PESCARA – L’assessore alla Riqualificazione urbana Berardino Fiorilli ha dato il via libera, ieri mattina , all’approvazione della mozione sul progetto di corso Vittorio Emanuele, presentata da Salvatore Di Pino e passata, dopo alcune modifiche di sostanza sul testo del documento, con 27 voti a favore e l’astensione del consigliere Pdl Armando Foschi.Per il vice sindaco non c’è blocco per tale progetto di riqualificazione, ma semplicemente una sospensione temporanea per dare modo a tutti i consiglieri comunali di approfondire meglio le carte di un’iniziativa, che prevede il risanamento di un asse viario strategico per la città ai fini del rilancio del commercio cittadino e solo una parziale pedonalizzazione con la deviazione del traffico di transito. Fiorilli si dice certo che in pochi giorni saranno dissipati tutti i dubbi su un’opera tanto importante sulla quale non possono esserci polemiche.
Ha precisato ancora Fiorilli:
Il Consiglio ha chiesto un ulteriore approfondimento di quel progetto di rilevanza strategica che mira a rivoluzionare il volto stesso della città. Un progetto sul quale, a mio giudizio, sono sorte polemiche determinate da una non approfondita conoscenza dell’iniziativa e soprattutto delle motivazioni di cui è stato frutto. Il primo obiettivo che la nostra amministrazione si è posto è stato quello di restituire vivibilità alla città attraverso il suo sviluppo ecosostenibile, al fine di favorire e privilegiare la mobilità pubblica rispetto al traffico privato, restituendo spazio ai pedoni e ai ciclisti, un obiettivo fondamentale anche per ridurre i livelli di polveri e smog nell’aria. La conquista della vivibilità passa necessariamente attraverso il decentramento della mobilità veicolare, ovviamente creando delle valide alternative viarie, esattamente com’è accaduto con l’asse via dell’Emigrante-via Caravaggio-via Ferrari, esattamente come accadrà con il Ponte Nuovo che determinerà anche una riorganizzazione del traffico sul fronte di via Gran Sasso, verso nord, con il completamento della strada-pendolo verso sud. Ma il progetto di riqualificazione di corso Vittorio Emanuele prevede molto altro, come la riorganizzazione del sistema del verde, la realizzazione di un arredo urbano moderno, capace di tornare ad attrarre l’utenza, senza stravolgere un assetto naturale e ormai storico, anche perché certamente non possiamo e non vogliamo desertificare il centro urbano. Già da giorni abbiamo avviato una fase di concertazione e di approfondimento della progettazione esecutiva attraverso le due Commissioni, Grandi Infrastrutture e Ambiente, presiedute da Di Pino e Lerri, con le quali porteremo avanti il momento di approfondimento dell’iniziativa per dare risposte a tutti i dubbi e ai quesiti sollevati negli ultimi giorni, dubbi che siamo certi potranno essere interamente chiariti e fugati. Per tale ragione la maggioranza si è espressa a favore non di un blocco delle opere, ma di una sospensione temporanea, tesa solo a garantire il tempo sufficiente per l’approfondimento delle carte.
E’ evidente che non esiste un partito contro né a favore della pedonalizzazione – ha ribadito il consigliere Pdl Sospiri -. E allora è giusto puntualizzare che quando si parla di ‘sospendere’ si intende che daremo il tempo all’assessore Fiorilli di chiarire ai consiglieri comunali quali sono le carte in gioco per favorire una riflessione ulteriore, dunque oggi non stiamo accordando una sospensione sine die, ossia finchè anche l’ultimo consigliere comunale non si sarà convinto, non ci riusciremmo mai e non è nostra ambizione. La sospensione è dettata dalla necessità di approfondire la vicenda, ma non ci vuole poi l’unanimità dei consensi: lette le carte poi si andrà in Consiglio.
In merito alla generica richiesta di sfiducia poi avanzata dal consigliere Pd Del Vecchio nei confronti del consigliere Foschi, “andrebbe meglio chiarito da cosa dovrei essere sfiduciato – ha ribattuto il capogruppo Pdl Foschi -, forse dal Partito Democratico nel quale non ho mai fortunatamente militato? La riqualificazione di corso Vittorio Emanuele si farà e, allora, sarà il consigliere Del Vecchio a dover essere sfiduciato dal proprio partito per aver semplicemente e colpevolmente ritardato lo sviluppo della città.
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