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Pescara, presentazione ufficiale Centro Commerciale Naturale

da Donatella Di Biase

Il nuovo Organismo  dovrà proporsi quale ente di riferimento per organizzare tutte le iniziative tese alla tutela e al rilancio del commercio pescarese

PESCARA – Giovedì prossimo, 24 marzo verrà presentato il  progetto di costituzione del Centro commerciale naturale di Pescara. All’iniziativa, che si svolgerà presso la Sala consiliare del Comune,  sono stati invitati  tutti i rappresentanti delle Associazioni di categoria, la Provincia di Pescara e la Camera di Commercio, chiamate a far parte del nuovo soggetto giuridico, ma soprattutto i 900 operatori che gravitano nel quadrilatero centrale della città e ai quali  verrà chiesto  di aderire, tramite Consorzi di via o Associazioni, per avviare l’opera di rilancio economico-finanziario del cuore pulsante dell’economia pescarese. Durante l’incontro sarà illustrato  nel dettaglio anche il Piano Marketing, già  redatto dall’amministrazione comunale, in cui, attraverso step ben individuati,  saranno indicate le azioni amministrative da mettere in atto. Subito dopo la delibera dovrà approdare all’esame del Consiglio comunale.

L’assessore al Commercio e alle Attività Produttive Stefano Cardelli , riferendosi al vertice previsto per giovedì prossimo, a partire dalle ore  19,  ha sottolineato:

la nascita del Centro Commerciale naturale rappresenta una delle priorità del programma di governo dell’amministrazione Albore Mascia , un’idea nata ovviamente anche dall’urgenza di affrontare attraverso azioni mirate e concrete la crisi in atto nel settore commercio, crisi dovuta in parte alla congiuntura economica internazionale che attanaglia il nostro sistema, ma indubbiamente anche al proliferare continuo di centri di grande distribuzione tutt’attorno alla nostra cinta urbana che rende sempre più problematica la realtà del nostro commercio cittadino, delle piccole e medie attività che però hanno scritto la storia del nostro territorio.

E la desertificazione del centro, il continuo abbassarsi di serrande, oltre a causare la perdita di preziosi posti di lavoro, sta determinando per Pescara la perdita delle sue peculiarità e danni enormi anche dal punto di vista sociale in termini di sicurezza. Una vetrina illuminata è infatti sempre sinonimo di vivacità, di un continuo andirivieni di persone, dunque di tranquillità in termini sociali. Uno degli strumenti individuati dall’amministrazione comunale per arginare tale fenomeno è la costituzione del Centro commerciale naturale quale Organismo giuridico ad hoc che dovrà divenire il punto di convergenza delle esigenze dei quasi mille operatori del cuore dello shopping all’aperto, un vero Organismo giuridico capace di creare marketing turistico per ‘vendere’ il prodotto Pescara, di sostenere la concorrenza dei marchi della grossa distribuzione che nascono tutt’attorno alla nostra città e di creare eventi per il rilancio dell’immagine del territorio. Già tra settembre e ottobre 2010 abbiamo illustrato a grandi linee l’iniziativa e il progetto ai commercianti direttamente interessati, invitando loro a unirsi, a consorziarsi, per poi entrare a far parte della struttura.

In particolare il Centro commerciale naturale dovrà proporsi quale ente di riferimento per organizzare tutte le iniziative tese alla tutela del commercio pescarese che per anni ha rappresentato l’asse portante dell’economia cittadina insieme alla pesca, ma che negli ultimi tempi ha conosciuto un declino spaventoso. Obiettivo della nostra amministrazione è quello di consentire ai nostri operatori commerciali di unirsi per programmare insieme le azioni amministrative tese alla ripresa del settore. All’interno del Consiglio Direttivo ci saranno il Comune di Pescara, la Provincia, la Camera di Commercio, la Confesercenti e la Confcommercio che hanno subito dato la propria adesione entusiasta, e ci saranno i portavoce delle 15 o 16 Associazioni o Consorzi di Via che si sono già costituiti: parliamo di 88 operatori che già si sono associati in corso Vittorio Emanuele, 100 su Pescara centro, 80 in via Venezia, 80 in via Firenze e oltre 90 in via Cesare Battisti, solo per citare alcuni esempi.

Il nuovo organismo giuridico, che in quanto tale potrà partecipare ai bandi europei per l’assegnazione di fondi tesi anche alla riqualificazione urbana del territorio, dovrà studiare la promozione del territorio compreso tra via Venezia, la riviera nord, via Leopoldo Muzii e corso Vittorio Emanuele, comprendendo però anche gli operatori di via Chieti o via L’Aquila, dovrà convincere il cliente a fare ‘shopping all’aperto’ in un’area che offre 4 parchi cittadini, 3 musei e più di mille attività commerciali tra cui scegliere i prodotti; e poi dovrà organizzare con l’amministrazione gli eventi da localizzare in piazza Salotto, piazza Sacro Cuore o piazza Santa Caterina. Insieme individueremo l’arredo urbano più idoneo su ogni singola via e le misure da adottare per agevolare la vita degli operatori che però, a loro volta, dovranno investire, aderendo alle aperture domenicali, alle aperture serali, adottando una nuova politica economica che rispetti la naturale vocazione della città che deve vedere nel turista la sua risorsa, promuovendo riunioni ogni 15 giorni.

L’amministrazione comunale inizialmente guiderà la struttura e avrà la responsabilità di curare lo start up dell’operazione, mantenendo il 51 per cento delle azioni  per poi iniziare nell’arco di 24-36 mesi a cedere tali azioni nei confronti degli altri partner. Non solo: il Centro Commerciale naturale di Pescara dovrà dotarsi di un brand, un logo personale, con il quale parteciperà al Master Plan indetto dal Governo Berlusconi, per ottenere una quota parte del maxi-finanziamento previsto di 35milioni di euro finalizzato alla realizzazione di simili iniziative. Non sarà accettata la partecipazione o l’adesione al Centro di singoli commercianti, ma solo dei Consorzi di Via, per creare un Consiglio direttivo snello, composto da circa 20 unità.

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