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Pescara, Piano Triennale delle Opere pubbliche: Foschi replica a Confcommercio

da Redazione

Foschi-aereoportoPESCARA – Il Presidente della Commissione Lavori pubblici Armando Foschi ha replicato all’intervento odierno della Confcommercio che ha ‘bocciato’ tutto il Piano Triennale delle Opere pubbliche senza salvare alcun intervento previsto dal rifacimento di strade e marciapiedi, alla bonifica  dei Fossi Bardet a Pescara sud, dal ripascimento del litorale di Porta Nuova, alla realizzazione del Parco nord, dai nuovi alloggi popolari,alla manutenzione straordinaria di decine di strade cittadine come via De Cecco o via Carlo Alberto Dalla Chiesa,dalla manutenzione del Teatro Michetti a quella della  della Stele dannunziana. Foschi si meraviglia  e invita la Confcommercio a riacquistare la sua ‘serietà’ di Organizzazione sindacale che opera a difesa dei propri associati.Ricorda inoltre che  proprio il Sib-Confcommercio, rappresentante dei balneatori, è stato tra i più forti sostenitori della necessità di garantire fondi per il ripascimento del litorale sud che, a questo punto, si dovrebbe  cancellare.

“Il confronto è legittimo, così com’è legittimo non condividere o anche contestare uno, due o tre degli interventi ricompresi in un Piano da 27milioni 845mila euro complessivi – ha detto il Presidente Foschi -. Ma è un’assurdità bocciare un intero Piano, ossia non riuscire a trovarvi nulla di buono, accusando l’amministrazione di aver previsto una ‘nuova miriade di costosi interventi sulla nostra città di cui non si avverte né l’urgenza né la necessità’. Come si può dire un’assurdità del genere quando nel Piano abbiamo previsto 300mila euro per il ripascimento del litorale sud, opera difesa dal Sib-Confcommercio. E come si può pronunciare una tale corbelleria quando nel Piano abbiamo previsto 500mila euro per la pulizia dei Fossi Bardet, opera fondamentale per scongiurare l’allagamento di Pescara sud, soprattutto in favore degli operatori commerciali di via Pepe, i primi a subire danneggiamenti. O ancora come si fa a pensare una tale sciocchezza quando nel Piano abbiamo inserito volutamente 400mila euro per la sistemazione di piazza della Rinascita, quando i commercianti sono i primi a chiedere opere per riaccendere una piazza spenta da chi ci ha preceduto. E, ancora, come si fa a dire che non sono una necessità i 7 milioni di euro previsti per nuovi alloggi popolari o i 2milioni di euro inseriti per la Casa di riposo di via Arapietra, conoscendo l’enorme bisogno esistente sul territorio, con oltre 600 famiglie in lista d’attesa per un alloggio popolare. A questo punto sarebbe una pratica divertente ascoltare nel merito il parere dei commercianti, dei balneatori e di ogni singolo cittadino, ai quali magari potremo dire che cancelliamo il Piano Triennale perché, secondo la Confcommercio, quelle spese sono inutili. Né c’entra l’applicazione della Tares con il Piano degli investimenti: parliamo infatti di due voci di bilancio distinte e separate, ma soprattutto ci stupisce come la Confcommercio critichi la Tares a Pescara, ignorando che nei Comuni limitrofi, in cui è rimasta la disciplina della Tarsu, le stesse amministrazioni hanno introdotto un aumento indiscriminato del 30 per cento su tutte le utenze, dunque operatori economici e, soprattutto, le famiglie. Ma evidentemente per il Presidente Ardizzi e la Confcommercio la crisi nasce e si ferma a Pescara, ciò che accade nel resto della provincia, sia Montesilvano o Spoltore, non interessa o forse in quei comuni non ci sono operatori commerciali in crisi. Ovviamente – ha aggiunto il Presidente Foschi – preferiamo stendere un velo sull’intervento odierno della Confcommercio, e ricordare che l’attuale momento economico che il Paese sta attraversando impone serietà da parte di tutti, dunque da parte della classe politica e dirigente, ma anche da parte di quelle Organizzazioni che pretendono di porsi alla guida e di farsi portavoce delle esigenze di specifiche classi economiche. Sul Piano Triennale delle Opere pubbliche, che la giunta comunale ha voluto approvare addirittura a quattro giorni dalla ratifica del Piano e del bilancio 2013, dunque il 27 dicembre scorso, resta ovviamente aperto il confronto, non solo con le Associazioni di categoria, ma con tutti gli stakeholder della città, ossia con tutti i cittadini, ma sempre all’insegna della politica e della volontà del fare e della capacità di proposta”.

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