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Pescara,Polizia Ferroviaria: ecco il Bilancio attività estiva 2017

da Redazione

Polizia FerroviariaPESCARA – L’aggravarsi della situazione internazionale per i gravissimi episodi di terrorismo che hanno colpito anche diverse nazioni europee, l’epocale fenomeno della migrazione che vede l’Italia impegnata in prima linea, hanno fatto innalzare notevolmente l’asticella della vigilanza e della prevenzione nelle stazioni ferroviarie che, come noto, costituiscono uno degli obiettivi sensibili per porre in essere attentati, essendo luogo in cui transitano giornalmente decine di migliaia di persone.

Il treno, inoltre, è il mezzo di comunicazione più agevole per gli stranieri irregolari intenzionati ad eludere i controlli di Polizia e rendersi irreperibili nel territorio Nazionale.

Per questo, nei mesi di giugno, luglio e agosto la Sottosezione Polfer di Pescara, su disposizione del Compartimento Polizia Ferroviaria di Ancona ha intensificato l’attività di controllo all’interno delle stazioni di competenza territoriale e sui convogli per garantire la sicurezza dei viaggiatori, attraverso la prevenzione ed il contrasto dei fenomeni delittuosi e di degrado presenti in ambito ferroviario.

In questo periodo sono state impiegate 322 pattuglie in stazione e 45 a bordo treno.

Sono stati scortati complessivamente 90 convogli ferroviari e identificate 1.105 persone. Grazie a tale dispositivo la Polfer di Pescara ha tratto in arresto ed indagato in stato di libertà, rispettivamente 3 e 15 persone.

Sono stati inoltre rintracciati e riaffidati 5 minori.

Nel mese di Agosto, in particolare, gli agenti della sottosezione Polfer di Pescara hanno denunciato all’A.G. tre cittadini Romeni per tentato omicidio posto in essere, in concorso tra loro, nei confronti di un cittadino Senegalese all’interno del tunnel stradale del sottopasso ferroviario.

Sempre nel mese di agosto, gli stessi operatori di Polizia dopo accurate indagini, hanno denunciato un uomo per non aver ottemperato all’ordinanza del sindaco che gli imponeva di bonificare una zona a rischio incendi, in località Atri Pineto.

Da quel terreno infatti si innescava la combustione che poi si propagava in direzione della linea ferroviaria assumendo le vesti di un incendio di vaste proporzioni e mettendo a rischio la circolazione dei treni

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