PESCARA – Ieri mattina è stata firmata l’ordinanza che dispone l’immediata messa in sicurezza della scarpata di frana di strada Colle Orlando, determinata dall’alluvione che il primo e 2 dicembre scorsi ha investito Pescara. All’intervento, limitato alla sola scarpata di frana, dovranno provvedere le nove famiglie proprietarie delle aree. Lo ha reso noto l’assessore alla Protezione civile Berardino Fiorilli che ha precisato:
“La nuova ordinanza riguarda strada Colle Orlando dove, nel corso dell’evento alluvionale straordinario di dicembre, si è verificata una frattura profonda del fronte di scarpata, che ha invaso la carreggiata stradale, ma fortunatamente senza minacciare abitazioni, a differenza di quanto accaduto altrove, come in via Colle Breccia. La frana ha interessato la scarpata stradale per un tratto di 300 metri lineari, strada chiusa al traffico dallo scorso 7 dicembre. Sul posto anche in questo caso abbiamo effettuato le opportune indagini d’emergenza affidate a una squadra dei geologi incaricati su convenzione con l’Ordine professionale e nella loro relazione tecnica si evince che ‘oltre al dissesto franoso occorso è presente un’ampia area di dissesto generalizzato che può indurre ulteriori eventi franosi sulla stessa scarpata’. A questo punto, si considera sussistente il grave e imminente pericolo per l’incolumità a cose e persone determinatosi da tale situazione, che potrebbe ulteriormente peggiorare a seguito di eventi naturali e meteorologici. Quindi, ritenuta la necessità di procedere con immediatezza e urgenza alla messa in sicurezza della scarpata di frana, al fine di eliminare e scongiurare i gravi pericoli che minacciano l’incolumità pubblica e la sicurezza urbana, abbiamo ordinato, su indicazione dell’Ufficio tecnico, ai nove proprietari delle aree, ognuno per quanto di propria competenza, la messa in sicurezza, con immediatezza, della scarpata di frana, al fine della salvaguardia della viabilità e dell’incolumità pubblica. In caso di inottemperanza, come previsto ancora nell’ordinanza, sarà il Comune a intervenire d’ufficio con addebito delle spese ai privati interessati, senza alcun pregiudizio per l’eventuale azione penale in cui gli stessi privati siano incorsi”.