PESCARA – Il Presidente della Commissione consiliare Lavori pubblici Armando Foschi, replicando all’intervento del coordinatore di Sel contro la pista ciclabile sulla riviera nord, ha detto che tale pista in corso di realizzazione è ben progettata e soprattutto è pienamente rispondente a quanto previsto dal codice della strada. L’andamento del percorso ciclabile è stato volutamente pensato in forma sinuosa proprio per rallentare la marcia dei ciclisti che comunque si muoveranno a pochi passi dai pedoni i quali hanno la priorità assoluta nella mobilità cittadina. E anche il materiale impiegato per la sua realizzazione, cemento stampato e colorato, sarebbe perfettamente in linea con la legge.
Ha commentato Foschi:
è chiaro che il segretario Licheri esterna più delle opinioni personali che delle valutazioni tecniche di merito sulla qualità progettuale e realizzativa della pista ciclabile della Riviera Young, altrimenti sarebbe stato sufficiente leggere il progetto stesso per capire l’infondatezza del proprio intervento. La pista in corso di realizzazione sul litorale nord risponde a criteri precisi ed esatti, tesi proprio a garantire la massima sicurezza del fruitore: contrariamente a quanto sostiene Licheri, il progetto ha attribuito particolare importanza alla mobilità sostenibile, con lo studio di un idoneo tracciato ciclabile, a completamento di quello esistente, che si dovrà integrare nel disegno e nelle funzioni, con le altre aree a uso collettivo. Le aiuole sono state completamente ridisegnate con delle forme dinamiche e curvilinee: quelle più vicine alla pista ciclabile avranno dimensioni maggiori e conterranno le alberature e gli impianti già esistenti della pubblica illuminazione; quelle sul lato mare saranno invece comprese tra il muretto esistente e il percorso pedonale e avranno una forma più stretta e allungata. La pista ciclabile è stata prevista sullo stesso livello del marciapiede pedonale, su una corsia riservata larga 2,50 metri, evidenziata da corpi illuminati a led incassati nella pavimentazione. Il percorso ciclabile avrà un doppio senso di marcia e soprattutto avrà un andamento non lineare proprio nel rispetto del codice della strada: l’andamento curvilineo, infatti, ha la funzione di garantire una bassa velocità di percorrenza, dando priorità al pedone. E sempre per mettere al centro del progetto il pedone e il ciclista, sull’intero asse rivierasco sottoposto a riqualificazione, istituiremo la Zona 30, com’è già accaduto sulla riviera sud, dunque una zona in cui i veicoli non potranno superare la velocità dei 30 chilometri orari proprio per dare priorità al passeggio pedonale e ciclabile. In altre parole l’andamento sinuoso della pista ciclabile è quello previsto e dettato dalle normative, a discapito di quello lineare che piuttosto invita il fruitore a ‘correre’. Ed è rispondente alle normative anche il materiale utilizzato per la realizzazione del percorso riservato alle due ruote, ossia il cemento stampato e colorato. Non comprendo dove il coordinatore Licheri possa aver assunto le proprie convinzioni, assolutamente infondate, ma soprattutto sorprende che il segretario di Sel parli solo oggi di piste ciclabili ‘insicure’, dopo aver colpevolmente taciuto per anni dinanzi alla pista ciclabile-trappola di via Firenze, una striscia gialla disegnata a terra a ridosso di tutti gli incroci, pronti a inghiottire i ciclisti, tra l’altro consentendo anche ai suoi fruitori di marciare contromano sottoponendoli a gravi rischi. Ma secondo Sel quella pista era sicura solo perché era ‘dritta’. Consigliamo al coordinatore Licheri di approfondire meglio i propri interventi, ma soprattutto di vivere serenamente, perché la nostra amministrazione comunale è quella che darà alla città parcheggi e piste ciclabili, due infrastrutture che il centro-sinistra, al governo di Pescara per sei anni, non è stata in grado di fornire.
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