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Pescara, piazza Sacro Cuore: attivate le ‘isole ecologiche’

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Spariscono i contenitori dei rifiuti, ora interrati, con evidenti vantaggi: eliminazione cattivi odori, maggior decoro per il centro cittadino e accessibilità anche all’utente diversamente abile

PESCARA –  Sono state inaugurate ed attivate oggi a Pescara le prime tre isole ecologiche, realizzate dall’Amministrazione comunale in piazza Sacro Cuore per eliminare dalle aree di pregio della città la vista in superficie dei cassonetti dei rifiuti. Presenti il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia, gli assessori all’Ambiente Isabella Del Trecco e alla Riqualificazione urbana Berardino Fiorilli, e il consigliere della Circoscrizione Castellamare Benedetto Gasbarro.Attiva ha effettuato una dimostrazione pratica del meccanismo di svuotamento delle isole che ora verranno realizzate in  altre zone strategiche della città, ovvero tutta l’isola pedonale, come corso Umberto, via Roma, via Trento, o via Cesare Battisti.

“Da oggi – ha detto il sindaco Albore Mascia – si volta pagina con un intervento assolutamente innovativo e moderno che, sino a questo momento, molti di noi avranno avuto modo di vedere in città europee del calibro di Copenhagen, ossia l’interramento dei cassonetti dei rifiuti. Anni fa, come dicevo, era già stata tentata una prima iniziativa, ancora visibile in corso Umberto, ossia circondare più semplicemente i bidoni del pattume, nelle aree di maggior prestigio e visibilità, con delle recinzioni e fioriere in legno, creando quindi un elemento di abbellimento e arredo estetico, che avrebbe dovuto indurre i fruitori a rispettare con maggiore forza le ordinanze sul corretto conferimento dei rifiuti. In molti lo hanno fatto; qualcuno, purtroppo, non ha rispettato completamente le regole, trasformando spesso, quelle ‘isole’ in legno situate in superficie in piccole discariche del pattume, con bidoni strapieni e montagne di cartoni accatastati, imponendo, anche in questo caso, alla Attiva interventi supplementari, rispetto a quelli che sono i consueti orari di svuotamento dei cassoni, al fine di garantire il decoro della città, oltre che a lavaggi costanti dei bidoni stessi e delle aree circostanti le isole. All’interno di tali considerazioni è nato allora il progetto odierno che si è riproposto di sostituire la metodologia in vigore per la raccolta dei rifiuti nella zona pedonalizzata della città, partendo da piazza Sacro Cuore, attraverso il posizionamento dei cassoni interrati destinati a ospitare le attrezzature per la raccolta dei rifiuti solidi urbani indifferenziati e per la raccolta differenziata, ossia carta, umido, vetro-plastica-lattine. Lo scopo di tali nuove isole ecologiche, come dicevo, è quello di consentire il ricovero nel sottosuolo dei cassonetti per i rifiuti in uso e il loro prelievo con automezzi tradizionali a caricamento posteriore agevolando la diversificazione dei rifiuti, eliminando le barriere architettoniche, riducendo al minimo il contatto dei cittadini con l’immondizia, eliminare i cattivi odori e l’impatto sull’ambiente, garantire una maggior durata dei cassonetti e una maggiore funzionalità nella raccolta del pattume. Il posizionamento delle isole sul territorio è stato individuato in modo da non interferire con le attività ricettive e commerciali, ma piuttosto incrementando nel quartiere centrale il sistema di raccolta dei rifiuti, aggiungendo l’umido. Sono 3 le isole ecologiche interrate che abbiamo realizzato: la prima, sul versante di via Milano, alle spalle dell’edicola; la seconda dinanzi alla chiesa del Sacro Cuore; la terza è stata realizzata sul versante opposto, ossia verso corso Vittorio Emanuele. Ogni isola è composta da due cassonetti della capacità di 1.100 litri ciascuno, per la raccolta dei rifiuti solidi urbani indifferenziati; uno per la raccolta differenziata della carta; uno per la raccolta differenziata multimateriale, ossia vetro, plastica e lattine; uno per i rifiuti umidi, rispettando i carichi di raccolta attualmente censiti nel rione.

Ogni isola contiene sino a 5 contenitori a movimentazione manuale, utilizzando gli stessi contenitori oggi in uso, non potendo determinare modifiche agli automezzi usati dalla Attiva per lo svuotamento dei bidoni. Ogni impianto è composto da una piattaforma di sollevamento, azionata da cilindri idraulici, piattaforma che è contenuta all’interno di un prefabbricato di contenimento in cemento armato, con una copertura superiore e delle torrette di conferimento. In altre parole, il cittadino, per ora attraverso un pedale o con la barra manuale, in futuro attraverso una scheda elettronica personale, conferisce il proprio pattume all’interno delle torrette da cui i rifiuti finiscono direttamente nei classici bidoni, che in questo caso sono però interrati. Quando arriva il mezzo della Attiva per lo svuotamento degli stessi bidoni, l’operatore, attraverso dei comandi posizionati sulla torretta di controllo, attiva la piattaforma che solleva i contenitori a livello del piano stradale della piazza consentendo il prelevamento dei bidoni e il loro svuotamento. La copertura superficiale del sistema è stata rifinita con lo stesso tipo di pavimentazione oggi esistente in piazza Sacro Cuore, in modo da non creare elementi di discontinuità, ed è in grado di reggere anche il transito di un veicolo senza alcuna deformazione. Sopra la copertura ci sono le torrette di conferimento. Lo scorso settembre sono cominciati i lavori di scavo e teniamo conto che il progetto redatto ha previsto l’adozione di tutti i più moderni meccanismi di tutela dei lavoratori, garantendo il funzionamento degli impianti anche in caso di interruzione dell’energia elettrica, peraltro con un meccanismo di blocco automatico in caso ci sia un ostacolo tra la piattaforma e la superficie, a tutela degli operatori di Attiva. Voglio ribadire che l’intervento non ha determinato alcuna interferenza con la piena fruibilità degli spazi pubblici su cui sono state inserite le tre isole ecologiche che sono accessibili anche all’utente diversamente abile, non rilevando ostacoli o dislivelli per il raggiungimento delle torrette e per il conferimento del pattume. I vantaggi di tale opera credo siano evidenti e scontati: finalmente abbiamo tolto dalla superficie cassonetti e campane ovvero i rifiuti, valorizzando ulteriormente la passeggiata nel nostro centro commerciale naturale. Il progetto esecutivo è stato redatto dall’architetto Marco Mantellato. L’appalto è stato aggiudicato alla ditta Point Costruzioni di Teramo: la gara prevedeva un importo a base d’asta pari a 186mila 977,65 euro, e l’impresa di Teramo ha vinto proponendo un ribasso pari al 28,50 per cento, ovvero si è aggiudicata l’intervento per 134mila 768,95 euro. Nei giorni scorsi, fra l’altro, l’assessore all’Ambiente Del Trecco ha anche avuto degli incontri con i residenti del centro per illustrare l’esatto funzionamento dei nuovi cassonetti.

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