Pescara,scoperta casa di appuntamenti

Revocato il permesso di soggiorno ad una prostituta cinese

PESCARA – Il continuo via vai di uomini, giovani e meno giovani, non poteva a lungo  passare inosservato. E così, nel pomeriggio di ieri, allertati dalle segnalazioni di alcuni residenti della zona, gli uomini della Squadra Mobile della Questura di Pescara hanno fatto ingresso in un appartamento in via Aterno, regolarmente affittato da una 45enne cittadina cinese, residente a Milano ma domiciliata, per l’appunto, nel capoluogo abruzzese.La donna, senza troppe remore, ammetteva di prostituirsi all’interno dell’abitazione, presa in locazione lo scorso aprile – al cui interno i poliziotti rinvenivano numerosi profilattici – e di pubblicizzare la sua attività attraverso inserzioni pubblicate via internet in siti specializzati. Inserzioni che, evidentemente, avevano riscosso successo, tanto che la donna, mentre era trattenuta negli uffici della Questura, continuava a ricevere numerose chiamate dei clienti.La straniera risultava peraltro aver contratto, nel 2011, matrimonio con un anziano signore milanese (classe 1939), motivo per cui aveva poi fatto ingresso in Italia per ricongiungersi al coniuge, ottenendo un permesso di soggiorno per motivi familiari.Peccato però che, come accertato dagli uomini della Questura di Milano (che a più riprese tentavano, vanamente, di rintracciarla presso la casa coniugale) quel matrimonio, come spesso accade, fosse solo un espediente per arrivare nel nostro Paese eludendo la normativa in materia di stranieri, che prevede come il permesso di soggiorno debba essere revocato qualora si accerti che il matrimonio ha avuto luogo allo scopo esclusivo di permettere all’interessato di soggiornare nel territorio dello Stato.Pertanto la Questura meneghina aveva disposto la revoca del permesso di soggiorno, ieri materialmente ritirato alla cittadina cinese che è stata rintracciata ed espulsa dalla Squadra Mobile di Pescara.