Petri:”Luigi ha interpretato l’essere e non l’apparire”
Pagano: “si continuerà a lavorare per avere una squadra coesa attorno alla figura di Luigi Albore Mascia”
Masci:”Luigi è l’unico amministratore che ha cambiato la cultura urbana della città”
PESCARA – Oggi,4 aprile 2014,presso la Sala Flaiano, all’Aurum,è stata ufficializzata la candidatura del sindaco uscente di Pescara Luigi Albore Mascia per il secondo mandato alle prossime amministrative del 25 maggio. Presenti al tavolo, oltre al Coordinatore regionale di Forza Italia Nazario Pagano e al sindaco Albore Mascia, anche Carlo Masci, leader di Pescara Futura, e Roberto Petri, coordinatore regionale di Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale. E in una sala gremita presenti i consiglieri e gli assessori comunali uscenti, a partire dal vicesindaco Berardino Fiorilli, ma anche i consiglieri e assessori provinciali uscenti, come il vicepresidente Fabrizio Rapposelli, l’onorevole Paola Pelino e l’onorevole Antonio Razzi, il senatore Andrea Pastore, assessori regionali, il Presidente del Consiglio comunale Roberto De Camillis, e soprattutto centinaia di amici che hanno voluto comunque partecipare alla conferenza stampa.Pagano ha spiegato che ,visto il buon governo di cinque anni , è giusto che venga ricandidato Luigi Albore Mascia. E’ stato fatto il possibile per garantire l’unità e per avere una squadra coesa attorno alla figura di Luigi Albore Mascia e si continuerà a lavorare in tal senso.
“Vogliamo riproporre quella stessa coalizione che sta governando la Regione, le quattro province abruzzesi e il Comune di Pescara – ha sottolineato il coordinatore Pagano -. L’obiettivo è far convergere tutte le forze su Luigi Albore Mascia, un sindaco che, in una situazione non facile, ha realizzato opere straordinarie. Oggi Pescara è una delle più belle città italiane, dunque non si poteva oggettivamente pensare che un percorso felice, durato cinque anni, non proseguisse. Voglio però continuare il dialogo con il Nuovo Centro-Destra, c’è una distanza che va colmata, pensiamo a quello che vogliono i nostri elettori, pensiamo a portare quotidianamente frutti per la nostra città. Fare politica non è pensare ai risultati di bandiera, piuttosto va rimarcata la serietà con cui Luigi ha svolto la carica di sindaco, Luigi è ricandidato per il secondo mandato perché è una persona perbene, era ora che Pescara venisse la ricandidatura del governata da un cittadino esemplare. Forza Italia, Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale e Pescara Futura sono uniti a Luigi perché la campagna elettorale ci vede ancora virtuosi. E lancio l’appello agli amici del Nuovo Centro-Destra: uniamoci, non pensiamo agli egoismi di partito, andiamo avanti, Forza Luigi”.
“Comincio con un saluto a un uomo che rappresenta molto per il nostro blocco sociale e per la moltitudine di uomini e donne che in 60 anni, con il settore industriale, il lavoro e il commercio, hanno permesso alla nostra città di diventare un punto di riferimento in Abruzzo e in Adriatico: per tutti – ha detto il Coordinatore di Fratelli d’Italia Petri – saluto una persona che ha interpretato il senso delle Istituzioni e dello Stato, il senatore Andrea Pastore che con la sua presenza, oggi, interpreta più di altri quello che dev’essere il collante del nostro percorso e della nostra azione politica. Se penso che oggi non siamo tutti insieme, e auspico che lo saremo invece il 25 maggio, è perché qualcuno ha perso il senso della misura, dell’equilibrio, quando invece occorre cercare l’unità per vincere e per portare al governo le persone perbene. Luigi ha dimostrato di avere valori e principi, Luigi ha interpretato l’essere e non l’apparire. Oggi possiamo e dobbiamo rispondere alle critiche della gente che è in crisi attraverso il lavoro e l’impegno quotidiano. Luigi ha interpretato in modo corretto i valori e i principi in cui crediamo. Il prossimo 24 e 25 maggio, quando andremo a votare, dobbiamo essere orgogliosi della nostra città, e soprattutto dobbiamo ricordare che il voto a Luigi Albore Mascia è l’unico utile per andare al ballottaggio, perché oggi non siamo più in una situazione bipolare, dunque in Luigi individuiamo il voto utile per continuare ad amministrare Pescara e l’Abruzzo”.
Poi ha preso la parola l’assessore regionale Carlo Masci, leader di Pescara Futura: “Luigi Albore Mascia sarà il nostro sindaco per i prossimi cinque anni, per questo oggi sono con lui, ci sono stato per cinque anni, perché è una persona onesta che ha fatto più di quanto sia stato fatto negli ultimi venti anni, e io posso dirlo visto che sono l’unico ad essere stato per 20 anni continuativamente in Consiglio comunale. Questa amministrazione ha fatto cose che resteranno nella storia, cose realizzate con il cuore di chi ama la città, e Luigi è l’unico amministratore che ha cambiato la cultura urbana della città, abbiamo ancora tante cose da fare e vogliamo farle noi”.
“Oggi – ha detto un emozionatissimo sindaco Albore Mascia – doveva essere una conferenza stampa, non certo una convention tra lustrini e pailette, ma sono felice di vedere accanto a me tanti amici, e anche rappresentanti delle Istituzioni in Parlamento, nella Regione Abruzzo, nella Provincia di Pescara che continueranno il loro impegno nelle nostre liste. E ci sono quelli che ci hanno voluto bene, ci hanno apprezzato, ma sono solo una parte della città. Nei prossimi giorni cominceremo a organizzare grandi incontri, in cui parleremo dei programmi per Pescara, ma oggi ho impiegato 40 minuti per salire le scale e raggiungere la sala dell’Aurum, segno del grande affetto della città. Ho scelto anche di indossare la cravatta Brioni, di colore rosso, che ho indossato il giorno in cui per 140 minuti, con un caldo torrido, ho avuto l’onore di leggere le linee programmatiche di mandato nella Sala consiliare del Comune, una giornata indimenticabile in cui Lorenzo Sospiri indossava la fascia del Presidente del Consiglio, e oggi per scaramanzia ho scelto la stessa cravatta. Per me quella odierna è la terza candidatura a sindaco in 48 anni, e questo vuol dire che da 21 anni ho lo stesso numero di cellulare, ossia posso rispondere alle persone con onestà, con la serietà che mi ha insegnato mio padre e che ha contraddistinto il mio operato. Oggi rivolgo un solo pensiero al passato – ha proseguito -: nel giugno 2009, sono arrivato in un momento in cui la città e la Regione erano state offuscate da chi ci aveva preceduto. Non c’era un dirigente né un funzionario che in Comune non avesse avuto una disavventura, mentre i politici devono fare i politici, i dirigenti devono fare i dirigenti, e i politici non devono fare richieste indecenti ai loro dirigenti. Dopo quindici giorni dall’elezione ho ricevuto la prima sorpresa, 14milioni di euro di debiti con l’Enel, avrei dovuto riconsegnare subito le chiavi al Prefetto, invece abbiamo fronteggiato quel debito, e abbiamo cominciato la nostra avventura in cui abbiamo attraversato i 5 anni più difficili della storia della Repubblica. Non abbiamo trovato progetti nei cassetti, come chi ci ha preceduto che ha trovato tutti gli appalti di Carlo Pace, preparati per garantire la continuità perché in quel momento Carlo Masci doveva giustamente essere sindaco. Per questo quando oggi leggo che stiamo facendo ‘cantieri elettorali’ m’incazzo, perché quei cantieri sono il frutto del lavoro svolto in 5 anni, il tempo necessario per fare le cose rispettando le regole e far diventare Pescara la città moderna, innovativa, rivoluzionaria. Pescara è oggi una città aperta, qui si fa lo shopping, è la New York degli Stati Uniti, una città che offre a tutti un’opportunità, in cui la gente può imparare il buon vivere e non pensare che il sindaco è quello che a mezzogiorno va a prendere l’aperitivo al bar della piazza, tipico delle aree più piccole. Il sindaco è quello che lavora 12 ore al giorno, non va a prendere l’aperitivo-cenato. Oggi Pescara, dopo Milano, dove c’è l’Expò, e dopo L’Aquila, alla quale tributiamo il nostro applauso per una effettiva ripresa, è la più grande stazione appaltante d’Italia. Appena ieri abbiamo effettuato la posa della prima pietra di un’altra opera strategica, un ponte da 13 milioni di euro, un ponte in cui non solo si farà jogging, ma risolverà realmente i problemi della città. In questi cinque anni abbiamo realizzato opere in quartieri dove in 70 anni non era stata toccata una mattonella, abbiamo investito milioni di euro sulle periferie, con serietà e trasparenza. Abbiamo fatto pochi concorsi pubblici garantendo la presenza dei magistrati della Corte dei Conti, e infatti oggi abbiamo dipendenti della Puglia, della Basilicata e non succede da nessun’altra parte d’Italia. Nei giorni scorsi ho sentito un comizio della giovane Enrica Sabatini, una brava ragazza, seria, ma sono rimasto sorpreso con tenerezza dalla sua inconsapevolezza di cosa significhi amministrare una città di 130mila abitanti e 900 dipendenti, con tutti gli imprevisti possibili, come nevicate, alluvioni. Non dimentico le disavventure vissute, come lo scontro tra rom e tifosi della curva nord, senza dimenticare la marmellata della burocrazia. Ma le cose le diremo in campagna elettorale: ora è il momento di partire, credo che un sindaco che ha governato per cinque anni, con una squadra straordinaria, a partire dal vicesindaco Fiorilli sino ai miei assessori, compresi quelli che per vari motivi hanno lasciato anzitempo la mia amministrazione, e non ha avuto una disavventura giudiziaria, né problemi di salute, un sindaco che, secondo il Sole 24Ore, lo scorso gennaio, era l’unico ad avere un indice di gradimento in salita, pari al 50 per cento, credo che sia naturale la sua ricandidatura. Nella nostra amministrazione il rapporto umano non è mai mancato, l’esperienza al Comune di Pescara è stata straordinaria, ma bisogna puntare sulla coalizione. Oggi non vorrei che l’amico Guerino si sia fatto condizionare da chi gli sta accanto, credo che se riflettesse meglio il suo ritorno nella coalizione non sarebbe un passo indietro, noi lo aspettiamo, e fra cinque anni si riproporrà la sfida, 5 anni in cui Pescara ha ancora bisogno di noi al Governo”.
A fine conferenza stampa il sindaco Albore Mascia ha regalato agli intervenuti un portachiavi con un cornetto rosso portafortuna “per scacciare i cattivi pensieri”.