PESCARA -L’assessore alla Protezione civile Berardino Fiorilli ha comunicato che è stata firmata la nuova ordinanza con la quale è stata disposta l’immediata messa in sicurezza della scarpata di frana di strada Fonte Borea-Colle del Telegrafo, frana determinata dall’alluvione che il primo e 2 dicembre scorsi ha investito Pescara. All’intervento, limitato alla sola scarpata di frana che ha determinato lo scivolamento sulla sede stradale, oggi chiusa al traffico, di materiale di riporto, dovranno provvedere i cinque proprietari privati delle aree. In caso di inadempienza per loro scatterà una denuncia penale, mentre sarà il Comune a provvedere per poi recuperare le spese a carico degli stessi proprietari.
La nuova ordinanza – ha detto l’assessore Fiorilli – riguarda strada Fonte Borea-Colle del Telegrafo dove, nel corso dell’evento alluvionale straordinario di dicembre scorso, si è verificato un evento franoso che ha interessato fortunatamente un’area circoscritta della scarpata stradale, tale che il terreno misto a materiale da riporto presente hanno invaso parzialmente la carreggiata. L’amministrazione comunale, dopo un sopralluogo dei propri geologi, ha ritenuto opportuno adottare, a tutela dell’incolumità dei residenti, un provvedimento di chiusura al traffico della strada. Sul posto anche in questo caso abbiamo effettuato le opportune indagini d’emergenza affidate a una squadra dei geologi incaricati su convenzione con l’Ordine professionale e nella loro relazione tecnica si evidenzia ‘la persistenza di un rischio residuo che potrebbe determinare nuovi smottamenti di terreno’. A questo punto, si considera sussistente il grave e imminente pericolo per l’incolumità a cose e persone determinatosi da tale situazione, che potrebbe ulteriormente peggiorare a seguito di eventi naturali e meteorologici. Quindi, ritenuta la necessità di procedere con immediatezza e urgenza alla messa in sicurezza della scarpata di frana, al fine di eliminare e scongiurare i gravi pericoli che minacciano l’incolumità pubblica e la sicurezza urbana, abbiamo ordinato, su indicazione dell’Ufficio tecnico, ai cinque proprietari privati delle aree, ognuno per quanto di propria competenza, la messa in sicurezza, con immediatezza, della scarpata di frana, attraverso interventi idonei, finalizzati alla salvaguardia della viabilità e dell’incolumità pubblica, lavori che dovranno essere certificati da un tecnico abilitato e qualificato per tale tipologia d’intervento. In caso di inadempienza, come previsto ancora nell’ordinanza, sarà il Comune a intervenire d’ufficio con addebito delle spese ai privati interessati, senza alcun pregiudizio per l’eventuale azione penale in cui gli stessi privati siano incorsi.