Pescara,Provincia: ” i lavori in corso lungo il fiume Pescara non sono una trovata dell’ultimo minuto “

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Lo sostengono Testa e Lattanzio in replica alle perplessità degli ambientalisti

PESCARA – Il  presidente della giunta provinciale Guerino Testa e l’assessore all’Ambiente Mario Lattanzio hanno fornito precisazioni in merito ai lavori relativi al lungofiume  Pescara:

i lavori in corso lungo il fiume Pescara su cui gli ambientalisti hanno espresso perplessità non sono una trovata dell’ultimo minuto della giunta Testa ma hanno ricevuto il via libera di tutte le autorità competenti e rientrano in un programma di interventi “urgenti” nei bacini di rilievo regionale finanziato molti anni fa. Il quadriennio di riferimento è il 2000-2003, l’annualità è il 2003 e la somma relativa a questo lotto è pari a oltre 184mila euro. Il territorio interessato riguarda il fiume Pescara dal ponte della Libertà alla zona dell’ippodromo di San Giovanni Teatino. Nel dettaglio si tratta di manutenzione ordinaria consistente nella eliminazione di tronchi di alberi divelti, morti, pericolanti, debolmente radicati e di grossi rami caduti (che possono causare ostruzione al normale deflusso delle acque), dagli alvei di magra, dalle golene, dalle sponde e dalle aree di pertinenza idraulica, oltre alla eliminazione di rifiuti.
Il via libera è arrivato dalla Regione, che ha tenuto conto del parere dalla Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici per l’Abruzzo, così come si sono espressi favorevolmente il Corpo forestale dello Stato e il servizio Genio Civile Regionale di Pescara, ognuno per le competenze proprie. Tra l’altro ci preme sottolineare  che ci si è mossi nell’ambito delle procedure fissate dalla Regione Abruzzo che nel 2001 (deliberazione n. 494) ha definito anche insieme alle associazioni ambientaliste e all’Università gli indirizzi, i criteri e i metodi per la realizzazione di interventi sui corsi d’acqua. Ci preme ribadire, non solo agli ambientalisti ma a tutta la città che tali interventi sono finalizzati alla riduzione di eventuali pericoli per i centri urbani in conseguenza di eventi critici di origine meteorologica e alla bonifica ambientale con tecniche di ingegneria naturalistica. A tutela, quindi, del corso d’acqua, dell’ambiente, della città e dei cittadini, e tenendo conto che questo è il periodo ottimale di intervento per salvaguardare il più possibile la fauna ittica e l’avifauna riparia.

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