PESCARA- Oggi, 18 febbraio, scadono i termini per le imprese per partecipare al bando di gara d’appalto europeo integrato del Ponte Nuovo, a Pescara. Il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia ha annunciato che entro l’autunno 2013 verrà aperto il cantiere per la realizzazione di tale infrastruttura che collegherà le due sponde della città, da via Gran Sasso sino a via Lago di Campotosto, 86 metri di lunghezza, per quattro corsie di marcia carrabili e relativi percorsi ciclopedonali, con un investimento di 13milioni 100mila euro. L’impresa che si aggiudicherà l’intervento avrà 90 giorni per redigere il progetto esecutivo di dettaglio e 480 giorni per realizzare i lavori, in tutto 19 mesi per dotare Pescara di quella che sarà una struttura utile e solida, che aiuterà a decentrare il traffico verso ovest, ossia verso quella che è una zona del territorio in pieno sviluppo, dando una nuova occasione per allacciare l’area dell’ospedale con quella del Tribunale .
Ha ricordato il sindaco:
tutti conosciamo quello che è stato l’iter lungo e, per certi versi, anche travagliato del progetto che affonda le sue radici lontano nel tempo, parliamo della fine degli anni ’90-inizi 2000, quando quel ponte venne inserito nel Piano urbano della mobilità dell’ex assessore Armando Foschi perché già oltre dieci anni fa era chiaro che per decongestionare la viabilità nel centro della città, in un territorio così fortemente urbanizzato, occorreva necessariamente costruire nuovi ponti e strade, che non sarebbero stati ‘attrattori’ di traffico, ma piuttosto vie di collegamento al di fuori della cinta urbana capaci di collegare la parte nord e sud della città. Occorreva e occorre, ancora oggi, ad esempio, un ponte alternativo a quelli attualmente esistenti, come il Ponte Risorgimento, o il ponte D’Annunzio o anche il ponte dell’asse attrezzato, ma occorreva un ponte spostato più a ovest, in quella che oggi appare come la zona di sviluppo futuro del nostro territorio, la zona dove decentrare le funzioni e i servizi. Tali considerazioni e soprattutto tale consapevolezza hanno determinato l’avvio di riflessioni, politiche e amministrative, e soprattutto la ricerca dei finanziamenti necessari. Già nel 2009 abbiamo subito ripreso le fila del discorso e di un progetto divenuto ancor più importante e improcrastinabile a fronte di una città che intanto era ulteriormente cresciuta dal punto di vista edilizio. Ad attenderci, questa volta, abbiamo trovato, grazie all’impegno del consigliere regionale Lorenzo Sospiri, i fondi Pisu in quanto, con la realizzazione delle rampe di collegamento tra l’asse attrezzato e la Strada Pendolo, altra opera già appaltata, il manufatto rappresenta un’opera strategica per il miglioramento dei collegamenti con l’Area Urbana Vasta. E accanto abbiamo trovato anche i fondi Anas.
Nel 2011 eravamo riusciti a far partire la gara d’appalto, per circa 9 milioni di euro, ma poi quella gara è stata bruscamente interrotta: il 7 luglio 2011 è infatti intervenuta la sentenza del Tar di Pescara che ha annullato la delibera originaria nelle sue procedure espropriative. Contro quel pronunciamento la nostra amministrazione ha ovviamente anche presentato ricorso al Consiglio di Stato che peraltro il 17 gennaio 2012 ha anche sospeso l’esecutività della sentenza del Tar in attesa di decidere nel merito. Nel frattempo però sono emerse delle novità, ossia una prescrizione del Genio Civile circa la necessità di realizzare anche un intervento suppletivo con la messa in sicurezza degli argini golenali del fiume Pescara in corrispondenza del Ponte Nuovo, opera che, anch’essa, siamo riusciti a far finanziare, sempre grazie all’impegno del consigliere Sospiri, con un fondo pari a 3milioni 600mila euro nell’ambito dell’Accordo di Programma Regione Abruzzo e Ministero dell’Ambiente. E di conseguenza è stato necessario anche rivedere e adeguare il progetto preliminare stesso del Ponte, sia in funzione delle opere aggiuntive lungo gli argini, che ci hanno imposto di alzare la struttura stessa, sia in termini economici per un inevitabile aumento dei costi, passati da 9 milioni di euro a 13milioni 100mila euro. Riformulato l’intervento, è automaticamente venuto meno l’interesse dell’Ente a proseguire l’appello dinanzi al Consiglio di Stato contro la società Generalmarmi Sas, proprietaria di gran parte delle aree interessate dalle opere e dunque da sottoporre a esproprio. E oggi siamo pronti a ripartire con una procedura completamente nuova: il Ponte Nuovo è un’infrastruttura – ha ancora sottolineato il sindaco Albore Mascia – di cui Pescara ha assolutamente bisogno per decentrare la viabilità e, al tempo stesso, dare vitalità a quella zona ovest del territorio su cui la nostra amministrazione comunale sta fortemente puntando, con il Piano Particolareggiato 7, con il Piano urbanistico di valenza metropolitana Fontanelle-Sambuceto, e con altre opere strutturali di impatto enorme, come il completamento del raddoppio del ponte di Villa Fabio con la realizzazione delle quattro nuove rampe di collegamento con l’asse attrezzato”. In merito agli aspetti tecnici dell’opera, il sindaco Albore Mascia ha ricordato che “Il ponte è stato progettato dal professor Enzo Siviero, attraverso la Progeest Srl; la struttura sarà evidentemente carrabile e come previsto nelle planimetrie, verrà realizzata a monte del Ponte D’Annunzio e collegherà direttamente via Lago di Campotosto con via Gran Sasso: l’asse avrà una lunghezza totale di 86 metri e la larghezza dell’impalcato sarà di 30 metri, diviso in due semi-impalcati di 13 metri l’uno con uno spazio centrale di divisione. Ogni carreggiata sarà composta da uno spartitraffico interno protetto da un guardrail largo 4 metri e mezzo, una doppia corsia per ogni senso di marcia larga 3,25metri, una banchina esterna larga un metro, e banchine interne di mezzo metro di larghezza. Inoltre ai lati del ponte sono previsti percorsi ciclopedonali, larghi 2,80 metri, separati dalla sede stradale tramite un guard rail. La quota minima del ponte è collocata a 6,50 metri di altezza in modo da rispettare un margine di sicurezza di un metro nel caso di un’eventuale piena del fiume, come richiesto dal Genio Civile, e comunque al fine di garantire il passaggio delle imbarcazioni. Il raccordo del ponte con la viabilità esistente, sia a nord che a sud, avverrà tramite due rotatorie, e anche questo ponte, sarà strallato, con un’antenna di forma bipartita alta 52 metri, alla quale saranno collegate le 10 funi di sostegno dell’impalcato, antenna che verrà collocata al centro della rotatoria nord, sulla sponda del fiume opposta all’asse attrezzato. E sempre in corrispondenza dell’antenna è previsto l’inserimento di un campo fotovoltaico, con 62 pannelli, per assicurare autonomia energetica alla struttura.
La base dell’antenna, sino a un’altezza di 15 metri, è in cemento armato, il resto verrà realizzato in acciaio. Il costo complessivo dell’opera ammonta a 13milioni 100mila euro complessivi – ha proseguito il sindaco Albore Mascia -, di cui 5milioni fondi Anas, 3milioni 367mila euro di fondi Por-Fesr, 633mila euro di fondi privati derivanti al Comune dall’accordo di programma Fater; a queste, che erano le fonti di finanziamento originarie, abbiamo aggiunto 191mila 316 euro ancora fondi comunali da accordo di programma Fater; 133mila euro da fondi Comunitari convogliati nel bilancio comunale; 2milioni 50mila euro fondi Terna; ancora 1milione 500mila euro fondi Fesr e, infine, 225mila 684 euro tramite l’accensione di un mutuo con la Cassa Depositi e Prestiti. Negli ultimi mesi le procedure tecniche sono andate avanti. Siamo ripartiti dalle procedure espropriative che sono state ‘osservate’ dai privati interessati; lo scorso novembre i nostri uffici hanno controdedotto tutte le osservazioni rigettandole, e accogliendone una sola, inerente la realizzazione di una rampa di accesso dinanzi alla ditta Generalmarmi per non precludere l’ingresso dei mezzi privati che comunque dobbiamo garantire. Lo scorso 4 gennaio è partita la gara d’appalto: innanzitutto si tratta di un appalto integrato, ossia viene posto in gara il progetto definitivo e l’aggiudicatario dovrà poi provvedere alla redazione del progetto esecutivo e alla realizzazione dell’opera. L’importo totale dell’appalto ammonta a 10milioni 159mila 306,52 euro di cui 9milioni 843mila 255,52 per i lavori e 316mila 51 euro per la progettazione esecutiva. Si tratta di un appalto sopra la soglia comunitaria quindi il bando è stato inviato anche alla Commissione della Comunità Europea ed è stato già pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea oltre che sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana, sul sito del Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, sul sito dell’Osservatorio, sul Sito istituzionale del Comune, al fine di garantire la massima trasparenza e visibilità al progetto. L’aggiudicazione avverrà seguendo il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa. Le domande contenenti le offerte dovranno pervenire al Comune entro le ore 13 di domani, lunedì 18 febbraio: per la progettazione esecutiva abbiamo previsto 90 giorni; per l’esecuzione dei lavori 480 giorni dalla data della consegna del cantiere, ossia 19 mesi in tutto, in altre parole, se non ci saranno intoppi, possiamo supporre che la posa della prima pietra avverrà il prossimo autunno.
Ha osservato il consigliere Sospiri:
parliamo di un’opera che ci trasciniamo dietro dalla fine degli anni ’90, la cui prima progettazione, redatta dal centro-sinistra, era però sbagliata, perché il ponte era troppo basso, e non avrebbe sopportato l’eventuale ondata di piena bicentenaria del fiume Pescara. Il nostro lavoro è stato dunque faticoso, perché abbiamo dovuto trovare i fondi anche per la messa in sicurezza degli argini, 3 chilometri a destra e 3 chilometri a sinistra, fondi che prima non erano stati previsti. Di fatto oggi quel Ponte rappresenta la più importante opera pubblica di costruzione d’Abruzzo e una delle più importanti in Italia dopo le opere della ricostruzione post-terremoto aquilana e dopo le grandi infrastrutture dello Stato. Attraverso il ponte, da ovest e da sud, si entrerà nelle aree di risulta per parcheggiare e fare shopping senza passare dal centro della città, ed è il quarto tassello del nostro mosaico nella riorganizzazione del centro cittadino, dopo il Teatro sulle aree di risulta, la Metropolitana di superficie, e la pedonalizzazione di corso Vittorio Emanuele. Il quinto tassello sarà costituito dalla sistemazione a verde e dai parcheggi sulle aree di risulta che presenteremo tra qualche settimana.
In merito al ricorso al Tar presentato, di nuovo, dai proprietari delle aree sottoposte a esproprio, “in uno Stato di diritto ci aspettavamo, ovviamente, tale iniziativa dai proprietari, che come dicevo – ha aggiunto il sindaco Albore Mascia -, avevano già osservato il progetto, osservazioni che abbiamo rigettato con controdeduzioni approfondite. Ma l’amministrazione comunale e la città intera credono nella bontà e nel valore strategico di un progetto che è fondamentale per lo sviluppo urbanistico e viario del nostro territorio.