Si fanno altresì portavoce dei residenti perché vengano effettuati al più presto interventi di manutenzione che cancellino il senso di abbandono e lo stato di degrado che regnano nell’area.
Inoltre c’è da segnalare che anche lo spazzamento ordinario avviene solo su via Aldo Moro mentre le traverse laterali sono trascurate e rappresentano una criticità per il manto di foglie che le ricoprono.
Si legge nella nota dei tre consiglieri:
Un autentico accerchiamento del degrado quello nel quale vive il Parco dell’Accoglienza in Via Aldo Moro. Nonostante lo straordinario impegno civico che un gruppo di cittadini del luogo dedica al Parco dell’Accoglienza rendendolo fruibile e frequentato da tantissima gente, lo sconforto è altissimo per la totale assenza dell’amministrazione comunale nel mettere in atto le più banali iniziative di manutenzione delle aree circostanti tese a tutelare e salvaguardare l’intera area. Anche la pista ciclabile che collega le due aree verdi del quartiere di S. Donato risulta completamente abbandonata tanto da assomigliare più ad un prato incolto ed abbandonato.
Le richieste di intervento e di sostegno da parte dei cittadini, disponibili ad accollarsi altre incombenze pur di curare e manutenere il Parco dell’Accoglienza, si perdono nei cassetti dei vari assessori fino al punto che risulta difficile finanche procedere al ripristino dello scarico del bagno presente nella casetta di legno all’interno del Parco tanto da far richiedere almeno la disponibilità di un bagno chimico per le normali esigenze dei frequentatori, soprattutto bambini. La Commissione Consiliare Lavori Pubblici, che nella mattinata odierna ha svolto un sopralluogo al Parco, ha raccolto una lunga lista di piccoli interventi o disponibilità richieste che saranno trasferite agli Uffici ed Assessori competenti con l’auspicio di riconsegnare a quella parte della Città uno spazio di incontro e socializzazione degno di questo nome. Come Consiglieri del Partito Democratico, presenti al sopralluogo, abbiamo assunto l’impegno a seguire e sollecitare sia quegli interventi sia di piccola manutenzione attuabili senza grosse spese, sia a valutare l’opportunità di inserire altri interventi in un programma di più ampio respiro all’interno del redigendo piano triennale delle opere pubbliche.
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