Pescara,Padre Antonio e Benito Mazzuccato portano ‘La Foresta tra i Banchi’

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Evento in Comune con i due missionari responsabili della Campagna in difesa dei Pigmei dell’Ituri in Congo

PESCARA – Si è svolto ieri a Pescara l’evento ‘La Foresta tra i Banchi’-Campagna in difesa del clima e del nostro verde cittadino,organizzato in Sala consiliare dalle Associazioni Miladonnambiente, con Edvige Ricci, Scienza Under 18, con la docente Carla Antonioli, Giancarlo Odoardi dell’Ecoistituto e con i musicisti e gli allievi della scuola Baobab di Pino Petraccia. Erano presenti decine di studenti della scuola Media Mazzini, Istituto Comprensivo 3, e del Liceo Scientifico ‘Da Vinci’, che hanno ascoltato le testimonianze di Padre Antonio Mazzuccato e del fratello Benito, responsabili della Campagna in difesa dei Pigmei.   I due missionari  vivono infatti nelle foreste equatoriali congolesi accanto ai Pigmei dell’Ituri per sostenerne la sopravvivenza culturale e fisica e sono in procinto di ripartire verso quella zona del Congo invasa oggi da bande armate, dal fenomeno della deforestazione e della rapina delle risorse minerarie indispensabili per le moderne tecnologie.


Il  sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia, intervenutoall’evento  con l’assessore al Verde Gianni Santilli, ha detto ai ragazzi:

solo visitando quei luoghi di cui parla Padre Antonio  si riesce a comprendere sino in fondo la bellezza naturale dei luoghi descritti e soprattutto quanto sia necessario per l’Occidente accendere i riflettori sulla tutela di quei siti che sono il nostro polmone, e non per depredarne le risorse, ma piuttosto per garantire la loro conservazione e soprattutto per aiutare le popolazioni a dotarsi di quegli strumenti di sopravvivenza per poi metterli in condizioni di essere autonomi nella protezione della loro terra. Sono stato in Africa due volte in missione umanitaria, in Burundi e in Togo, e ho conosciuto esperienze di vita straordinarie, con tantissimi abruzzesi e pescaresi che, attraverso le Organizzazioni non Governative, prestano la propria opera in quei luoghi per insegnare alle popolazioni del luogo a costruire un pozzo per avere un po’ d’acqua, a realizzare un ospedale, o una scuola per garantire l’alfabetizzazione dei bambini. E vivere in quella natura selvaggia e sterminata, a contatto con la terra, è un’esperienza unica e indimenticabile che ci rende consapevoli di quale patrimonio abbia l’umanità che deve collettivamente collaborare alla sua protezione, anche economicamente, come ha scelto di fare il Comune di Pescara dando il proprio piccolo contributo a cinque diversi progetti, ogni anno, attraverso l’Istituto per la Cooperazione. Perché, se è vero che anche nella nostra città ci sono tante ‘sacche’ di criticità e disagio sociale, è anche vero che in Africa ci sono villaggi dove non c’è nulla, dove spesso i bambini non hanno neanche indumenti intimi per coprirsi, dove non c’è un bicchiere d’acqua a portata di mano, ma bisogna, ancora oggi, viaggiare per chilometri per trovare una prima fonte di approvvigionamento. Ma – ha aggiunto il sindaco Albore Mascia -anche le nostre città hanno piccoli patrimoni da tutelare e, se possibile, ampliare. Pescara ha una splendida Riserva Naturale che ha purtroppo subito i contraccolpi di una nevicata straordinaria, ma dove abbiamo programmato interventi straordinari di manutenzione. E poi abbiamo i nostri giardini, i parchi, dove, entro qualche settimana, partiranno due distinti lotti progettuali di interventi esecutivi per garantire nuove piantumazioni e per realizzare opere che rendano pienamente fruibili quegli spazi verdi. E le prime sentinelle di quegli spazi devono essere proprio i nostri ragazzi, una generazione molto più sensibile rispetto alle precedenti.

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