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Pescara,riconsegnato il Villino Di Fulvio

da Gulizia Leonello

PESCARA –  Si è concluso il ‘caso’ del Villino  Di Fulvio venuto alla ribalta a fine estate dopo il ritrovamento, all’interno della villa, di soggetti estranei che hanno impiegato il manufatto addirittura come abitazione e di cui l’attuale governo cittadino era completamente all’oscuro.

A partire da ieri, 25 ottobre 2010, la proprietà e il possesso del Villino Di Fulvio ,con la restituzione delle chiavi,sono tornati definitivamente alla Cooperativa San Giorgio, ottemperando alla sentenza del Tribunale di Pescara emessa lo scorso 21 luglio, ma notificato al Comune di Pescara solo a fine settembre.

Nei giorni scorsi l’amministrazione comunale ha provveduto, come da disposizione del Tribunale, a liberare la struttura di via del Santuario da quanto vi era stato posto dal precedente governo , che ha utilizzato l’immobile per le cosiddette ‘giunte tematiche’ e ha ordinato agli Enti che negli anni ne hanno avuto l’uso, sempre su disposizione della passata amministrazione, a liberare ugualmente i locali.

L’assessore al Patrimonio del Comune di Pescara Eugenio Seccia ha ricordato:

Sino allo scorso agosto abbiamo sempre pensato che la struttura di via del Santuario, comunque sottoposta a sequestro, fosse vuota, poi all’improvviso abbiamo scoperto che sicuramente era frequentata, ma non sapevamo da chi.

Le ultime delibere di giunta relative all’edificio risalgono al luglio e settembre 2004 e al febbraio del 2005, dunque al precedente governo di centro-sinistra. Nelle prime due, in sostanza, si chiariva che i familiari del signor Di Fulvio, in attesa della definizione del ‘caso’ giudiziario, avevano deciso di assegnare la custodia e la gestione dell’immobile al Comune di Pescara affinchè lo gestisse soddisfacendo i desideri del figlio, proprietario originario del villino, che aveva espresso la volontà di destinare l’edificio a fini sociali.

L’amministrazione ha accettato di assumere tale custodia, destinando però la struttura a fini istituzionali, ossia quale sede dell’Osservatorio sull’economia e sul lavoro del Comune di Pescara, sede dell’Istituto Abruzzese per la Storia della resistenza e dell’Italia Contemporanea – Sezione di Pescara, e infine quale sede delle sedute ‘tematiche’ della giunta. Non solo: il primo febbraio del 2005 il Presidente della Pro-Loco di Pescara ha chiesto l’assegnazione all’associazione di alcune sedi sul territorio e la giunta, appena due giorni dopo, il 3 febbraio 2005, ha deciso di assegnare alla Pro Loco alcuni locali proprio all’interno dell’immobile ‘Di Fulvio’ in via del Santuario, per consentire all’associazione di svolgere le proprie ‘rilevanti attività che perseguono fini di interesse sociale, di solidarietà, di promozione e valorizzazione del territorio’, come si legge nella relativa delibera.

Viste le carte  con la Polizia municipale e il responsabile del Patrimonio abbiamo effettuato un sopralluogo dal quale sono emersi una serie di interrogativi. L’edificio dispone di due sottotetti non abitabili che in realtà erano abitati: nel primo abbiamo trovato scrivanie, armadi con documenti, fax, computer, e telefoni vari; nel secondo, oltre a vari uffici è arrivata la sorpresa. Dietro una porta su cui era scritto ‘Direzione’ c’era in realtà una sorta di camera da letto, con comò, un letto singolo, abiti lasciati alla rinfusa e poi una scrivania con pc, fax e telefono.

Senza dimenticare la cucina completamente arredata, con una macchinetta per il caffè appena smontata e lavata, lasciata sul lavandino, e un frigorifero pieno di cibo e bevande, a indicare un uso quotidiano dello stesso. Dal pianterreno si accede invece, come si legge nella targa posizionata all’esterno, nella Sala giunta comunale, praticamente un doppione di quella esistente a Palazzo di città, con tanto di sala giunta e poltroncine verdi, un arredo nuovo di zecca con scrivanie, Pc, fax, telefoni, e montagne di carte e documenti lasciati sui tavoli. Addirittura abbiamo trovato attrezzato anche un ufficio del sindaco, dove l’attuale governo di centro-destra non ha mai messo piede pensando che l’edificio fosse inaccessibile e soprattutto vuoto.

Utilizzata anche l’ultima stanza, dove c’era una scrivania piena zeppa di documenti. Non c’erano invece targhe indicanti la presenza della Pro-Loco né dell’Istituto Abruzzese né tantomeno dell’Osservatorio sul lavoro. Appartamenti con dispense rifornite di cibo anche al primo piano e, infine, il sopralluogo ci ha permesso di verificare la presenza in garage anche di una vettura intestata alla vecchia cooperativa sociale che, prima del 2003, era evidentemente ospitata nella struttura. Si tratta di un mezzo anch’esso sottoposto a sequestro.

Non basta: un’ulteriore verifica interna ci ha permesso di accertare che effettivamente quegli immobili sono stati abitati. Infatti nel 2008 la bolletta dell’acqua che il Comune ha pagato per l’edificio è stata pari a 234,09 euro, nel 2009 la bolletta è lievitata addirittura a 904,42 euro, segno, evidentemente, dei consumi effettuati all’interno della struttura, dove ci sono dei servizi igienici attrezzati con vasca e doccia e anche delle lavatrici. Nei giorni successivi abbiamo anche verificato che per un periodo nella struttura è stata ospitata la redazione di una rivista indirizzata agli abruzzesi nel mondo, entrata nell’immobile in teoria in nome di un’autorizzazione esclusivamente verbale, dunque senza delibere né provvedimenti dirigenziali.

Intanto, sollevato il ‘caso’, a fine settembre al Comune  è stato notificato il provvedimento con il quale il Tribunale di Pescara ha ufficializzato la sentenza del 21 luglio con la quale chiudendo il ‘caso’ giudiziario relativo alla scomparsa del giovane Di Fulvio con il proscioglimento totale dei membri della Cooperativa San Giorgio, legittimi proprietari del villino, ‘ha disposto anche il dissequestro e la restituzione agli aventi diritto dei beni che erano stati sottoposti a misura reale nel corso delle indagini, tra cui l’immobile di via del Santuario, conferito in custodia al sindaco pro-tempore’.

In virtù di tale provvedimento, il Tribunale ha comunicato ‘l’immediata efficacia del dissequestro disponendo l’immediata restituzione del bene con conseguente cessazione dell’Ufficio di custode in capo al sindaco della città di Pescara e la correlativa perdita del diritto di uso dell’immobile per finalità istituzionale da parte dell’Ente locale’. Nei giorni scorsi l’amministrazione ha comunicato il dispositivo ai tre Enti che negli scorsi anni erano stati autorizzati all’uso dell’immobile, ossia l’Osservatorio per il lavoro, la Pro-Loco Pescara e l’Istituto Abruzzese di Storia affinchè liberassero i locali portando via il proprio materiale. Lo stesso Comune ha operato a tal fine e stamane si è svolto, come previsto, un sopralluogo congiunto con la Cooperativa San Giorgio per la restituzione definitiva del bene che l’attuale amministrazione, di fatto, non ha mai utilizzato. Nell’occasione l’amministrazione ha ritirato dai pennoni le bandiere istituzionali e abbiamo ripreso alcuni apparecchi telefonici di proprietà del Comune, subito dopo la struttura è tornata ufficialmente e definitivamente nelle mani della Cooperativa.

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