti e ai residenti, dopo aver disseminato l’area circostante panchine e giardinetti di rifiuti di ogni genere. Sono 9 le persone complessivamente identificate, quattro polacchi tra cui una donna, un tedesco, un rumeno di appena 18 anni, una romana, una brasiliana e un cittadino originario di Casablanca. Tali cittadini dopo essere stati identificati, sono stati invitati ad allontanarsi dalle due zone, per poi intervenire con la Attiva per il ripristino dei luoghi. Poi l’operazione antiprostituzione con 16 donne, tutte di nazionalità rumena, sanzionate: la prima in via Silone; 5 in via della Bonifica; due in via Antonelli; una in via Nazionale Adriatica sud; una in corso Vittorio Emanuele, 5 in viale della Riviera nord e l’ultima in via Michelangelo. Ai controlli presso il Comando, due delle ragazze identificate sono risultate intestatarie di foglio di via per un anno dal territorio del Comune di Pescara, emesso dal Questore addirittura il 16 gennaio 2013. Dopo la compilazione dei verbali e le sanzioni, le due donne sono state invitate a lasciare immediatamente il territorio cittadino, oltre a essere informate che verranno segnalate alla Procura della Repubblica per inottemperanza al foglio di via. All’una le 16 donne sono state rilasciate, ma evidentemente hanno ‘perso’ la nottata di lavoro ed è questo l’obiettivo ultimo delle nostre operazioni, ossia svolgere un’azione di deterrenza, tale da scoraggiare le peripatetiche a operare sul nostro territorio. Vogliamo che si diffonda la notizia e che sia ben chiaro che quasi ogni sera stiamo effettuando appostamenti in modo da rendere impossibile per le ragazze lavorare e guadagnare a Pescara in modo da liberare la città da un fenomeno che ha ormai raggiunto livelli intollerabili”.