PESCARA – Ieri pomeriggio il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia ha inaugurato il Borgo dell’ex Ina Casa,in via D’Avalos, alla presenza, tra gli altri, degli assessori Isabella Del Trecco, Maria Grazia Palusci, Nicola Ricotta, dei consiglieri comunali Armando Foschi, Salvatore Di Pino, Vincenzo D’Incecco, e del consigliere regionale Alessandra Petri, ma soprattutto delle famiglie residenti nel Borgo.In nove mesi di lavoro il rione è stato completamente riqualificato con la realizzazione ex novo di una piazza, con sedute in legno, una nuova fontana, una nuova rete della pubblica illuminazione, e soprattutto un giardino urbano destinato a divenire luogo di incontro, di socializzazione e di aggregazione.
“Come ho ricordato qualche giorno fa, in occasione dell’inaugurazione di un Parco in un quartiere che ne era privo – ha detto il sindaco Albore Mascia -, orgoglio di un sindaco è, come si può immaginare, inaugurare opere pubbliche perché il momento del taglio del nastro non è semplicemente l’istante da immortalare in una bella fotografia, ma è piuttosto il momento più elevato, l’istante apicale, della fase realizzativa di un intervento pubblico utile alla città, che sia esso una nuova strada, un ponte, una struttura o, come nel caso odierno, il risanamento e la riorganizzazione di uno spazio pubblico. E, purtroppo anche a causa della burocrazia, sono decine i passaggi che una pubblica amministrazione deve affrontare e attraversare, superando mille ostacoli, per arrivare a quel momento finale e riuscire a dotare la città di un servizio comunque importante e fondamentale. Parliamo delle tre fasi della progettazione, quindi il reperimento delle risorse necessarie, la gara d’appalto, infine la realizzazione. Nel 2010, pochi mesi dopo il nostro insediamento, ricordo che con l’assessore ai Lavori pubblici Isabella Del Trecco sono venuto in questo borgo e, nel giardino di una delle signore residenti qui da oltre sessant’anni, ho incontrato unl primo nucleo di cittadini. Fu un incontro splendido, all’insegna della simpatia immediata, della cordialità, nel corso del quale quei cittadini mi hanno chiesto non effetti speciali, ma semplice attenzione per questo angolo di territorio che, forse perché più appartato rispetto ad altri, forse perché ex rione popolare, era stato completamente dimenticato dalle Istituzioni. Ed era vero: nonostante la presenza di un importante insediamento residenziale, con case ben curate, ben tenute, le strade erano caratterizzate da buche, fossi, un manto stradale completamente dissestato dalle radici dei pini. Non c’era una panchina, non un punto di incontro per le famiglie del rione, non un punto di verde a dare colore all’area, né un adeguato impianto di pubblica illuminazione. In sostanza le tre strade erano utilizzate solo come un parcheggio caotico, che viveva un vero e proprio assalto in occasione delle partite di calcio. I cittadini ci hanno quindi chiesto vicinanza e attenzione per garantire, appena possibile, la sistemazione di quest’area al fine di restituirle decoro, dignità e vivibilità. Quel giorno non abbiamo fatto promesse, non è nel nostro stile, ma abbiamo assunto un impegno, quello di lavorare ogni giorno, infaticabilmente, per trovare le risorse necessarie, redigere il progetto migliore e realizzare le opere di riqualificazione, ottemperando a quello che consideriamo un nostro preciso dovere istituzionale, ossia dare risposte concrete alle esigenze del territorio. E ce l’abbiamo fatta: a fine 2012 siamo tornati nel borgo e abbiamo mostrato le carte progettuali. Nel marzo 2013, dunque un anno fa, abbiamo consegnato materialmente i lavori all’impresa Carmine Garzarella, e abbiamo aperto il cantiere, superando mille problemi, difficoltà, anche materiali. Ma ce l’abbiamo fatta. Il primo obiettivo – ha illustrato il sindaco Albore Mascia – è stato quello di aprire il borgo al resto del quartiere, di aprire una ‘finestra’ su via D’Avalos perché il rione ex Ina Casa non può e non dev’essere considerato un ‘corpo estraneo’, ma fa parte integrante della città. E per aprire quella ‘finestra’ abbiamo rinunciato a una delle tre strade interne di attraversamento e abbiamo realizzato ex novo una vera piazza, un giardino urbano circondato da una pavimentazione omogenea. Abbiamo dato al borgo quello spazio centrale di aggregazione e di richiamo che mancava, un punto di incontro e di socializzazione che ricostruisca il senso della comunità. Abbiamo scelto con attenzione i materiali, la pietra di Pietranico, il travertino per i marciapiedi, il legno per sottolineare gli spazi dell’insieme, curando, dunque, non solo la riqualificazione dei sottoservizi, attraverso il rifacimento della rete idrica, separando la linea delle acque nere da quelle meteoriche, realizzando la nuova linea dell’energia elettrica e la sostituzione dei vecchi corpi illuminanti con elementi moderni. Ma abbiamo curato anche la parte estetica, prevedendo l’inserimento di alberi di agrumi, con l’arancìo amaro della robinia, l’acero minore, l’oleandro, prevedendo delle passerelle in legno a spezzare il verde, affinchè trascorrere del tempo in questo borgo sia realmente piacevole, il tutto con un investimento pari a 353mila euro. In realtà non abbiamo finito: entro fine marzo completeremo infatti gli ultimi interventi di rifinitura, ossia la semina del prato, che ovviamente richiede temperature più miti e non potevamo farla in pieno inverno; la posa in opera di cornici in acciaio cortén ai lati delle panchine in legno; l’installazione dei cestini portarifiuti e dei portabiciclette in design e, infine, l’attivazione della fontana che abbiamo realizzato ex novo, ma di fatto, da oggi, consegniamo formalmente questo borgo completamente rinnovato al quartiere, ai cittadini, sicuri che ne faranno buon uso, che ne saranno custodi diligenti, nostre sentinelle sul territorio, cittadini ai quali chiediamo collaborazione nel conservare quanto realizzato perché appartiene a tutti noi”.
Subito dopo il sindaco Albore Mascia con i cittadini ha scoperto la Targa realizzata in ricordo della giornata, con la scritta ‘La Realizzazione di un Sogno, la rinascita di un Borgo, grazie all’impegno dei Cittadini e dell’amministrazione comunale’, “una targa – ha precisato il sindaco Albore Mascia – con cui abbiamo voluto rendere merito soprattutto ai cittadini del proprio impegno a tutela del proprio territorio perché la giornata odierna di festa è soprattutto un loro successo”. Subito dopo il sindaco con i bambini ha piantumato un nuovo albero di Pesco, “rispettando quella che ormai è divenuta una tradizione, ossia piantare un nuovo albero a ogni inaugurazione, perché l’albero è simbolo della rinascita della speranza, della crescita, della forza, della resistenza alle intemperie della vita, della caparbietà, della tenacia e dell’affidabilità”.
La giornata si è conclusa con il concerto del Duo Sacha De Ritis al flauto e Roberto Di Stanislao che hanno eseguito brani famosi di Astor Piazzolla e Marais.