PESCARA – L’assessore all’Ambiente del Comune di Pescara Isabella Del Trecco ha reso noto che sono cominciate ieri le operazioni di rimozione delle scogliere posizionate nel periodo invernale a protezione degli stabilimenti balneari della riviera sud a rischio erosione. Le ruspe hanno cominciato a lavorare per riposizionare quegli stessi scogli nel mare, a rinforzare i pennelli e le barriere già esistenti. L’intervento interesserà tutti gli stabilimenti compresi tra la Caravella, a nord, e Ombretta a sud, l’ultimo stabilimento posto al confine con Francavilla al Mare. Tale opera richiederà circa 10 giorni di tempo, trascorsi i quali partirà il ripascimento.
“Da parte del Comune di Pescara – ha sottolineato l’assessore Del Trecco – c’è tutta la volontà a prelevare la sabbia derivata dal dragaggio per utilizzarla per il ripascimento della riviera sud, quella più colpita dal fenomeno dell’erosione.
Il discorso per il ripascimento è già partito da mesi, tanto che gli stessi operatori balneari interessati hanno redatto a proprie spese il relativo progetto e finanzieranno la parte operativa, dopo che il Comune ha messo a disposizione la sabbia necessaria. Tuttavia, prima di partire, abbiamo dovuto attendere gli ultimi pareri del Provveditorato alle Opere Marittime-Ministero delle Infrastrutture circa le procedure normative e regolamentari da seguire per poter procedere. Ei pareri ci hanno imposto di sottoporre la procedura a Verifica di Assoggettabilità, esattamente com’è accaduto nelle Marche dove le operazioni di ripascimento erano partite senza le procedure di Via, subendo un formale stop proprio dal Ministero. Nello specifico, il Dicastero all’Ambiente ha infatti osservato che ‘la disciplina in materia di Via non permette di escludere a priori alcuna categoria di opere, anzi in caso di esclusione di alcuni progetti si potrebbe incorrere in una condanna della Corte di Giustizia o del Tar competente. Si fa inoltre presente – si legge nella nota – che anche la più recente normativa italiana, tra le opere la cui valutazione è a carico delle Regioni, individua le opere costiere con la stessa dizione della Direttiva comunitaria, non escludendo a priori specifiche opere di difesa della costa, quali sono quelle di ripascimento’. Lo scorso 19 marzo abbiamo deciso di far partire le procedure che hanno richiesto un’attesa di 45 giorni prima di portare nuova sabbia sul nostro litorale. Concluso il periodo di pubblicazione stamane siamo partiti: le prime operazioni stanno riguardando la rimozione delle scogliere posizionate nel periodo invernale a protezione degli stabilimenti balneari a rischio mareggiate ed erosione, ossia quelli compresi tra La Caravella e Ombretta, l’ultima struttura posta al confine tra Pescara e Francavilla al Mare. Quei massi rimossi verranno riutilizzati per rinforzare le scogliere, barriere e pennelli, già esistenti, sulla riviera sud. L’intervento, iniziato stamane, richiederà circa 10 giorni di tempo; subito dopo partiremo con il ripascimento, e in questi dieci giorni l’Arta completerà gli esami sulla sabbia che andremo a riportare sull’arenile per certificarne la bontà e la qualità. L’obiettivo è concludere gli interventi prima dell’inizio della stagione balneare”.