PESCARA – Si è svolta ieri a Pescara una riunione del Comitato per l’Ordine pubblico e la Sicurezza sulla problematica del fenomeno Rom, particolarmente ‘caldo’ dopo l’omicidio dello scorso primo maggio del giovane Domenico Rigante che ha condotto all’arresto di cinque Rom, tutti appartenenti alla stessa famiglia.Potranno ripartire gli sfratti degli inquilini abusivi a Pescara visto che la Regione Abruzzo ha ufficializzato che i 100mila euro stanziati a livello regionale per sostenere lo sforzo economico legato allo sgombero degli alloggi occupati senza titolo verranno dirottati, per il 99 per cento, sul capoluogo adriatico che sta vivendo un momento particolarmente delicato. Nel frattempo il sindaco Albore Mascia ha chiesto al prefetto di Pescara Vincenzo D’Antuono l’istituzione di un Tavolo tecnico che veda la presenza, oltre che del Comune e di tutte le Forze dell’Ordine, anche del Procuratore Capo della Repubblica e del Presidente del Tribunale per coordinare gli interventi amministrativi e penali relativi alla gestione degli alloggi popolari, o meglio evitare gli arresti domiciliari agli inquilini abusivi o a coloro che, proprio per i reati commessi, si potrebbero sfrattare dalle case popolari.
Ha ribadito il sindaco di Pescara:
il clima a Pescara è ancora teso anche se la città sta dimostrando una straordinaria lucidità e un eccezionale buon senso, consentendo alla giustizia di fare il proprio corso e alle Forze dell’Ordine di concentrare tutti i propri sforzi sul fronte delle indagini e sicuramente l’arresto dei primi cinque presunti autori dell’omicidio ha contribuito a ribadire la fiducia del territorio nei confronti dello Stato che a Pescara c’è. Ma ovviamente non basta: la gente che due settimane fa è scesa in piazza per manifestare il proprio disagio, chiede l’intervento delle Istituzioni a tutti i livelli, ossia non solo per arrestare chi ha ucciso Rigante, ma anche per eliminare quei piccoli, grandi fenomeni di abusi, soprusi, angherie che molti sono costretti a subire ogni giorno da poche famiglie che pensano di poter vivere al di fuori delle leggi e delle regole del vivere civile, imponendo la propria legge. L’amministrazione comunale oggi ha dato la prima notizia, ovvero la possibilità di riprendere subito l’ondata di sfratti di inquilini abusivi come mi ha comunicato in mattinata l’assessore alla Politica della Casa Isabella Del Trecco: tale provvedimento era legato all’erogazione di un fondo pari a 100mila euro, stanziato dalla Regione Abruzzo, da destinare all’Ater e che inizialmente era però destinato all’intero territorio regionale. Gli ultimi accadimenti registrati a Pescara, uniti all’azione di pressing esercitata dal consigliere regionale Lorenzo Sospiri, hanno però convinto la Regione Abruzzo a dirottare quel fondo su Pescara vista l’eccezionalità del periodo che stiamo vivendo, dunque per il 99 per cento la somma sarà utilizzata sul capoluogo adriatico consentendoci di realizzare lo sgombero di inquilini che hanno occupato abusivamente gli alloggi popolari. Nel frattempo però ho anche chiesto al Prefetto di convocare un Tavolo con il Procuratore Capo della Repubblica e con il Presidente del Tribunale per coordinare gli interventi amministrativi e penali che riguardano le case popolari, al fine di tutelare le tante famiglie perbene che vivono nei quartieri più a rischio. Il nostro obiettivo ora dovrà essere quello di creare, tra Forze dell’Ordine e Istituzioni, la linea migliore per ottenere il risultato più efficace al fine di allontanare le persone che non hanno titolo a vivere nei nostri appartamenti e rendere invece più agevole la quotidianità per chi vive rispettando le regole. Inoltre sto scrivendo al Presidente della Regione Abruzzo Chiodi per sollecitare la revisione immediata della legge 96 del 1996 relativa all’assegnazione e alla revoca degli alloggi popolari, al fine di renderla più rigorosa e severa.
Distinti saluti
Pescara, 14 maggio 2012
Per ulteriori informazioni, si prega rivolgersi all’Ufficio Stampa, Patricia Fogaraccio 338/2389880