La scultura lasciata nell’abbandono nel giardino circostante Le Naiadi, sarà recuperata da Comune e Fondazione PescarAbruzzo
PESCARA – Ieri, nel corso di un sopralluogo effettuato dall’assessore alla Cultura del Comune di Pescara, Giovanna Porcaro, con il Presidente della Fondazione PescarAbruzzo Nicola Mattoscio nel giardino circostante Le Naiadi, l’impianto sportivo situato al confine tra Pescara e Montesilvano, è stata rinvenuta una scultura in ceramica, opera del maestro Di Prinzio, adagiata nell’erba, staccata dalle mura de Le Naiadi durante i lavori di riqualificazione del manufatto, mai più ricollocata al suo posto e anche danneggiata.
Il Comune con la Fondazione garantirà ora il restauro dell’opera d’arte e la sua ricollocazione presso Le Naiadi o in una posizione prossima all’impianto, per rispettare la volontà del maestro, dotandola anche di un’adeguata illuminazione , che ne consenta la giusta valorizzazione.
Porcaro in riferimento al ritrovamento ha spiegato:
nei giorni scorsi avevo personalmente ricevuto alcune segnalazioni che mi parlavano dello stato di abbandono in cui si trovava l’opera del maestro Di Prinzio storicamente situata sulle mura del complesso sportivo de Le Naiadi. Peraltro parliamo di un artista di massima rilevanza per Pescara, un artista che ha lasciato alla nostra città opere straordinarie, come la fontana al centro di piazza Italia, il bassorilievo situato in piazza della Marina, un artista al quale è stata dedicata un’intera ala del Museo delle Genti d’Abruzzo e per il quale appena qualche settimana fa abbiamo annunciato anche l’istituzione di un sito internet teso a divulgare l’opera di un vero maestro. Nella segnalazione si parlava di un’opera in ceramica, quindi del periodo migliore di Di Prinzio, che, durante i lavori di riqualificazione delle Naiadi, dunque addirittura nel periodo dei Giochi del Mediterraneo del 2009, sarebbe stata smontata e abbandonata a terra, in mezzo all’erba che nel frattempo ha continuato a crescere tutt’attorno alla scultura, inevitabilmente danneggiata. Ovviamente mi è stato sollecitato un intervento per salvare quella che è un’opera d’arte patrimonio della città e che certamente non poteva e non doveva essere trattata in tale maniera. Stamane ho effettuato un sopralluogo di verifica con il Presidente della Fondazione PescarAbruzzo e ho purtroppo accertato che la segnalazione corrispondeva al vero: a questo punto la nostra priorità assoluta è quella di salvare la scultura e di intervenire per restituire alla città un suo patrimonio. Innanzitutto l’opera va restaurata, e in tal senso la Fondazione ha già dato la propria disponibilità a intervenire con il Comune per poi riposizionare l’opera in un luogo fortemente identitario, con un’adeguata illuminazione al fine di valorizzarne la rilevanza.