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Pescara,riaperto al traffico il sottopasso di via Michelangelo

da Redazione

taglionastro riapertura al traffico sottopasso via MichelangeloPESCARA – Ieri è stata riaperta al traffico anche la seconda galleria di via Michelangelo, alla presenza  del sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia,  degli assessori al Traffico Berardino Fiorilli e ai Lavori pubblici Isabella Del Trecco, del consigliere delegato alla Valorizzazione del Patrimonio storico Licio Di Biase, del Presidente della Commissione consiliare Lavori pubblici Armando Foschi, del consigliere comunale e regionale Lorenzo Sospiri , dell’impresa Paolo Di Giampaolo che ha eseguito le opere,  della Dirigente dell’Istituto Acerbo, Anna Teresa Rocchi e degli studenti.Il  sottopasso ferroviario diventa il ‘Sottopasso Tito Acerbo’, in onore dello storico Istituto scolastico che quest’anno ha celebrato i propri novant’anni di vita e del mitico circuito della Coppa Acerbo che transitava proprio lungo tale asse viario. L’intervento di  riqualificazione ha trasformato il sottopasso in un luogo sicuro, in cui si può transitare a piedi, in bici o in auto, perennemente illuminato, ventiquattro ore su ventiquattro, grazie a un impianto luce a led autonomo dal resto della città, e dove  è stata allestita  una vera galleria fotografica storica con le immagini antiche della scuola e della stessa Coppa Acerbo.riapertura al traffico sottopasso via Michelangelo02
“Per una pubblica amministrazione – ha ricordato il sindaco Albore Mascia -prestare massima attenzione al ‘decoro urbano’ della città che si guida è fondamentale proprio perché le mura del nostro pat rimonio, le nostre strade, sono il primo biglietto da visita per chi arriva in un territorio. E proprio per assicurare il decoro urbano sulla nostra città, che poi si traduce in una garanzia di igiene pubblica, negli ultimi quattro anni abbiamo emanato ordinanze per rafforzare il divieto di imbrattare con la vernice spray le nostre mura cittadine, i nostri edifici pubblici, o per vietare ogni forma di bivacco. E, nell’ambito di tale operazione di ripristino del decoro sul nostro territorio, abbiamo focalizzato la nostra attenzione anche sui due sottopassi ferroviari più centrali della nostra città, il primo, quello di via Michelangelo, e il secondo, poco più a sud, di via del Circuito, due punti di snodo del traffico veicolare attraversati ogni giorno da migliaia di vetture, quindi sottoposti sia all’azione di usura prodotta dai gas di scarico delle auto, che hanno l’effetto di annerire le pareti, ma anche alle incursioni ‘vandaliche’ non di artisti, ma di writer che semplicemente sporcano quelle pareti con scritte spesso insignificanti o indecifrabili, per non parlare delle affissioni abusive con manifesti di ogni genere che tappezzano le pareti, ovviamente sanzionate dalla Polizia municipale, ma il nostro obiettivo, ora, è stato quello di riqualificare in maniera definitiva quelle aree che hanno un’importanza non solo dal punto di vista architettonico, ma anche da quello funzionale e percettivo. Consideriamo che quei sottopassi, nati con l’innalzamento della ferrovia, da anni hanno risolto il problema del collegamento dell’entroterra sud-occidentale e dei colli di Pescara con il centro cittadino, rappresentando, con il sottopasso della via Tiburtina, le più importanti porte d’accesso alla città. Peraltro è evidente che il sottopasso di via Michelangelo è collocato in maniera strategica, in immediata adiacenza con la stazione ferroviaria di Pescara Centrale, e con un fondale monumentale verso i monti costituito da una scuola storica della città, ossia l’Istituto Tecnico Commerciale per Ragionieri, Geometri e per il Turismo ‘Acerbo’ che ha appena concluso le celebrazioni per i 90 anni dalla fondazione. Da queste chiare considerazioni si comprende la necessità di restituire a tali strutture tutta la loro dignità civile, procedendo con la pulizia e il ripristino delle superfici degradariapertura al traffico sottopasso via Michelangelote, l’installazione di nuovi corpi illuminanti, trasformando quei sottopassi in una sorta di ‘cornice’, utilizzando materiali di qualità, rendendo pienamente fruibili, in sicurezza, i due sottopassi che oggi sono effettivamente divenuti anche elemento architettonico di pregio sulla città. I lavori sono partiti lo scorso 14 maggio dalla galleria sud del sottopasso di via Michelangelo, un tunnel lungo 42 metri lineari, largo circa 19,60 metri, altezza media di 5 metri dal piano dei marciapiedi, con due corsie di transito a senso unico, ciascuna larga circa 6,60 metri, con due marciapiedi adiacenti di servizio di 0,45 metri ciascuno e altri due marciapiedi invece comodamente percorribili dai pedoni di 2 metri ciascuno, addossati alle pareti laterali e colorati di rosso per renderli ancora più visibili ed evidenti. Le condizioni strutturali e manutentive del sottopasso ritengo fossero evidenti, dunque superfici in cemento sporche, spesso anche dissestate. Noi, iniziando con la canna sud, abbiamo rivestito quelle superfici con pannelli di lamiera ondulata di alluminio preverniciata di colore bianco-grigio, una pannellatura che serve anche a impedire la presenza dei nidi dei piccioni che sino a due mesi fa erano accampati nel sottopasso. Al centro, dunque tra i pilastri dello spartitraffico, abbiamo realizzato una struttura leggera, secondaria, non portante, costituita da tubolari di ferro zincato, che rappresenta soprattutto un elemento decorativo di riqualificazione estetica. La scelta di creare dei portali, da entrambi i lati del sottovia, è legata all’idea di creare un punto di riferimento nella città ove esistono elementi primari, come una ‘porta’, in questo caso, o una piazza o un monumento, nel nostro caso rappresentato dall’Istituto ‘Acerbo’. Quindi si è pensato di caratterizzare con la forma della cornice l’ingresso di questa ‘porta’ della città, portali che saranno costruiti da pannelli colorati di grigio chiaro; e ancora la prima canna del sottopasso di via Michelangelo è stata illuminata con riflettori al sodio, otto punti luce per ogni corsia; e nel progetto abbiamo previsto la pulizia completa anche del soffitto. Ma non basta: nel progetto esecutivo abbiamo inserito una ulteriore caratterizzazione estetica del sottopasso pensando anche all’installazione di immagini storiche ed evocative, da un lato quella inerente lo storico Istituto Acerbo, dall’altro quello della Coppa Acerbo, che transitava proprio nella zona, immagini dunque che rappresentano il trait d’union tra il passato glorioso di quell’area di grande prestigio e il nostro presente trasformando quel sottopasso in una galleria artistica. Le opere sono dunque iniziate dal tunnel lato sud del sottopasso, dotato anche delle telecamere proprio quale utile deterrente contro gli eventuali atti vandalici, e abbiamo ben individuato il marciapiedi, colorato di rosso. Dopo la pausa di Ferragosto abbiamo riaperto il cantiere sulla galleria lato nord, chiusa al traffico, e dove abbiamo realizzato, ovviamente, un intervento identico che oggi, rispettando in maniera puntuale i tempi di cantiere, abbiamo inaugurato con la riapertura alle auto della galleria. E da questo momento il sottopasso sarà intitolato a ‘Tito Acerbo’, divenendo apripista del progetto che ora porteremo avanti con la scuola, ossia la realizzazione del murales lungo il muro di sostegno che corre lungo via Ferrari in cui gli stessi studenti andranno a riprodurre l’immagine del storiche scalette dell’Acerbo, in attesa di riuscire a ricostruirle”.

“Esprimo la gratitudine della scuola – ha detto la Dirigente Rocchi – per l’opera realizzata che ha garantito la sicurezza delle centinaia di ragazzi che ogni giorno attraversano il sottopasso”.

“Oggi – ha aggiunto il consigliere Di Biase – stiamo celebrando un personaggio fondamentale per la città, Giacomo Acerbo, autore sia dell’intitolazione della scuola che dell’istituzione della Coppa Acerbo. L’edificio, infatti, è del 1883, venne fatto realizzare da un altro sindaco di Pescara, Leopoldo Muzii, come elemento di cerniera tra la zona pianeggiante e i colli, riempiendo un vuoto urbano, e fu dapprima impiegato come sede del convitto di Chieti. Nel 1923 Giacomo Acerbo vi fece istituite l’Istituto tecnico intitolato al fratello Tito Acerbo, caduto nella prima guerra mondiale, e poi nel ’23 si svolse l’edizione numero zero della Coppa Acerbo, dunque il quel momento Giacomo Acerbo, sottosegretario di Mussolini alla Presidenza del Consiglio, era un personaggio potente che ha acceso l’attenzione del Paese su Pescara. Le immagini che abbiamo riportato lungo la ‘Galleria Tito Acerbo’ sono quelle storiche della competizione automobilistica internazionale che negli anni ’30 era una delle corse di auto più importanti al mondo, con la partecipazione dei piloti più importanti, come Ferrari e Fanjo. E poi abbiamo scelto le immagini storiche dell’Istituto Acerbo, con la scalinata che poi, per esigenze di urbanizzazione, è stata abbattuta”.

Subito dopo la Polizia municipale ha tolto le ultime transenne riaprendo al traffico l’asse: il primo a transitare nella galleria è stato un ciclista.

 

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