Gesti, parole, immagini e suoni nel recital di Marco Tabellione presso la sede di Nuova Acropoli
PESCARA – Venerdì 12 aprile 2013, alle ore 18.30, l’associazione di cultura e volontariato Nuova Acropoli presso la sua sede in via Trieste n° 125 ,a Pescara, propone il recital “Incanti… poesia globale” di Marco Tabellione, scrittore, docente, giornalista, che ha al suo attivo significativi riconoscimenti e premi. L’ingresso è libero. “Incanti… poesia globale” è un invito a trascorrere una serata all’insegna della poesia, immersi in una suggestiva atmosfera di suoni ed immagini che consentono all’ascoltatore di lasciarsi trasportare dal fluire dei versi. I brani che verranno recitati sono tratti dalle raccolte di poesie, dai romanzi “Il riso dell’angelo” e “L’isola delle crisalidi” e da una serie di componimenti ancora inediti, che vanno sotto il titolo di “Il segreto delle stelle”. Inoltre saranno proiettate video-poesie scritte appositamente per essere integrate da immagini e musica. Una performance capace da un lato di esaltare la poesia lineare, dall’altro di utilizzare a fini simbolici – fondamentali nell’arte poetica – non solo le parole, ma anche i suoni (melodie e rumori della natura) e le immagini, come commento sonoro e visivo agli stessi versi.Le tematiche trattate esprimono, dice l’autore, “il lato buono della vita, la pienezza, la gioia, ciò che fa la bellezza di questo mondo, la felicità dell’esserci”.
Marco Tabellione, solo per ricordare i suoi ultimi lavori, nel 2009 scrive il romanzo L’isola delle crisalidi per le edizioni Runde Taarn, con il quale riceve numerosi riconoscimenti: nel 2010 vince il premio Zenone riservato alla narrativa, è risultato finalista al premio Lamerica, vince il premio speciale della giuria al premio De Lollis; nel 2011 vince il premio di poesia Spinea. Inoltre l’autore, nel 2012, è giunto secondo al premio “Liliana Bragaglia” con il racconto inedito La bottega del libraio.
Di sé l’autore dice: “Le poesie non giungono dalla mia parte razionale, è come se le avesse scritte un altro, l’altro che è in me. In effetti per me scrivere poesie non vuol dire usare la mente, neanche il cuore; è in realtà come se usassi il mio corpo, la mia naturalità, ecco perché dò così tanta importanza all’aspetto sensoriale e musicale, la poesia per me è un fatto fisico, che usa l’immaginazione solo per incarnarsi. Rimane comunque, dopo la prima stesura, un approfondito lavoro tecnico di lima a cui sottopongo quasi tutte le mie poesie.”
Per info: tel. 085.21.21.176, via Trieste n° 125 (angolo via Nicola Fabrizi) dal lunedì al venerdì dalle 18 alle 21 pescara@nuovaacropoli.it – www.nuovaacropoli.it