Domani la protesta dell’Associazione Carrozzine Determinate affinché gli studi medici rispettino le norme sull’accessibilità
PESCARA – Il Presidente dell’Associazione Carrozzine Determinate Abruzzo rende noto che tale Associazione metterà in atto mercoledì 16 aprile alle ore 10,30 davanti alla sede della Regione Abruzzo in Viale Bovio, 425 a Pescara una protesta eclatante .Recita il comunicato:
Con una decisione che riporta il diritto alla salute nel medioevo, il governatore della regione Abruzzo Gianni Chiodi, discrimina le persone con disabilità, non garantisce le pari opportunità, violando le legge, le sentenze, la costituzione italiana, la convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità. Per qualche “gioco” politico-elettorale le persone con gravi difficoltà di deambulazione, in carrozzina, gli stessi anziani, le mamme con il passeggino non potranno recarsi dal proprio medico o pediatra di base, perché per il governatore abbattere le barriere negli studi medici non è obbligatorio!
Invitiamo i medici di famiglia e i pediatri a prendere le distanze da un provvedimento “medievale” che non solo non tiene conto della salute delle persone con disabilità, ma offende la dignità dei pazienti e dei medici stessi. Al Sit-IN di protesta, sono invitati: il Governatore della Regione Abruzzo, i consiglieri e gli assessori, i candidati governatori, i medici, le associazioni e gli stessi cittadini Chiunque voglia unirsi alla singolare protesta può farlo partecipando alla manifestazione indetta, per mercoledì 16 aprile alle ore 10,30 davanti alla sede della regione Abruzzo a Pescara, dalla nostra associazione. Ogni ulteriore parola diventa superflua.
Il Governatore della Regione Abruzzo, con una nota del 25/03/2014 inviata a tutte le USL, e a tutti i sindaci d’Abruzzo, sostiene che tutti gli studi medici non devono rispettare le norme sull’accessibilità in quanto sono considerati “strutture private, non aperte al pubblico”. Il documento non tiene conto delle norme esistenti ed è anche culturalmente arretrato facendo ripiombare l’Abruzzo nel medioevo. Forse è elementare spiegare che andare dal proprio medico di base per una visita é un diritto fondamentale di ogni individuo, ed è tutelato dal nostro ordinamento giuridico attraverso la Costituzione Italiana, il diritto alla salute. Il Governatore ha uno staff nutrito di giuristi che paghiamo con i soldi pubblici ma non gli hanno riferito che c’è una Sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) della Sicilia (Sede di Palermo) la n° 9199 del 5 agosto 2010 che stabilisce un concetto chiaro specificato anche dalle normative vigenti, che gli studi medici di Medicina Generale, «poiché destinati allo svolgimento di un servizio pubblico», vanno considerati locali «aperti al pubblico» e sottoposti dunque all’obbligo di eliminazione delle barriere architettoniche e quindi al rispetto delle leggi antibarriere Legge 13/1989 – DPR 236/1989 – DPR 503/1996 – Legge 104/1992, che tra l’altro riguardano anche gli edifici privati!
Questo provvedimento genera anche molta confusione perché i medici ed i pediatri che non abbiano gli studi accessibili potranno essere denunciati per discriminazione, infatti questo provvedimento del Governatore Gianni Chiodi contrasta con i principi della Legge 67/06 che tutela le persone con disabilità da ogni discriminazione (non ha “ovviamente” alcun valore il fatto che, «a richiesta, il medico sia tenuto a recarsi presso il domicilio della persona disabile non deambulante»). Il Presidente Gianni Chiodi si è dimenticato troppo presto che molti cittadini disabili il 17 settembre hanno occupato e bloccato il Consiglio Regionale protestando proprio perché la Regione Abruzzo aveva violato diritti umani quali: i diritti alla mobilità, accessibilità, pari opportunità, inclusione sociale e non discriminazione.Se queste sono le condizioni sociali, politiche e culturali siamo nuovamente pronti a scendere in campo con la determinazione e con i mezzi che la democrazia ci mette a disposizione. I governatori presenti e futuri sono avvisati. Non faremo sconti a nessuno!